Lo Special One non è l'unico a cambiare aria nell'estate della Coppa del Mondo: ma è dopo l'esperienza in Sudafrica che potrebbe ricominciare l'avventura viola di un ex, l'attuale ct della Seleçao Carlos Dunga. Ma per il momento è solo una suggestione
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di Riccardo Re
Ecco, ci mancava pure Mourinho e il suo anticipato addio a rendere tutto più incerto il gioco di incastri, per fissare i giusti allenatori sulle rispettive panchine di serie A, al momento senza troppi padroni. Anche perché i tasselli che sembravano pronti, stentano ad arrivare all'ufficialità.
Il presidente della Samp Riccardo Garrone, ormai orfano di Delneri, prende tempo per Di Carlo. Allarga la rosa a più candidati e darà una risposta entro la settimana. Anche se per l'allenatore del Chievo sarebbe già pronto un contratto biennale a cui manca solo qualche accorgimento. Così a Chievo si parla di Giampaolo, anche se l'ex allenatore è un nome che ritorna su più piazze e per più panchine, come quelle di Catania, Chievo e Bologna. Ecco, anche il Bologna, non è più tanto sicuro di un futuro con Colomba, che avrebbe un contratto di altri due anni con i rossoblù, ma dopo la partenza di Baraldi si aspettano più certezze sul futuro societario.
A Catania comunque il favorito sembra sempre Lerda, in vantaggio su Ficcadenti, di cui si parla anche a Verona, anche se l'allenatore in pole per il chievo del futuro è Pioli. Mancano poche ore invece all'ufficialità del Parma per Marino, anche se l'annuncio rischia di slittare ancora perché Ghirardi vorrebbe che Pozzo lo liberasse gratis, nonostante il contratto di due anni che lo legherebbe ancora all'Udinese. Stesso discorso per Allegri e il Milan. Prima della firma l'allenatore toscano deve risolvere la sua situazione col Cagliari.
Ancora più complicata la situazione a Firenze, per il dopo Prandelli. Una suggestione c'è già, si chiama Dunga ed è confermata dal procuratore dell'allenatore brasiliano. Ma se ne riparlerà solo dopo il mondiale. Quindi al momento resta un'altra suggestione: Gasperini, anche se è più probabile che l'allenatore del Genoa, resti alla corte di Preziosi, per iniziare la sua quarta stagione di serie A sulla stessa panchina, roba da record, con tutti questi cambiamenti.
di Riccardo Re
Ecco, ci mancava pure Mourinho e il suo anticipato addio a rendere tutto più incerto il gioco di incastri, per fissare i giusti allenatori sulle rispettive panchine di serie A, al momento senza troppi padroni. Anche perché i tasselli che sembravano pronti, stentano ad arrivare all'ufficialità.
Il presidente della Samp Riccardo Garrone, ormai orfano di Delneri, prende tempo per Di Carlo. Allarga la rosa a più candidati e darà una risposta entro la settimana. Anche se per l'allenatore del Chievo sarebbe già pronto un contratto biennale a cui manca solo qualche accorgimento. Così a Chievo si parla di Giampaolo, anche se l'ex allenatore è un nome che ritorna su più piazze e per più panchine, come quelle di Catania, Chievo e Bologna. Ecco, anche il Bologna, non è più tanto sicuro di un futuro con Colomba, che avrebbe un contratto di altri due anni con i rossoblù, ma dopo la partenza di Baraldi si aspettano più certezze sul futuro societario.
A Catania comunque il favorito sembra sempre Lerda, in vantaggio su Ficcadenti, di cui si parla anche a Verona, anche se l'allenatore in pole per il chievo del futuro è Pioli. Mancano poche ore invece all'ufficialità del Parma per Marino, anche se l'annuncio rischia di slittare ancora perché Ghirardi vorrebbe che Pozzo lo liberasse gratis, nonostante il contratto di due anni che lo legherebbe ancora all'Udinese. Stesso discorso per Allegri e il Milan. Prima della firma l'allenatore toscano deve risolvere la sua situazione col Cagliari.
Ancora più complicata la situazione a Firenze, per il dopo Prandelli. Una suggestione c'è già, si chiama Dunga ed è confermata dal procuratore dell'allenatore brasiliano. Ma se ne riparlerà solo dopo il mondiale. Quindi al momento resta un'altra suggestione: Gasperini, anche se è più probabile che l'allenatore del Genoa, resti alla corte di Preziosi, per iniziare la sua quarta stagione di serie A sulla stessa panchina, roba da record, con tutti questi cambiamenti.