Festa e sfottò anti-Roma: Totti, il dito mettitelo nel...

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Mentre Paolillo celebra Mourinho ("Sarebbe un peccato perderlo, è un maestro") alimenta già polemiche lo striscione offensivo esposto ieri sul pullman dell'Inter durante la festa scudetto a Milano. GUARDA IL VIDEO, LE FOTO E I GOL DELLA SERIE A

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"Totti, anziché il pollice in bocca mette il medio in c...". E' destinata probabilmente ad alimentare le polemiche e instillare nuovi veleni - nonostante le parole distensive e diplomatiche di tecnici e dirigenti - nei rapporti tra l'Inter campione d'Italia e la Roma seconda con due punti di distacco, la scritta, irridente e offensiva, su uno striscione appeso alla fiancata del pullman che trasportava la squadra nerazzurra in piazza Duomo.

Lo striscione, che pendeva sul fianco destro al piano superiore del mezzo panoramico, alludeva al gesto che abitualmente Totti compie dopo ogni gol segnato. I rapporti tra il capitano della Roma e la tifoseria interista sono peggiorati dopo il calcione da lui rifilato a Mario Balotelli negli ultimi minuti della finale di Coppa Italia, vinta dall'Inter all'Olimpico il 5 maggio scorso. Calcio da dietro che è costato al numero 10 l'espulsione e quattro giornate di squalifica.

Ma quella contro Totti non era l'unica scritta che campeggiava sul pullman: '"Mourinho come Nerone, a Roma 'je brucia", recitava un altro striscione esibito da alcuni componenti dello staff nerazzurro. Anche i 50 mila tifosi riuniti in piazza Duomo si sono prodotti in slogan, cori e sfottò. Su alcuni striscioni che comparivano tra la folla si leggevano slogan irridenti nei confronti delle squadre sconfitte nella corsa allo scudetto: tra questi, '"Ac. Milan chi l'ha visto?", con il logo della trasmissione Rai;  "Milan-Juve, Roma zero tituli"; "Spqr - Sono perdenti questi romani".

E l'ad Paolillo celebra Mourinho - Non c'è il tempo di festeggiare troppo perché sabato ci sarà da giocare la finale contro il Bayern Monaco. "Vedremo una squadra con una fame di vittoria incredibile che si portano dietro tutti i giocatori e la società. E' una finale tra due squadre che sono al momento le più in forma in Europa e sarà certamente molto combattuta. Sono contento che Mourinho stia preparando questa partita al meglio. Incrociamo le dita". L'amministratore delegato dell'Inter, Ernesto Paolillo, a Radio Anch'io celebra anche José Mourinho: "Sarebbe un peccato perderlo e mi auguro che questo non accada. Vorrei che in settimana si parlasse solo di grandi meriti, delle vittorie e di come ha plasmato questa squadra portandola in finale di Champions superando squadre come Barcellona e Chelsea. Bisogna parlare di Mourinho e del grande intuito di Moratti, poi penseremo al futuro. Lascia il segno come allenatore per quello che insegna e per come plasma la squadra. Gli assetti tattici che ha dato sono qualcosa che poi rimangono nel Dna dei giocatori. E' un grande maestro di calcio e i suoi insegnamenti i giocatori se li porteranno dietro. Mourinho non si sente a casa? Il mondo del calcio italiano deve cambiare e può farlo in meglio perche' a volte le polemiche sono eccessive

L'Inter è riuscita anche a gestire le situazioni complicate, vedi il caso Balotelli. "Le problematiche bisogna risolverle all'interno. Devo dire che tutti hanno contribuito, a partire dallo stesso giocatore. Situazioni di adrenalina in un campionato come questo sono normali, però tutto è stato risolto in maniera serena ed è stato bello vedere Balotelli ieri giocar bene e festeggiare insieme ai compagni. Resterà? Ha mostrato grande impegno e non esiste una problematica di questo tipo. E' un orgoglio per l'Inter avere anche nel futuro un giocatore nato nel proprio vivaio".