S.Siro, provincia di Livorno: Allegri-Mazzarri per Agroppi
CalcioL'INTERVISTA. Il tecnico di Piombino ci racconta gli allenatori di Milan e Napoli. "Due uomini che vengono dalla gavetta, due vincenti ma caratterialmente diversi. Chi vince? C'è un modo di dire livornese..." LE FOTO E I VIDEO
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di LORENZO LONGHI
San Siro, provincia di Livorno. Provincia da scudetto, perché Milan e Napoli si giocheranno il titolo - Inter permettendo - anche e soprattutto grazie al lavoro dei loro due tecnici. Massimiliano Acciuga Allegri da una parte - livornese della Leccia e che fra gli amaranto ha giocato - e Walter Mazzarri da San Vincenzo dall'altro, l'uomo che il Livorno lo portò addirittura in A. Gemelli diversi, fuori i secondi. L'arbitro? Aldo Agroppi da Piombino, polemista icastico, toscano nel midollo, livornese doc.
Agroppi, questa volta lo scudetto è roba vostra.
"A me fa piacere per entrambi: sono toscani, sono livornesi, è gente che ha fatto la gavetta. Si meritano di essere protagonisti di questa sfida".
Lei chi preferisce?
"Mi piacciono tutti e due. Conosco meglio Mazzarri: allenava il Livorno quando facevo parte della società, ci sentiamo e il rapporto è amichevole. Con Allegri ho parlato alcune volte, ma l'uomo mi è molto simpatico".
Sono due personaggi piuttosto diversi.
"Amo Allegri perché da calciatore era uno scriteriato. Ricordo quando fece saltare il matrimonio il giorno prima delle nozze, lasciando tutti in attesa quasi sul sagrato... Uno così è un genio: in lui c'è piena livornesità, vis polemica, ironia e autoironia".
Difficile pensarlo allenatore...
"Mai avrei pensato di vederlo con questi panni, perché era un libertino, un gaudente. Invece è molto bravo e capace, un allenatore di successo".
E Mazzarri?
"Walter è più chiuso, un livornese che sta più sulle sue. Ma non è questo che conta più di tanto: l'ho visto spesso al lavoro, cura i particolari in maniera maniacale. Con lui non si scherza. Sa poi cosa mi piace dei due?".
Dica.
"Che non hanno ricevuto favori di comodo, quello che hanno ottenuto l'hanno guadagnato senza scorciatoie. Mazzarri ha una carriera costellata di successi, pensi anche al miracolo che fece salvando la Reggina da -15, mentre Allegri è un altro che ha fatto benissimo in provincia. Uno è partito dall'Acireale, l'altro dall'Aglianese. Non come altri che non hanno capito quanto sia difficile allenare".
Allegri-Mazzarri come una rivincita sui privilegiati del calcio?
"Tanti grandi ex calciatori hanno beneficiato di posizioni di vantaggio senza mai avere assaporato i disagi della professione. Le faccio un esempio: finché Ferrara allena la Juventus, affari della società, ma perché ora l'Under 21, che cosa ha ottenuto? Perché un campione del mondo come Leonardo ha il diritto di non frequentare il corso di Coverciano? O Mancini? E' che il mondo va alla rovescia. Questo mi scoccia. Ecco perché sono contento se lo scudetto lo vincerà uno dei due".
Hanno anche due presidenti particolari...
"Però, vede, li hanno messi a tacere. Mazzarri ha lavorato benissimo, De Laurentiis ha capito perché ha visto quanto l'allenatore gli abbia fatto alzare il valore della rosa e non ha più messo bocca in affari di campo. E Allegri ha stravinto senza proclami".
Cosa intende?
"Nel giorno della presentazione, ha lasciato sbizzarrire Berlusconi sotto l'aspetto tattico. Lì è stato al gioco, è rimasto zitto. Poi ha fatto di testa sua, sono arrivati i risultati e guardi cos'è accaduto con Ronaldinho, che di Berlusconi era un pupillo ed è finito in Brasile".
La loro migliore qualità?
"L'intuizione, quell'inventiva che è una qualità tipica di tutti gli allenatori toscani".
Lippi la ringrazierà del complimento...
"Lippi no. Lui non è un toscano di scoglio".
Agroppi, allora stasera chi vince fra i Allegri e Mazzarri?
