Inter-Napoli, il dopo Mou inizia ufficialmente stasera
Calcio
Mourinho è stato il maestro dell'applicazione nel calcio della regola: trova un nemico se vuoi tenere unito il gruppo. Ma ora Mazzarri sembra un allievo di indiscutibile talento. Leonardo, nel big match di San Siro, risponderà con la strategia del sorriso
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Cambiano i tempi e gli interpreti. Non la strategia. I politologi la chiamano regola dell'amicus/hostis, cioè amico/nemico. Il concetto è semplice ed efficace: se vuoi tenere unito un gruppo, di cittadini, di elettori (e ora potremmo dire tifosi) trova un nemico esterno. Mourinho è stato il maestro della sua applicazione nel calcio. E ora Mazzarri sembra un allievo di indiscutibile talento.
Del resto la sfida all'Inter rappresenta un crocevia fondamentale per misurare le ambizioni del Napoli e la vigilia serve a caricare l'ambiente. Quali sono i fucili? Il 2 gennaio Donadoni in un'intervista attacca: "Mazzarri è un personaggio mediocre, lo dimostrano le sue parole dopo il mio esonero". Il giorno dopo allo stesso Mazzarri viene sottoposto Guardiola come modello. Risposta: "Io con tutto il rispetto ho più esperienza di lui"... e qualche media commenta con sarcasmo.
Però Mazzarri è toscano come Machiavelli e il contrattacco arriva mica subito: alla vigilia della partita. Ma tra i nemici Leonardo non c'è. Il neo allenatore dell'Inter il suo fucile lo punta contro avversari meno concreti ma non meno pericolosi, come gli infortuni. Ma soprattutto Leo vuole caricare l'ambiente con il sorriso. Del resto oggi per lui comincia una corsa ad handicap che cancella subito la scritta "lavori in corso" e che non consente il minimo errore. Anche le conferenze stampa insomma si giocano con moduli diversi. Questione di strategie. Ora la parola spetta al campo. Inter e Napoli, fateci divertire.
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Cambiano i tempi e gli interpreti. Non la strategia. I politologi la chiamano regola dell'amicus/hostis, cioè amico/nemico. Il concetto è semplice ed efficace: se vuoi tenere unito un gruppo, di cittadini, di elettori (e ora potremmo dire tifosi) trova un nemico esterno. Mourinho è stato il maestro della sua applicazione nel calcio. E ora Mazzarri sembra un allievo di indiscutibile talento.
Del resto la sfida all'Inter rappresenta un crocevia fondamentale per misurare le ambizioni del Napoli e la vigilia serve a caricare l'ambiente. Quali sono i fucili? Il 2 gennaio Donadoni in un'intervista attacca: "Mazzarri è un personaggio mediocre, lo dimostrano le sue parole dopo il mio esonero". Il giorno dopo allo stesso Mazzarri viene sottoposto Guardiola come modello. Risposta: "Io con tutto il rispetto ho più esperienza di lui"... e qualche media commenta con sarcasmo.
Però Mazzarri è toscano come Machiavelli e il contrattacco arriva mica subito: alla vigilia della partita. Ma tra i nemici Leonardo non c'è. Il neo allenatore dell'Inter il suo fucile lo punta contro avversari meno concreti ma non meno pericolosi, come gli infortuni. Ma soprattutto Leo vuole caricare l'ambiente con il sorriso. Del resto oggi per lui comincia una corsa ad handicap che cancella subito la scritta "lavori in corso" e che non consente il minimo errore. Anche le conferenze stampa insomma si giocano con moduli diversi. Questione di strategie. Ora la parola spetta al campo. Inter e Napoli, fateci divertire.
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