Sciopero in A, via alla trattativa. Beretta: non cederemo
CalcioIl presidente: "Non ci presentiamo al tavolo della trattativa con l'idea di cedere, ma piuttosto con l'idea di fare un negoziato a tutto campo. Devono finire i pregiudizi, noi siamo disposti a una trattativa no-stop per trovare un accordo". GUARDA I VIDEO
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"Non ci presentiamo al tavolo della trattativa con l'idea di cedere, ma piuttosto con l'idea di fare un negoziato a tutto campo. Devono finire i pregiudizi, noi siamo disposti a una trattativa no-stop per trovare un accordo". Così il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, entrando in Federcalcio per l'ennesimo incontro in programma con l'Aic per il rinnovo del contratto collettivo, ha ribadito la posizione della Confindustria del pallone.
"Come ricordato ieri dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, serve un senso di responsabilità generale sui contenuti - ha ricordato il numero uno della Lega, Beretta -. Trasferimenti coatti? Non abbiamo mai parlato di questo argomento, è stato coniato come slogan dall'Assocalciatori, non proposto dalla Lega, per evitare di entrare nel merito dei contenuti".
Sull'ipotesi del commissariamento della Lega, come espresso nel parere dell'Alta Corte di Giustizia presso il Coni, Beretta ha poi voluto ricordare che si tratta di "un'ipotesi teoricamente possibile, ma solo nel caso in cui si verificasse una grave inadempienza da parte nostra. E' evidente però che noi siamo sempre stati pronti a trattare, anche ad oltranza, e quindi decade anche il solo requisito iniziale".
Nessuno sconto nemmeno sul punto relativo ai 'fuori rosa': "L'idea di escludere pregiudizialmente questo argomento da quelli che sono nel contratto collettivo non ha senso - ha puntualizzato Beretta -, se accettata questa linea potrebbe poi essere riproposta anche per gli alti punti della trattativa. Se poi qualcuno si alzerà pretestuosamente dal tavolo, sarà chiaro chi non vuole l'accordo e chi farà violenza nei confronti della controparte e della stessa Federcalcio. Non si devono ripetere scorciatoie o capricci". Sullo sciopero dei giocatori di Serie A, proclamato dal sindacato per il prossimo weekend, Beretta ha ammesso di considerarlo ancora "un grave errore. Dobbiamo trovare un accordo moderno nell'interesse di tutti, anche dei calciatori. Mi sembra che oggi possano esserci delle premesse interessanti".
Le parole di Campana - "Non voglio entrare nel merito delle questioni che verranno discusse oggi, ma almeno una puntualizzazione voglio farla: il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è l'ultima persona con la quale vorrei polemizzare ma ieri ha alzato un po' il tiro dicendo che l'Assocalciatori, come sindacato, rappresenta un'anomalia nel governo della Federcalcio. Vorrei ricordargli che se fosse davvero così, dovrebbe valere anche per la Lega di Serie A che rappresenta la Confindustria del calcio. Se deve bacchettare qualcuno lo faccia in tutte le direzioni". Queste la parole del presidente dell'Aic, Sergio Campana, prima di entrare in Federcalcio. Con l'arrivo di Campana, Grosso e Calcagno per il sindacato, e quello di Beretta, e degli avvocati Sica e Stincardini (Michele Briamonte, legale della Juventus, seguirà il vertice in videoconferenza), l'incontro è ufficialmente iniziato alla presenza del presidente della Figc, Giancarlo Abete, e del direttore generale, Antonello Valentini.
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"Non ci presentiamo al tavolo della trattativa con l'idea di cedere, ma piuttosto con l'idea di fare un negoziato a tutto campo. Devono finire i pregiudizi, noi siamo disposti a una trattativa no-stop per trovare un accordo". Così il presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta, entrando in Federcalcio per l'ennesimo incontro in programma con l'Aic per il rinnovo del contratto collettivo, ha ribadito la posizione della Confindustria del pallone.
"Come ricordato ieri dal presidente della Figc, Giancarlo Abete, serve un senso di responsabilità generale sui contenuti - ha ricordato il numero uno della Lega, Beretta -. Trasferimenti coatti? Non abbiamo mai parlato di questo argomento, è stato coniato come slogan dall'Assocalciatori, non proposto dalla Lega, per evitare di entrare nel merito dei contenuti".
Sull'ipotesi del commissariamento della Lega, come espresso nel parere dell'Alta Corte di Giustizia presso il Coni, Beretta ha poi voluto ricordare che si tratta di "un'ipotesi teoricamente possibile, ma solo nel caso in cui si verificasse una grave inadempienza da parte nostra. E' evidente però che noi siamo sempre stati pronti a trattare, anche ad oltranza, e quindi decade anche il solo requisito iniziale".
Nessuno sconto nemmeno sul punto relativo ai 'fuori rosa': "L'idea di escludere pregiudizialmente questo argomento da quelli che sono nel contratto collettivo non ha senso - ha puntualizzato Beretta -, se accettata questa linea potrebbe poi essere riproposta anche per gli alti punti della trattativa. Se poi qualcuno si alzerà pretestuosamente dal tavolo, sarà chiaro chi non vuole l'accordo e chi farà violenza nei confronti della controparte e della stessa Federcalcio. Non si devono ripetere scorciatoie o capricci". Sullo sciopero dei giocatori di Serie A, proclamato dal sindacato per il prossimo weekend, Beretta ha ammesso di considerarlo ancora "un grave errore. Dobbiamo trovare un accordo moderno nell'interesse di tutti, anche dei calciatori. Mi sembra che oggi possano esserci delle premesse interessanti".
Le parole di Campana - "Non voglio entrare nel merito delle questioni che verranno discusse oggi, ma almeno una puntualizzazione voglio farla: il presidente del Coni, Gianni Petrucci, è l'ultima persona con la quale vorrei polemizzare ma ieri ha alzato un po' il tiro dicendo che l'Assocalciatori, come sindacato, rappresenta un'anomalia nel governo della Federcalcio. Vorrei ricordargli che se fosse davvero così, dovrebbe valere anche per la Lega di Serie A che rappresenta la Confindustria del calcio. Se deve bacchettare qualcuno lo faccia in tutte le direzioni". Queste la parole del presidente dell'Aic, Sergio Campana, prima di entrare in Federcalcio. Con l'arrivo di Campana, Grosso e Calcagno per il sindacato, e quello di Beretta, e degli avvocati Sica e Stincardini (Michele Briamonte, legale della Juventus, seguirà il vertice in videoconferenza), l'incontro è ufficialmente iniziato alla presenza del presidente della Figc, Giancarlo Abete, e del direttore generale, Antonello Valentini.