La ricetta di Sinisa: "Testa da piccola e piedi da grande"
CalcioMihajlovic non si fida del Lecce: "Si sono rafforzati, dovremo fare una grande fase difensiva, saper soffrire e poi sfruttare la nostra superiorità tecnica". Sul contratto di Montolivo: "Non credo ci saranno problemi". Lo sciopero?
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"A livello tecnico siamo superiori ma dobbiamo avere mentalità da provinciale. Dobbiamo essere una squadra che lotta e combatte dal primo all'ultimo minuto e che fa la differenza con i piedi buoni". Sinisa Mihajlovic disegna l'identikit della sua Fiorentina, che domani fa visita al Lecce nella seconda giornata di campionato. "In questi giorni non ho avuto i nazionali, quelli che sono rimasti hanno migliorato la loro condizione fisica", dice prima di soffermarsi su Gilardino e Montolivo, reduci dagli impegni in azzurro. "Gilardino è tornato al gol e Prandelli dice che ha ritrovato il sorriso? Non era andato piangendo in Nazionale - dice Mihajlovic ridendo -. È sempre stato tranquillo, non è mai stato triste".
Montolivo, invece, è alle prese con il rinnovo del contratto. "Non faccio io i contratti, non ho parlato con lui di questo, è una cosa personale. Non sono il direttore sportivo, se lo fossi mi sarei fatto un contratto di 10 anni. Credo che Montolivo resterà qui, è tranquillo", dice il tecnico. "Poi, capisco che il ragazzo ci debba pensare, ma non credo che ci saranno problemi. Vuole tanto bene alla Fiorentina e Firenze vuole tanto bene a lui. Firenze è una città che dà grande affetto. Firenze è una delle città più belle del mondo con una tifoseria calda che non ti lascia indifferente".
"Vivo da poco a Firenze e mi piace molto. Vedo la carica della gente e sono felice per questo, io mi trovo benissimo a Firenze. C'è affetto per me e vedo quanto sono attaccati alla squadra, è una cosa che mi piace. Qui c'è qualcosa in più rispetto alle altre piazze, nel bene e nel male". L'attenzione, ora, è dedicata tutta alla sfida con i pugliesi. Il Lecce è reduce dal disastroso esordio in campionato sul terreno del Milan. Rispetto a due settimane fa, dice Mihajlovic, la formazione di Gigi De Canio ha cambiato volto. "Il Lecce si è rafforzato e gioca in casa. Saranno pieni di entusiasmo e voglia di vincere. In attacco, poi, hanno elementi validi. Noi per vincere dovremo fare una grande fase difensiva. Tecnicamente siamo superiori, ma voglio vedere la mentalità della provinciale: serve una testa da piccola squadra e servono piedi da grande. Dobbiamo lottare su tutti i palloni. Non si vince senza correre e senza lottare. Sarà dura".
Capitolo sciopero - "Io mi metto sempre dalla parte dei calciatori", commenta Mihajlovic riguardo allo sciopero proclamato dall'Associazione calciatori per il mancato rinnovo del contratto collettivo. "Premetto che non conosco bene le motivazioni che hanno portato a questa decisione - ha detto Mihajlovic -, ma se vogliono scioperare avranno i loro buoni motivi: il calcio non si può giocare senza i calciatori, e quindi bisogna cercare di accontentarli". "Spero che davvero non si arrivi allo sciopero - ha concluso il tecnico serbo - e che si trovi una soluzione prima".
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"A livello tecnico siamo superiori ma dobbiamo avere mentalità da provinciale. Dobbiamo essere una squadra che lotta e combatte dal primo all'ultimo minuto e che fa la differenza con i piedi buoni". Sinisa Mihajlovic disegna l'identikit della sua Fiorentina, che domani fa visita al Lecce nella seconda giornata di campionato. "In questi giorni non ho avuto i nazionali, quelli che sono rimasti hanno migliorato la loro condizione fisica", dice prima di soffermarsi su Gilardino e Montolivo, reduci dagli impegni in azzurro. "Gilardino è tornato al gol e Prandelli dice che ha ritrovato il sorriso? Non era andato piangendo in Nazionale - dice Mihajlovic ridendo -. È sempre stato tranquillo, non è mai stato triste".
Montolivo, invece, è alle prese con il rinnovo del contratto. "Non faccio io i contratti, non ho parlato con lui di questo, è una cosa personale. Non sono il direttore sportivo, se lo fossi mi sarei fatto un contratto di 10 anni. Credo che Montolivo resterà qui, è tranquillo", dice il tecnico. "Poi, capisco che il ragazzo ci debba pensare, ma non credo che ci saranno problemi. Vuole tanto bene alla Fiorentina e Firenze vuole tanto bene a lui. Firenze è una città che dà grande affetto. Firenze è una delle città più belle del mondo con una tifoseria calda che non ti lascia indifferente".
"Vivo da poco a Firenze e mi piace molto. Vedo la carica della gente e sono felice per questo, io mi trovo benissimo a Firenze. C'è affetto per me e vedo quanto sono attaccati alla squadra, è una cosa che mi piace. Qui c'è qualcosa in più rispetto alle altre piazze, nel bene e nel male". L'attenzione, ora, è dedicata tutta alla sfida con i pugliesi. Il Lecce è reduce dal disastroso esordio in campionato sul terreno del Milan. Rispetto a due settimane fa, dice Mihajlovic, la formazione di Gigi De Canio ha cambiato volto. "Il Lecce si è rafforzato e gioca in casa. Saranno pieni di entusiasmo e voglia di vincere. In attacco, poi, hanno elementi validi. Noi per vincere dovremo fare una grande fase difensiva. Tecnicamente siamo superiori, ma voglio vedere la mentalità della provinciale: serve una testa da piccola squadra e servono piedi da grande. Dobbiamo lottare su tutti i palloni. Non si vince senza correre e senza lottare. Sarà dura".
Capitolo sciopero - "Io mi metto sempre dalla parte dei calciatori", commenta Mihajlovic riguardo allo sciopero proclamato dall'Associazione calciatori per il mancato rinnovo del contratto collettivo. "Premetto che non conosco bene le motivazioni che hanno portato a questa decisione - ha detto Mihajlovic -, ma se vogliono scioperare avranno i loro buoni motivi: il calcio non si può giocare senza i calciatori, e quindi bisogna cercare di accontentarli". "Spero che davvero non si arrivi allo sciopero - ha concluso il tecnico serbo - e che si trovi una soluzione prima".
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