Addio a Rosato, leggenda del Milan e della Nazionale

Calcio
Roberto Rosato con Albertosi ai Mondiali messicani del 1970
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Aveva 67 anni, era nato a Chieri in provincia di Torino il 18 agosto del 1943, stesso giorno mese e anno di Gianni Rivera, suo compagno di squadra nel Milan. I funerali martedì mattina

E' morto Roberto Rosato, uno dei difensori centrali più forti della storia del calcio italiano. Aveva 67 anni, era nato a Chieri in provincia di Torino il 18 agosto del 1943, stesso giorno mese e anno di Gianni Rivera, suo compagno di squadra nel Milan. Insieme, nel Milan, vinsero praticamente tutto: uno scudetto, una coppa del campioni, due coppe delle coppe, una coppa intercontinentale conquistata al termine di una finale contro gli argentini dell'Estudiantes più simile a una battaglia che a una partita di calcio. Proprio nel Milan, Rosato visse insomma il momento più felice della carriera, cominciata nel Torino e conclusa nel Genoa.

Con la squadra rossonera vinse uno scudetto, 4 coppe Italia, una coppa dei campioni, una coppa intercontinentale e due coppe delle coppe. Campione d'Europa con l'Italia nel 1968, vice campione del mondo due anni più tardi, fu tra i protagonisti di Italia-Germania 4-3 per un salvataggio sulla linea determinante quanto un gol. Dall'altra parte c'era proprio Gerd Muller, l'avversario che per tutta la carriera ne avrebbe celebrato le lodi. Quelle parole oggi suonano come il miglior ricordo per un campione vero. Ai Mondiali del 70 diventò titolare durante la prima partita, per un infortunio occorso a Niccolai, non mollò più il posto, arrivando fino alla finale. I funerali martedì mattina nel duomo di Chieri.