Niente Ucraina per Balotelli. "Deve trovare continuità"
CalcioIl ct dell'Italia Cesare Prandelli ha escluso SuperMario per l'amichevole di martedì: "Tornerà ad essere preso in considerazione, ma deve essere più regolare. E' un talento straordinario, non ho la bacchetta magica per cambiare certi suoi comportamenti"
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Mario Balotelli puo' attendere. La formula vincente azzurra e' stata trovata, ma non e' per questo che all'indomani della vittoria in Slovenia Cesare Prandelli tiene in congelatore l'attaccante del Manchester City. "Ha un talento straordinario, quando dara' continuita' a queste sue qualita' tornera' a essere preso in considerazione", ha detto il ct azzurro, ufficializzando la scelta di non chiamare Supermario neanche per l'amichevole di Kiev.
"Non so cosa farei io per cambiare il suo carattere, se lo avessi a disposizione: non ho la bacchetta magica - ha poi aggiunto Prandelli - e d'altra parte finora e' stato allenato da tecnici di grande spessore. Consigli e insegnamenti non gli mancano". Ora che l'Italia ha pero' trovato un assetto tattico diverso dal progetto iniziale, tre centrocampisti e una mezzala invece delle tre punte, Prandelli prova a immaginare come sarebbe la sua Nazionale se avesse di nuovo a disposizione Balotelli: "Lo considero un attaccante, nessun problema: e' un'alternativa, non a Cassano, ma ad altri attaccanti". Come dire, anche con l'ex interista l'assetto trovato non muterebbe. Ma Thiago Motta non e' una mia vittoria - dice Cesare Prandelli, all'indomani della vittoria in Slovenia firmata dal brasiliano azzurro - gli oriundi non sono mai stati un problema per me, ma una chance. Basta guardare i nostri vivai, il 60 per cento dei bambini sono di origine o nascita straniera. E' il futuro, semplicemente".
Un elogio al centrocampista dell'Inter, autore del gol vittoria a Lubiana, prescinde dal suo passaporto: "Ha tecnica brasiliana, ma mentalita' europea: si', un nuovo italiano anche in questo senso - ha aggiunto Prandelli -. Lui e' un punto di riferimento per i compagni: se lo pressano gioca di prima, se ha tempo verticalizza. Per questo i compagni lo cercano sempre. Fa parte di un centrocampo di 'universali' come piace a me, lui, Pirlo, De Rossi, Montolivo, Aquilani". Tutti italiani, allo stesso modo.
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"Non so cosa farei io per cambiare il suo carattere, se lo avessi a disposizione: non ho la bacchetta magica - ha poi aggiunto Prandelli - e d'altra parte finora e' stato allenato da tecnici di grande spessore. Consigli e insegnamenti non gli mancano". Ora che l'Italia ha pero' trovato un assetto tattico diverso dal progetto iniziale, tre centrocampisti e una mezzala invece delle tre punte, Prandelli prova a immaginare come sarebbe la sua Nazionale se avesse di nuovo a disposizione Balotelli: "Lo considero un attaccante, nessun problema: e' un'alternativa, non a Cassano, ma ad altri attaccanti". Come dire, anche con l'ex interista l'assetto trovato non muterebbe. Ma Thiago Motta non e' una mia vittoria - dice Cesare Prandelli, all'indomani della vittoria in Slovenia firmata dal brasiliano azzurro - gli oriundi non sono mai stati un problema per me, ma una chance. Basta guardare i nostri vivai, il 60 per cento dei bambini sono di origine o nascita straniera. E' il futuro, semplicemente".
Un elogio al centrocampista dell'Inter, autore del gol vittoria a Lubiana, prescinde dal suo passaporto: "Ha tecnica brasiliana, ma mentalita' europea: si', un nuovo italiano anche in questo senso - ha aggiunto Prandelli -. Lui e' un punto di riferimento per i compagni: se lo pressano gioca di prima, se ha tempo verticalizza. Per questo i compagni lo cercano sempre. Fa parte di un centrocampo di 'universali' come piace a me, lui, Pirlo, De Rossi, Montolivo, Aquilani". Tutti italiani, allo stesso modo.
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