Il ritorno di re Igor. I giovani in mano a Protti?
Calcio
L'ex-bomber del Bari, mai dimenticato dai tifosi biancorossi, ha dichiarato in un'intervista che gli piacerebbe mettere la propria esperienza al servizio dei giovani. Immediata la reazione del popolo di internet, che ancora lo ama
Adesso che l'allenatore giovane va di moda, anche lui ha deciso di uscire allo scoperto e candidarsi. Classe '67, Igor Protti ha dichiarato che gli piacerebbe insegnare calcio, allenando una formazione giovanile.
Ma non una qualsiasi: quella del Bari.
I tifosi biancorossi sono in delirio: la dichiarazione d'amore è indice di un sentimento reciproco. Re Igor, a Bari, non è stato mai dimenticato, come testimoniano i tantissimi messaggi che hanno invaso il web subito dopo la dichiarazione dell'ex-bomber di Rimini.
"Cosa aspettano a chiamarlo? E' un simbolo di Bari e darebbe gioia a tutti i tifosi rivederlo associato ai colori biancorossi". Oppure: "Igor, la tua figura oggi sarebbe più che opportuna nell'ambito della società, anche come allenatore delle giovanili". Per finire con chi gli affiderebbe direttamente la panchina della prima squadra, o anche le chiavi dell'attacco: "Quanto ci sarebbe servito uno come te quest'anno...".
E in attesa di rivederlo, c'è chi, nostalgico, si abbandona ai ricordi: "Com'era bello veder partire quel trenino...".
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Ma non una qualsiasi: quella del Bari.
I tifosi biancorossi sono in delirio: la dichiarazione d'amore è indice di un sentimento reciproco. Re Igor, a Bari, non è stato mai dimenticato, come testimoniano i tantissimi messaggi che hanno invaso il web subito dopo la dichiarazione dell'ex-bomber di Rimini.
"Cosa aspettano a chiamarlo? E' un simbolo di Bari e darebbe gioia a tutti i tifosi rivederlo associato ai colori biancorossi". Oppure: "Igor, la tua figura oggi sarebbe più che opportuna nell'ambito della società, anche come allenatore delle giovanili". Per finire con chi gli affiderebbe direttamente la panchina della prima squadra, o anche le chiavi dell'attacco: "Quanto ci sarebbe servito uno come te quest'anno...".
E in attesa di rivederlo, c'è chi, nostalgico, si abbandona ai ricordi: "Com'era bello veder partire quel trenino...".
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