Canta Napoli: 2-0 alla Roma, Cavani meglio di Careca

Calcio
L'esultanza dei giocatori del Napoli dopo il successo dell'Olimpico contro la Roma
AS Roma's forward Edison Cavani celebrates with his team mates after scoring the 0-1 during the Serie A soccer match between Roma and Napoli in Rome's Olympic stadium, Italy, 12 February 2011.   ANSA/ETTORE FERRARI

I partenopei si aggiudicano la sfida dell'Olimpico grazie alla doppietta dell'attaccante uruguagio, che ha strappato alla leggenda brasiliana il record di reti in campionato con gli azzurri. Milan ancora a -3. Crisi giallorossa, solo 12' per Totti. FOTO

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ROMA-NAPOLI 0-2
49' Cavani (N) su rigore, 83' Cavani (N)

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Milan chiama, Napoli risponde: nell'anticipo serale della 25.a giornata, la squadra di Mazzarri ha ottenuto un preziosissimo successo sulla Roma, superata all'Olimpico (0-2) grazie ad una doppietta di Cavani, sempre più capocannoniere della Serie A e da ora anche recordman di segnature in campionato con la maglia del Napoli, avendo superato una leggenda come Antonio Careca, fermo a 19. Una doppietta che consente a Lavezzi e compagni di rimanere a -3 dal Milan e che di fatto accelera la crisi della Roma, superata nettamente nel gioco e con un Ranieri che ha scelto di regalare a Francesco Totti appena 12 minuti a fine gara. Decisione che, inevitabilmente, a Roma farà molto discutere.

Le sorprese all'inizio sono venute da Ranieri, che ha scelto di escludere dall'undici iniziale Totti e Menez a favore di Borriello e Taddei. Formazione annunciata, al contrario, per un Napoli che nel primo tempo è piaciuto per carattere e personalità: fase offensiva fluida, Roma per lunghi tratti schiacciata nella propria metà campo nonostante non siano giunte vere e proprie occasioni da gol per i partenopei. Curiosamente sono stati i giallorossi a portare le minacce maggiori, nulla di trascendentale ma quanto basta per annotare sul taccuino una interessante conclusione di Vucinic su cui De Sanctis si è dimostrato attento. Piuttosto, da rilevare un certo nervosismo: cinque ammoniti, scintille fra diversi uomini (giallo Rosi-Lavezzi doppio sputo?) e animi sufficientemente surriscaldati, con Bergonzi forse un po' troppo magnanimo.

Bravi, però, l'arbitro e il guardalinee Faverani ad azzeccare l'episodio decisivo, ad inizio ripresa. Lavezzi in profondità per lo scatto di Hamsik, Juan in ritardo tocca il piede dello slovacco: rigore, con Cavani a prendersi la responsabilità segnando lo 0-1 col brivido, perché il penalty dell'uruguagio centra prima il palo alla destra di Julio Sergio, quindi balla sulla linea di porta varcandola all'altezza del palo opposto. Cavani nella foga ribadisce in rete (errore clamoroso: se la palla non avesse superato la linea, quello di Cavani sarebbe stato un secondo tocco, dunque irregolare), buon per lui che il pallone fosse in realtà già entrato, come Bergonzi certifica con sicurezza e ragione. Poco oltre, ancora sugli scudi arbitro e guardalinee nell'annullamento dello 0-2 (autorete di Juan viziata da fuorigioco di Zuniga), proprio nel momento in cui la Roma iniziava ad alzare finalmente il baricentro, con Menez - entrato al posto di uno spento Taddei - a dare un senso alla fase offensiva. Mazzarri (30' st) ha motivo di maledire Lavezzi, capace di mangiarsi una ghiottissima occasione a tu per tu con Julio Sergio, poi può esplodere di gioia quando, a sette minuti dal termine, Paolo Cannavaro mette in area un cross alla Beckham sul quale si avventa ancora Cavani: 0-2, Napoli può cantare e sognare.

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