Delneri avverte la Juve: in una settimana ci giochiamo tutto
CalcioL'allenatore bianconero scuote la squadra in vista della partita contro il Cagliari: "Abbiamo di fronte sette giorni decisivi dove incontreremo i rossoblù, il Manchester City e l'Inter. Capiremo quanto la Juventus potrà fare"
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"Sarà una settimana importante per capire quanto la Juve potrà fare". Dopo la sconfitta casalinga con il Palermo, Gigi Del Neri si attende risposte dalla sua Juventus. I bianconeri domani ospitano il Cagliari aprendo un mini-ciclo che comprende anche l'impegno europeo con il Manchester City e la sfida con l'Inter. Tre gare non ancora decisive, ma importanti per trovare fiducia e risultati: "Non dobbiamo abbatterci dopo una sconfitta e non può essere una sola partita a determinare il valore assoluto di una squadra. Le prossime gare avranno una notevole importanza a livello psicologico. Il 4-0 contro l'Udinese e la sconfitta contro il Palermo denotano che questa Juve ha alti e bassi, ma caratterialmente ci siamo e anche giovedì la squadra ha dimostrato di voler creare gioco sia nel primo che nel secondo tempo. Ora mi aspetto una reazione di volontà e di qualità", dice Del Neri alla vigilia della sfida con i sardi.
L'allenatore della Vecchia Signora non ha alcun dubbio sulla validità del modulo impiegato sinora. "Credo che il 4-4-2 sia giusto perchè esalta Krasic e anche altri giocatori. Non si deve celebrare Udine e non si deve buttare tutto delle gare in casa, ma è chiaro che dobbiamo invertire il trend", dice prima di ridimensionare l'allarme scattato dopo il 3-1 incassato giovedì contro il Palermo. "Preoccupato? No, perchè abbiamo sempre preso gol con la difesa schierata. Saremmo in difficoltà se prendessimo gol con contropiedi secchi, in inferiorità numerica. Probabilmente manca invece l'aggressività e l'attenzione in certe situazioni", spiega.
Contro il Palermo, Del Neri ha provato anche altre soluzioni rispetto al 4-4-2: "Krasic, Iaquinta e Del Piero dietro ad Amauri può essere un'idea per il futuro, ma serve un difesa compatta e serve che anche loro rientrino. Abbiamo bisogno di trovare il giusto equilibrio", dice. Visti gli impegni ravvicinati, il tecnico potrebbe modificare la formazione rispetto alle ultime uscite. "Vediamo come stanno i ragazzi e se ci saranno le condizioni per alternare qualche giocatore", dice prima di soffermarsi su Jorge Martinez. L'uruguayano torna a disposizione dopo uno stop per problemi al ginocchio. "Cosa può dare Martinez alla Juve? Per ora poco, più avanti darà fisicità e qualità. Dobbiamo però sempre ricordarci che a calcio si gioca in undici e quando toccherà a lui, dovrà uscire qualcun altro. Serve serenità di giudizio per non creare dualismi, ma anzi un gruppo compatto che dia il suo apporto", conclude.
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"Sarà una settimana importante per capire quanto la Juve potrà fare". Dopo la sconfitta casalinga con il Palermo, Gigi Del Neri si attende risposte dalla sua Juventus. I bianconeri domani ospitano il Cagliari aprendo un mini-ciclo che comprende anche l'impegno europeo con il Manchester City e la sfida con l'Inter. Tre gare non ancora decisive, ma importanti per trovare fiducia e risultati: "Non dobbiamo abbatterci dopo una sconfitta e non può essere una sola partita a determinare il valore assoluto di una squadra. Le prossime gare avranno una notevole importanza a livello psicologico. Il 4-0 contro l'Udinese e la sconfitta contro il Palermo denotano che questa Juve ha alti e bassi, ma caratterialmente ci siamo e anche giovedì la squadra ha dimostrato di voler creare gioco sia nel primo che nel secondo tempo. Ora mi aspetto una reazione di volontà e di qualità", dice Del Neri alla vigilia della sfida con i sardi.
L'allenatore della Vecchia Signora non ha alcun dubbio sulla validità del modulo impiegato sinora. "Credo che il 4-4-2 sia giusto perchè esalta Krasic e anche altri giocatori. Non si deve celebrare Udine e non si deve buttare tutto delle gare in casa, ma è chiaro che dobbiamo invertire il trend", dice prima di ridimensionare l'allarme scattato dopo il 3-1 incassato giovedì contro il Palermo. "Preoccupato? No, perchè abbiamo sempre preso gol con la difesa schierata. Saremmo in difficoltà se prendessimo gol con contropiedi secchi, in inferiorità numerica. Probabilmente manca invece l'aggressività e l'attenzione in certe situazioni", spiega.
Contro il Palermo, Del Neri ha provato anche altre soluzioni rispetto al 4-4-2: "Krasic, Iaquinta e Del Piero dietro ad Amauri può essere un'idea per il futuro, ma serve un difesa compatta e serve che anche loro rientrino. Abbiamo bisogno di trovare il giusto equilibrio", dice. Visti gli impegni ravvicinati, il tecnico potrebbe modificare la formazione rispetto alle ultime uscite. "Vediamo come stanno i ragazzi e se ci saranno le condizioni per alternare qualche giocatore", dice prima di soffermarsi su Jorge Martinez. L'uruguayano torna a disposizione dopo uno stop per problemi al ginocchio. "Cosa può dare Martinez alla Juve? Per ora poco, più avanti darà fisicità e qualità. Dobbiamo però sempre ricordarci che a calcio si gioca in undici e quando toccherà a lui, dovrà uscire qualcun altro. Serve serenità di giudizio per non creare dualismi, ma anzi un gruppo compatto che dia il suo apporto", conclude.