"Visto che parliamo di livornesi, le rispondo con un modo di dire delle nostre parti".
Prego.
"Chi ce l'ha più lungo, se lo tiri"
D'accordo, passi la metafora. Ma, al dunque, la risposta qual è?
"Che ne so, mica li ho mai visti sotto la doccia..."
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San Siro, provincia di Livorno. Provincia da scudetto, perché Milan e Napoli si giocheranno il titolo - Inter permettendo - anche e soprattutto grazie al lavoro dei loro due tecnici. Massimiliano Acciuga Allegri da una parte - livornese della Leccia e che fra gli amaranto ha giocato - e Walter Mazzarri da San Vincenzo dall'altro, l'uomo che il Livorno lo portò addirittura in A. Gemelli diversi, fuori i secondi. L'arbitro? Aldo Agroppi da Piombino, polemista icastico, toscano nel midollo, livornese doc.
Agroppi, questa volta lo scudetto è roba vostra.
"A me fa piacere per entrambi: sono toscani, sono livornesi, è gente che ha fatto la gavetta. Si meritano di essere protagonisti di questa sfida".
Lei chi preferisce?
"Mi piacciono tutti e due. Conosco meglio Mazzarri: allenava il Livorno quando facevo parte della società, ci sentiamo e il rapporto è amichevole. Con Allegri ho parlato alcune volte, ma l'uomo mi è molto simpatico".
Sono due personaggi piuttosto diversi.
"Amo Allegri perché da calciatore era uno scriteriato. Ricordo quando fece saltare il matrimonio il giorno prima delle nozze, lasciando tutti in attesa quasi sul sagrato... Uno così è un genio: in lui c'è piena livornesità, vis polemica, ironia e autoironia".
Difficile pensarlo allenatore...
"Mai avrei pensato di vederlo con questi panni, perché era un libertino, un gaudente. Invece è molto bravo e capace, un allenatore di successo".
E Mazzarri?
"Walter è più chiuso, un livornese che sta più sulle sue. Ma non è questo che conta più di tanto: l'ho visto spesso al lavoro, cura i particolari in maniera maniacale. Con lui non si scherza. Sa poi cosa mi piace dei due?".
Dica.
"Che non hanno ricevuto favori di comodo, quello che hanno ottenuto l'hanno guadagnato senza scorciatoie. Mazzarri ha una carriera costellata di successi, pensi anche al miracolo che fece salvando la Reggina da -15, mentre Allegri è un altro che ha fatto benissimo in provincia. Uno è partito dall'Acireale, l'altro dall'Aglianese. Non come altri che non hanno capito quanto sia difficile allenare".
Allegri-Mazzarri come una rivincita sui privilegiati del calcio?
"Tanti grandi ex calciatori hanno beneficiato di posizioni di vantaggio senza mai avere assaporato i disagi della professione. Le faccio un esempio: finché Ferrara allena la Juventus, affari della società, ma perché ora l'Under 21, che cosa ha ottenuto? Perché un campione del mondo come Leonardo ha il diritto di non frequentare il corso di Coverciano? O Mancini? E' che il mondo va alla rovescia. Questo mi scoccia. Ecco perché sono contento se lo scudetto lo vincerà uno dei due".
Hanno anche due presidenti particolari...
"Però, vede, li hanno messi a tacere. Mazzarri ha lavorato benissimo, De Laurentiis ha capito perché ha visto quanto l'allenatore gli abbia fatto alzare il valore della rosa e non ha più messo bocca in affari di campo. E Allegri ha stravinto senza proclami".
Cosa intende?
"Nel giorno della presentazione, ha lasciato sbizzarrire Berlusconi sotto l'aspetto tattico. Lì è stato al gioco, è rimasto zitto. Poi ha fatto di testa sua, sono arrivati i risultati e guardi cos'è accaduto con Ronaldinho, che di Berlusconi era un pupillo ed è finito in Brasile".
La loro migliore qualità?
"L'intuizione, quell'inventiva che è una qualità tipica di tutti gli allenatori toscani".
Lippi la ringrazierà del complimento...
"Lippi no. Lui non è un toscano di scoglio".
Agroppi, allora stasera chi vince fra i Allegri e Mazzarri?
"Visto che parliamo di livornesi, le rispondo con un modo di dire delle nostre parti".
Prego.
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D'accordo, passi la metafora. Ma, al dunque, la risposta qual è?
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