Juve, quando uscire dall'Europa ha i suoi vantaggi
CalcioBasta trasferte a Poznan, Salisburgo o Manchester. Basta rientri al venerdì mattina con gli occhi pesti di sonno. E concentrazione massima sul campionato. Anche se il confronto con l'anno scorso sembra già inquietante. GUARDA LE FOTO
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Juve: tutti imbacuccati, tranne i polacchi. Le foto
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Uscire dall'Europa a ruzzoloni e palle di neve può avere i suoi vantaggi. Basta trasferte a Poznan, Salisburgo o Manchester. Basta rientri al venerdì mattina con gli occhi pesti di sonno. E concentrazione massima sul campionato. Bicchiere volutamente mezzo pieno, mentre è totalmente vuoto se pensiamo che la Juve ha giocato per passare il turno e non per liberarsi dell'Europa League, spremendo la miseria di cinque punti da altrettante partite. Il precedente dello scorso anno è però inquietante.
La Juve di Ferrara era lanciatissima, batteva in casa l'Inter prima di ospitare il Bayern Monaco. Finì a gambe all'aria e si disse che almeno si sarebbe concentrata per il campionato. Iniziò invece una caduta verticale mai vista, compresa l'eliminazione dal Fulham dopo il ripescaggio in Europa League. Ancora lei. Che a Poznan fosse meglio fare a palle di neve che giocare è sicuro. Che andar fuori nemmeno in sei gare ma in cinque con nel gruppo Lech e Salisburgo e giocando una sola volta contro il City non sia una medaglietta da appuntarsi è altrettanto vero. Ora la Juve si concentra sul campionato. Nessuno però parli di conquistare l'Europa a fine torneo. Perchè l'unica europa si chiama Champions League.
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Uscire dall'Europa a ruzzoloni e palle di neve può avere i suoi vantaggi. Basta trasferte a Poznan, Salisburgo o Manchester. Basta rientri al venerdì mattina con gli occhi pesti di sonno. E concentrazione massima sul campionato. Bicchiere volutamente mezzo pieno, mentre è totalmente vuoto se pensiamo che la Juve ha giocato per passare il turno e non per liberarsi dell'Europa League, spremendo la miseria di cinque punti da altrettante partite. Il precedente dello scorso anno è però inquietante.
La Juve di Ferrara era lanciatissima, batteva in casa l'Inter prima di ospitare il Bayern Monaco. Finì a gambe all'aria e si disse che almeno si sarebbe concentrata per il campionato. Iniziò invece una caduta verticale mai vista, compresa l'eliminazione dal Fulham dopo il ripescaggio in Europa League. Ancora lei. Che a Poznan fosse meglio fare a palle di neve che giocare è sicuro. Che andar fuori nemmeno in sei gare ma in cinque con nel gruppo Lech e Salisburgo e giocando una sola volta contro il City non sia una medaglietta da appuntarsi è altrettanto vero. Ora la Juve si concentra sul campionato. Nessuno però parli di conquistare l'Europa a fine torneo. Perchè l'unica europa si chiama Champions League.