Della Valle attacca Prandelli. Il ct: "Che amarezza"
Calcio
Diego, il patron della Fiorentina, spiega così il momento no della squadra: "Voleva la Juve e questo è diventato un problema. Il nostro motto 'tutti per uno, uno per tutti' è venuto meno". L'ex tecnico viola: "Parli il fratello Andrea, sa la verità"
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L'accusa - Tra le cause che stanno creando difficoltà alla Fiorentina ce n'è una in particolare: l'atteggiamento di Prandelli che nella primavera scorsa cercò di diventare l'allenatore della Juventus. Lo ha detto il patron della Fiorentina, Diego Della Valle, in un incontro con i giornalisti a Firenze.
"Questa società, fino a pochi mesi fa, era legata ad un motto: 'tutti per uno, uno per tutti. Poi è venuto a mancare un tassello - ha detto Diego Della Valle - la situazione è cambiata ed ha destabilizzato. Quando ho avuto la certezza che Prandelli stava tentando di andare alla Juve immaginatevi come mi sono sentito".
La replica - Prandelli ha appreso delle dichiarazioni di Della Valle a Londra, e ha replicato punto su punto. "Bastava una telefonata per chiarire tutto, ma non mi è mai stata concessa - ha detto il ct - Non mi sono mai proposto ad altre società, semmai le ho rifiutate per restare a Firenze. Mi spiace che sulla vicenda non parli Andrea Della Valle: lui sì che sa la verità".
Della Valle ha poi parlato anche del futuro del club. "Noi non restiamo a dispetto dei santi, se c'è qualche fiorentino o anche più di uno che ci garantisce di voler fare una grande squadra siamo pronti a farci da parte ma ho l'impressione che Firenze dovrà ancora sopportarci a lungo. In questi 8 anni abbiamo investito fra i 150 e i 170 milioni di euro".
Infine una battuta su Mutu che giorni fa ha aggredito un cameriere in un locale notturno. "Sono cose che non devono accadere mai. Deve dimostrare di essere un grande uomo. Gli ho detto che uno come lui al suo paese potrebbe fare il primo ministro.
Guarda anche:
Viaggio a Prandelli Town: storia e segreti del mago di Orz
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L'accusa - Tra le cause che stanno creando difficoltà alla Fiorentina ce n'è una in particolare: l'atteggiamento di Prandelli che nella primavera scorsa cercò di diventare l'allenatore della Juventus. Lo ha detto il patron della Fiorentina, Diego Della Valle, in un incontro con i giornalisti a Firenze.
"Questa società, fino a pochi mesi fa, era legata ad un motto: 'tutti per uno, uno per tutti. Poi è venuto a mancare un tassello - ha detto Diego Della Valle - la situazione è cambiata ed ha destabilizzato. Quando ho avuto la certezza che Prandelli stava tentando di andare alla Juve immaginatevi come mi sono sentito".
La replica - Prandelli ha appreso delle dichiarazioni di Della Valle a Londra, e ha replicato punto su punto. "Bastava una telefonata per chiarire tutto, ma non mi è mai stata concessa - ha detto il ct - Non mi sono mai proposto ad altre società, semmai le ho rifiutate per restare a Firenze. Mi spiace che sulla vicenda non parli Andrea Della Valle: lui sì che sa la verità".
Della Valle ha poi parlato anche del futuro del club. "Noi non restiamo a dispetto dei santi, se c'è qualche fiorentino o anche più di uno che ci garantisce di voler fare una grande squadra siamo pronti a farci da parte ma ho l'impressione che Firenze dovrà ancora sopportarci a lungo. In questi 8 anni abbiamo investito fra i 150 e i 170 milioni di euro".
Infine una battuta su Mutu che giorni fa ha aggredito un cameriere in un locale notturno. "Sono cose che non devono accadere mai. Deve dimostrare di essere un grande uomo. Gli ho detto che uno come lui al suo paese potrebbe fare il primo ministro.
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