Il tecnico rossoblù alla vigilia della partita contro il Cagliari: "Bisogna arrivare al più presto ai punti che ci garantiscano la serenità. Sono una squadra che ha dei giocatori portati al gioco, alla corsa e che conosco abbastanza bene''
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Il Genoa recupera a sorpresa il regista Milanetto alla vigilia della sfida con il Cagliari al Ferraris e l'allenatore Ballardini sorride. "Milanetto ieri si è allenato - ha spiegato Ballardini presentando la gara -, per lui vale come si sente, ha fatto una settimana in cui ha lavorato a parte e poi ha fatto un esame di controllo giovedì sera. Aveva delle buone sensazioni e questo esame ha confortato le sue sensazioni. Vediamo oggi, se continua a stare bene è a disposizione".
Un recupero importante dunque alla vigilia di una gara non semplice come quella contro il Cagliari. Per un Genoa che già deve fare a meno di Kucka e Veloso sarebbe un rientro fondamentale. In ogni caso il Grifone sarà in campo con il 4-4-2 e chiunque giocherà centrale darà il suo contributo. "Rafinha in questo ruolo - spiega Ballardini - ha già giocato a Bologna e ha fatto altre partite da centrocampista centrale. E' un giocatore nato per giocare al calcio e capisce il gioco in modo molto naturale. Che tu lo metta a fare il terzino, il centrocampista o l'ala è talmente portato per il gioco che capisce cosa si deve fare in ogni momento".
Contro il Cagliari in ogni caso massima attenzione. "Bisogna arrivare al più presto ai punti che ci garantiscano la serenità. Il Cagliari è una squadra che ha dei giocatori portati al gioco, alla corsa e che conosco abbastanza bene. Mi piace molto, non c'è tanto da studiare: se hanno spazio con il fraseggio e il movimento senza la palla dei centrocampisti e degli attaccanti riescono sia a tenere la palla sia a non darti riferimento in avanti, diventando imprevedibili in attacco con due terzini bravi a spingere. Un'ottima squadra".
Ballardini spende belle parole anche per Genova. "Come fa a non piacerti Genova? La collina, il mare, le montagne, le persone che ci sono. Genova piace a tutto il mondo. Quando uno allena il Genoa prova le emozioni che ho provato io quest'anno. Non si può non rimanere affascinati dai tifosi e profondamente grati alla città ma soprattutto alla gente che con la sua passione ti sta vicino".
Il Genoa recupera a sorpresa il regista Milanetto alla vigilia della sfida con il Cagliari al Ferraris e l'allenatore Ballardini sorride. "Milanetto ieri si è allenato - ha spiegato Ballardini presentando la gara -, per lui vale come si sente, ha fatto una settimana in cui ha lavorato a parte e poi ha fatto un esame di controllo giovedì sera. Aveva delle buone sensazioni e questo esame ha confortato le sue sensazioni. Vediamo oggi, se continua a stare bene è a disposizione".
Un recupero importante dunque alla vigilia di una gara non semplice come quella contro il Cagliari. Per un Genoa che già deve fare a meno di Kucka e Veloso sarebbe un rientro fondamentale. In ogni caso il Grifone sarà in campo con il 4-4-2 e chiunque giocherà centrale darà il suo contributo. "Rafinha in questo ruolo - spiega Ballardini - ha già giocato a Bologna e ha fatto altre partite da centrocampista centrale. E' un giocatore nato per giocare al calcio e capisce il gioco in modo molto naturale. Che tu lo metta a fare il terzino, il centrocampista o l'ala è talmente portato per il gioco che capisce cosa si deve fare in ogni momento".
Contro il Cagliari in ogni caso massima attenzione. "Bisogna arrivare al più presto ai punti che ci garantiscano la serenità. Il Cagliari è una squadra che ha dei giocatori portati al gioco, alla corsa e che conosco abbastanza bene. Mi piace molto, non c'è tanto da studiare: se hanno spazio con il fraseggio e il movimento senza la palla dei centrocampisti e degli attaccanti riescono sia a tenere la palla sia a non darti riferimento in avanti, diventando imprevedibili in attacco con due terzini bravi a spingere. Un'ottima squadra".
Ballardini spende belle parole anche per Genova. "Come fa a non piacerti Genova? La collina, il mare, le montagne, le persone che ci sono. Genova piace a tutto il mondo. Quando uno allena il Genoa prova le emozioni che ho provato io quest'anno. Non si può non rimanere affascinati dai tifosi e profondamente grati alla città ma soprattutto alla gente che con la sua passione ti sta vicino".