Mazzarri teme il Palermo: "Sfida aperta a ogni risultato"

Calcio
Walter Mazzarri suona carica in vista di Napol-Palermo
CALCIO SERIE A NAPOLI CATANIA

Il tecnico del Napoli rispetta gli avverari e carica l'ambiente alla vigila dell'incontro con i rosanero:"Mi aspetto che il nostro pubblico faccia quello che fa sempre. Vorrei che ci aiutassero, il loro sostegno può essere fondamentale"

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Per il tecnico del Napoli Walter Mazzarri quella di domani sera contro il  Palermo non è una gara "spartiacque", poiché "mancano ancora tante giornate al termine del campionato", ma si tratta comunque di un "match affascinante, in quanto si affrontano due squadre che si somigliano".
"Pure i rosanero esprimono un bel calcio - spiega Mazzarri - si basa molto sulle ripartenze perché ha giocatori di talento abbastanza giovani. Siamo due belle realtà del nostro calcio e facciamo divertire la gente che ha voglia di venire allo stadio". Il mister, che come sempre ribadisce che la forza della squadra sta nel collettivo, a chi gli ha chiesto se uno scambio tra Lavezzi e Pastore gli interesserebbe ha risposto: "Mi tengo stretto il mio, è indispensabile. Abbiamo un tridente forte con Cavani e Hamsik. Non invidiamo nessuno, sono contento di quelli che ho".

L'insolito posticipo di domani sera al San Paolo può considerarsi una sfida tra outsider per la Champions. La formazione è scontata. "Abbiamo un impianto collaudato - dice Mazzarri - e all'inizio mi affidavo a loro perché li conoscevo meglio e gli altri si dovevano integrare. Adesso vedo soltanto lo stato di forma e le scelte sono più alla pari". E, passando ai singoli, precisa: "Pazienza aveva un affaticamento muscolare e non è venuto in Olanda per questo. Oggi lo verifico, Aronica è fuori da 25 giorni. E' guarito clinicamente, però lo guardo in allenamento e devo capire se ha una condizione accettabile per cominciare dall'inizio contro avversari come Pastore, Ilicic, Miccoli. Su lui andrei più cauto. Yebda? Oramai è una realtà, sta dando delle garanzie importanti, è uno di quelli che mi dà più certezze. E' diventato un giocatore importante. E' vicino al concetto di titolarissimi. Uno tra lui e Gargano, parte dall'inizio. Deciderò solo alla fine. Maggio sta bene, Dossena è in ballottaggio con Vitale, ma è favorito".

La sfida col Palermo "è aperta ad ogni risultato - ha aggiunto -. Delio Rossi è molto bravo. E comunque per curare la fase difensiva c'è bisogno di tempo, l'allenatore in questo caso incide molto meno perché non lavora più sul campo. Sacchi diceva che la tattica difensiva non può mai essere scontata, bisogna ripeterla in continuazione, altrimenti i giocatori se la dimenticano. Basta poco per prendere un gol, è una questione di centimetri a volte".

"Non credo sia una questione di qualità dei singoli - prosegue - la scorsa stagione ci ho lavorato tanto e il miglioramento c'è stato. Campioni come Chiellini e Nesta sono abituati a giocare ogni tre giorni, hanno uno spessore fisico e mentale talmente importante che se sono all'80% fanno la differenza. Non bisogna scandalizzarsi se dico questo, la forza di un gruppo è capire anche i propri limiti". E proprio domani Cavani sfiderà il proprio passato. "Per il Matador è un momento positivo ma, al di là dei gol e di ciò che sta facendo in fase realizzativa, è uno degli attaccanti che io ritengo tra i più completi. La scelta che facemmo fu proprio per assicurarci un giocatore con quel tipo di caratteristiche. Cavani fa giocate più per l'interesse della squadra che nell'interesse personale. E questo lo differenzia da altri attaccanti. Dà grande equilibrio tattico ed è un esempio di punta moderna. Non so se questa sia la sua migliore stagione in carriera, ma di certo è in gran forma". Infine un appello al pubblico che "mi aspetto faccia quello che fa sempre. Vogliono vedere un Napoli che gioca e che lotta. Noi lo facciamo sempre. Vorrei che ci aiutassero, il loro sostegno può essere fondamentale".