Ecco la nuova Italia tra oriundi, sorprese e rivoluzionari
CalcioCesare Prandelli ha operato una netta chiusura con il passato a tal punto da convocare un solo reduce campione del mondo: De Rossi. Spazio ai giovani, alle sorprese come Lazzari e ad Amauri. E lì davanti i due bad boys Cassano e Balotelli
ECCO L'ITALIA DI PRANDELLI: LE FOTO
Doveva essere rivoluzione e rivoluzione è stata. Prandelli ha mantenuto le promesse, e il coraggio di certo non gli è mancato. Le convocazioni del nuovo ct sono all'insegna del rinnovamento e dell'allegria. Nella lista dei 23 non c'è spazio per il passato, dei campioni del mondo l'unico superstite è De Rossi, delle scelte di Lippi solo qualche nome sparso qua e là. La rivoluzione d'altronde si fa con i rivoluzionari. E allora si riparte da Cassano e Balotelli. Dal sorriso sornione di chi non ha mai nascosto la sua incompatibilità con Lippi ed è pronto finalmente a prendersi la sua rivincita. Ma anche dal sorriso, ritrovato, di chi non sa dove giocherà domani, ma sa per certo dove sarà martedì sera: in Inghilterra si, ma a Londra, per l'amichevole contro la Costa d'Avorio, l'appuntamento con la sua prima maglia azzurra.
E a proposito di prime volte, ringrazia anche Amauri, che dopo l'avvio di stagione positivo con la Juve, avrà la chance di provare a convincere gli scettici. Con la sua convocazione Prandelli apre ufficialmente le porte della Nazionale agli oriundi. Le chiude invece, almeno per adesso a Gilardino, un giocatore che non a caso conosce molto bene. C'è bisogno di sperimentare e bisogna vedere all'opera nuovi giocatori. Ecco spiegate allora anche le scelte in difesa: Antonini, Cassani, Astori, Lucchini, Molinaro e Motta, al fianco dei confermati Chiellini e Bonucci. Novità anche in porta, dove, complice l'infortunio di Buffon, le seconde scelte di Lippi diventano le prime di Prandelli: Marchetti, Sirigu e la new entry Viviano avranno la loro chance in azzurro.
Chissà se ce l'avrà invece Pazzini, che proprio a causa del rapporto difficile con Prandelli aveva deciso di lasciare la Fiorentina per la Samp. Poteva diventare viola Giuseppe Rossi, un giocatore che il ct stima da sempre, e che ora ha riportato in Nazionale dopo l'esclusione mondiale, così come Borriello. Con loro, Quagliarella, Amauri, Cassano e Balotelli l'Italia proverà a tornare a stupire. Anche più di quanto non abbia già fatto Prandelli.
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Doveva essere rivoluzione e rivoluzione è stata. Prandelli ha mantenuto le promesse, e il coraggio di certo non gli è mancato. Le convocazioni del nuovo ct sono all'insegna del rinnovamento e dell'allegria. Nella lista dei 23 non c'è spazio per il passato, dei campioni del mondo l'unico superstite è De Rossi, delle scelte di Lippi solo qualche nome sparso qua e là. La rivoluzione d'altronde si fa con i rivoluzionari. E allora si riparte da Cassano e Balotelli. Dal sorriso sornione di chi non ha mai nascosto la sua incompatibilità con Lippi ed è pronto finalmente a prendersi la sua rivincita. Ma anche dal sorriso, ritrovato, di chi non sa dove giocherà domani, ma sa per certo dove sarà martedì sera: in Inghilterra si, ma a Londra, per l'amichevole contro la Costa d'Avorio, l'appuntamento con la sua prima maglia azzurra.
E a proposito di prime volte, ringrazia anche Amauri, che dopo l'avvio di stagione positivo con la Juve, avrà la chance di provare a convincere gli scettici. Con la sua convocazione Prandelli apre ufficialmente le porte della Nazionale agli oriundi. Le chiude invece, almeno per adesso a Gilardino, un giocatore che non a caso conosce molto bene. C'è bisogno di sperimentare e bisogna vedere all'opera nuovi giocatori. Ecco spiegate allora anche le scelte in difesa: Antonini, Cassani, Astori, Lucchini, Molinaro e Motta, al fianco dei confermati Chiellini e Bonucci. Novità anche in porta, dove, complice l'infortunio di Buffon, le seconde scelte di Lippi diventano le prime di Prandelli: Marchetti, Sirigu e la new entry Viviano avranno la loro chance in azzurro.
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