Udinese, i numeri non bastano. Guidolin: tornare sulla terra

Calcio
Il secondo gol con cui Bertolacci ha castigato l'Udinese (Foto Ansa)
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La sconfitta di Lecce mette fine alla striscia di 13 risultati utili consecutivi e all'imbattibilità della porta bianconera che durava da 704 minuti. Arriva la sconfitta fuori casa dopo 5 trasferte vincenti. Il tecnico: "Basta parlare di scudetto"

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Alla fine doveva succedere proprio con l'avversario che sembrava essere più abbordabile. La striscia di risultati utili consecutivi dell'Udinese si ferma a 13. La prima sconfitta del 2011 arriva a Lecce, contro una squadra troppo assetata di punti salvezza per pensare che si sarebbe accomodata facilmente. E di colpo tutti i numeri da record dei bianconeri sono rimasti aridi e inutili.

Nessun gol segnato contro la difesa peggiore del campionato. E ancora. Imbattibilità stoppata a 704 minuti. Sconfitta in trasferta dopo 5 vittorie consecutive lontano dal Friuli. Insomma, un pomeriggio da dimenticare.

Per fortuna dei bianconeri, Lazio e Roma hanno perso. E così il vantaggio sui biancocelesti è rimasto di due punti, più sei sulla Roma. La sconfitta dell'Inter invece dilata il distacco dal terzo posto, da tre punti a quattro. Il sogno scudetto ufficialmente abbandonato

Guidolin ha fatto il suo esame, usando le parole che più possono toccare le corde dei suoi giocatori: "Siamo stati  battuti con merito. Dobbiamo tornare sulla terra. Questa sconfitta ci insegnerà qualcosa. Si è fatto un po' d'ordine, non si parlerà più di scudetto. Siamo ancora in zona Europa, che per me è Europa League. Abbiamo il sogno Champions ancora aperto ma dobbiamo fare partite ad alta intensità". Insomma, serve un bagno di umiltà, serve volare bassi. L'Udinese però si era abituata alle vittorie, una in fila all'altra. Ora, arrivato l'imprevisto, deve decidere: essere o non essere una grande squadra. Reagire, o mollare.

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