Playoff, 0-0 fra Torino e Brescia: la A si decide domenica
CalcioNella finale di andata all'Olimpico le due squadre non vanno oltre il pareggio in una sfida tesa e intensa. Polemiche nel finale: espulso Budel, annullata una rete al granata Arma nel recupero. GUARDA GLI HIGHLIGHTS
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Servirà un'altra impresa in trasferta al Torino per conquistare la promozione in serie A. Non è bastata ai granata una partita intensa e arrembante, soprattutto nel primo tempo, per avere ragione del Brescia nell'andata della finale playoff e fare un passo importante verso la promozione. Ora sono i lombardi ad avere la chance migliore: in virtù della migliore classifica del campionato, nel ritorno di domenica alla formazione di Iachini basterà un pareggio per essere promossa. E dire che un gol il Toro l'aveva anche segnato, al quarto minuto di recupero, con Arma. L'arbitro Damato, però, ha fermato il gioco per un fallo, peraltro non di apparente gravità, del marocchino su Martinez, ostacolato con una trattenuta per la maglia. Una decisione che, inutile dirlo, ha scatenato le proteste dei granata. La gara è subito intensa, la posta in palio è alta e gli scontri fisici non mancano. Come necessità gli impone, il Toro, spinto da un Olimpico tutto esaurito, è subito aggressivo e comanda la partita. La scelta di Colantuono di inserire Gasbarroni al posto di Salgado alle spalle di Bianchi è felice. Il fantasista è l'uomo in più, si posiziona tra le linee del Brescia, crea superiorità sulle fasce, ora con Scaglia ora con Antonelli, e dà qualità al gioco dei padroni di casa. I lombardi invece appaiono in condizione fisica peggiore e soffrono il ritmo dei granata. Prova ne sono anche i due ammoniti nei minuti iniziali e l'assenza totale, per tutto il primo tempo, di tiri in porta. Al contrario, il Toro sfiora per due volte il vantaggio. Prima con Bianchi (diagonale respinto da Arcari in angolo), quindi con Barusso, il cui tiro dal limite esce di poco.
Nella ripresa il Toro è meno arrembante, cala di intensità, mentre il Brescia è più presente e propositivo. Una fiammata frutta però due occasioni ai granata. Prima Gasbarroni costringe Arcari ad una bella deviazione; poi, sull'angolo susseguente, Loria di testa impegna ancora il portiere lombardo. Il Brescia però c'è anche in zona gol: lo sfiora Budel con un sinistro dal limite sul quale Morello si oppone alla perfezione. Le occasioni ora si susseguono. I granata rispondono con Rubin e, dopo una grande opportunità per il Brescia (Baiocco e Rispoli si ostacolano a pochi passi da Morello), con Gasbarroni e Barusso. Sul tiro da venti metri del ghanese, Arcari compie un'altra grande parata. Nel finale il ritmo cala, Budel viene espulso (salterà il ritorno insieme a Mareco), il Toro prova ancora a sfondare. Fino all'urlo strozzato dal fischio dell'arbitro sul tiro di Arma. Tutto rimandato a domenica sera, quando al Rigamonti si deciderà la promozione.
Servirà un'altra impresa in trasferta al Torino per conquistare la promozione in serie A. Non è bastata ai granata una partita intensa e arrembante, soprattutto nel primo tempo, per avere ragione del Brescia nell'andata della finale playoff e fare un passo importante verso la promozione. Ora sono i lombardi ad avere la chance migliore: in virtù della migliore classifica del campionato, nel ritorno di domenica alla formazione di Iachini basterà un pareggio per essere promossa. E dire che un gol il Toro l'aveva anche segnato, al quarto minuto di recupero, con Arma. L'arbitro Damato, però, ha fermato il gioco per un fallo, peraltro non di apparente gravità, del marocchino su Martinez, ostacolato con una trattenuta per la maglia. Una decisione che, inutile dirlo, ha scatenato le proteste dei granata. La gara è subito intensa, la posta in palio è alta e gli scontri fisici non mancano. Come necessità gli impone, il Toro, spinto da un Olimpico tutto esaurito, è subito aggressivo e comanda la partita. La scelta di Colantuono di inserire Gasbarroni al posto di Salgado alle spalle di Bianchi è felice. Il fantasista è l'uomo in più, si posiziona tra le linee del Brescia, crea superiorità sulle fasce, ora con Scaglia ora con Antonelli, e dà qualità al gioco dei padroni di casa. I lombardi invece appaiono in condizione fisica peggiore e soffrono il ritmo dei granata. Prova ne sono anche i due ammoniti nei minuti iniziali e l'assenza totale, per tutto il primo tempo, di tiri in porta. Al contrario, il Toro sfiora per due volte il vantaggio. Prima con Bianchi (diagonale respinto da Arcari in angolo), quindi con Barusso, il cui tiro dal limite esce di poco.
Nella ripresa il Toro è meno arrembante, cala di intensità, mentre il Brescia è più presente e propositivo. Una fiammata frutta però due occasioni ai granata. Prima Gasbarroni costringe Arcari ad una bella deviazione; poi, sull'angolo susseguente, Loria di testa impegna ancora il portiere lombardo. Il Brescia però c'è anche in zona gol: lo sfiora Budel con un sinistro dal limite sul quale Morello si oppone alla perfezione. Le occasioni ora si susseguono. I granata rispondono con Rubin e, dopo una grande opportunità per il Brescia (Baiocco e Rispoli si ostacolano a pochi passi da Morello), con Gasbarroni e Barusso. Sul tiro da venti metri del ghanese, Arcari compie un'altra grande parata. Nel finale il ritmo cala, Budel viene espulso (salterà il ritorno insieme a Mareco), il Toro prova ancora a sfondare. Fino all'urlo strozzato dal fischio dell'arbitro sul tiro di Arma. Tutto rimandato a domenica sera, quando al Rigamonti si deciderà la promozione.