Zeman riabbraccia Foggia: tanto entusiasmo nemmeno in A

Calcio
Un giovanissimo Zdenek Zeman sulla panchina del Foggia
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La città pugliese e la tifoseria rossonera in delirio per il tecnico boemo che torna a sedere sulla panchina dei "satanelli" dopo l'exploit di 20 anni fa: "Vogliamo vincere per tornare dove ci compete. Spero il pubblico ci aiuti tutto l'anno". IL VIDEO

Oltre un migliaio di tifosi, con bandiere e striscioni, per festeggiare la nascita di Zemanlandia due. Un cineteatro di Foggia è stato invaso stasera dai colori rossoneri per tributare l'affetto della città al tecnico boemo Zdenek Zeman e al patron Pasquale Casillo (assente il direttore sportivo Peppino Pavone). Il trio che ha scommesso di far risorgere, dopo 16 anni, l'ingranaggio che a cavallo degli anni '80-'90 contribuì a far nascere il 'Foggia dei miracoli'.

Canti, ovazioni e incitamenti hanno accompagnato la cerimonia di presentazione dello staff scatenando l'emozione di Zeman, apparso commosso per la stretta di un pubblico e di una città che non l'hanno dimenticato. "Come sempre - ha detto l'allenatore - prometto il massimo impegno e tanto lavoro. Poi i risultati vengono se facciamo bene e giochiamo bene. Se divertiamo il nostro pubblico. Il dover iniziare la preparazione con qualche giorno di ritardo - ha aggiunto - ci penalizza, perciò dobbiamo fare di più e più in fretta degli altri.

Sono rimasto piacevolmente impressionato ed emozionato quando ho visto tutta questa gente - ha rilevato il boemo - non ho mai visto niente di simile in vita mia, nemmeno in Serie A. Anche per questo lavoreremo sodo per riportare il Foggia ai livelli che gli compete. Poi i risultati - ha detto Zeman - vengono se giochiamo bene. Il dover iniziare la preparazione con qualche giorno di ritardo ci penalizza perciò dobbiamo fare di più e più in fretta degli altri". Poi una precisazione: "Non mi piace il paragone con Mourinho, io voglio sempre far divertire".

Stessa commozione e stesse promesse anche da Pasquale Casillo, l'imprenditore che con l'aiuto di un gruppo di soci è tornato in sella alla società rossonera: "E una giornata indimenticabile, addirittura più travolgente dell'altra volta. Se siamo arrivati a riprenderci il Foggia lo dobbiamo soprattutto al mio grande amico, il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli. Ci ha convinti, ci ha messo d'accordo e per questo lo ringrazio di cuore".

Casillo ha poi fatto leggere una lettera al portavoce della società. "Io - ha detto - non riesco a farlo, sono troppo emozionato". Nelle parole del patron ci sono state sia la rievocazione dei vecchi fasti, del Foggia strabiliante, sia i momenti bui e le accuse personali infamanti "dalle quali - ha precisato Casillo - dopo ben 14 anni sono risultato completamente pulito perchè sono stato completamente assolto. Foggia - ha concluso l'imprenditore - non è una città come le altre perchè sento un legame particolare. Ho ricreato il vecchio team perchè credo in loro e sono certo che con l'aiuto dei tifosi riapriremo un nuovo corso. Sono un uomo a cui piacciono le scommesse e cercherò di ripagare questi tifosi eccezionali con buoni risultati".

Tornano dunque in rossonero anche il vice di Zeman, Vincenzo Cangelosi, e come preparatore dei portieri Franco Mancini, che era tra i pali di quel Foggia che nel 1991 andò in serie A e poi mise in mostra campioni come Signori, Baiano e Shalinov. Tutto come 25 anni fa, o quasi, quando Zeman arrivò a Foggia dal Licata. "Ma ora dobbiamo guardare avanti. Come sempre prometto il massimo impegno e tanto lavoro. Poi i risultati vengono se facciamo bene e giochiamo bene. Se divertiamo il nostro pubblico" dice il tecnico, che da venerdì sarà in ritiro con la squadra in Alto Adige, a Valdaora. Radiomercato intanto impazza e sono tanti i giovani talenti dei vivai italiani che sarebbero onorati di vestire la maglia rssonera. Pavone è a Milano e nella sua lista ci sono i nomi di promesse come Fiorillo della Sampdoria e Ciano del Napoli.