Napoli, parla Cannavaro: "Quella parola non la pronunciamo"

Calcio
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Il capitano della squadra di Mazzarri racconta il periodo magico che sta vivendo la società e ringrazia i tifosi: "Sono stati tante volte calorosi nei nostri confronti anche in trasferta, ma così tanti non mi era mai capitato". GUARDA IL VIDEO

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"Non lo abbiamo detto fino adesso e non lo diciamo". Si riferisce alla parola scudetto il capitano del Napoli, Paolo Cannavaro che, ai microfoni di Sky Sport 24, racconta il momento degli azzurri. C'è chi dice che Maradona e Cavani sono il cuore del napoletano. "Maradona - risponde il capitano azzurro - è stata la nostra storia, spero che Cavani lo diventi, ma rimpiazzare Diego non è semplice, perché quello che ha fatto per noi non è poco".

Ieri al Dall'Ara erano circa 15.000 i napoletani sugli spalti e proprio i tifosi rappresentano l'arma in più rispetto al Milan. "Ieri, quando siamo entrati per il riscaldamento - ha sottolineato Cannavaro - abbiamo sentito un boato che difficilmente si sente fuori casa, anzi, forse sarà capitato pochissime volte nella storia del calcio. L'impatto all'uscita dagli spogliatoi ci ha dato un'adrenalina importante. Vedere metà stadio biancoazzurro e' qualcosa di indescrivibile".

"Mi era capitato qualche volta - ha proseguito - ma non con 15mila sostenitori. Sono stati tante volte calorosi nei nostri confronti anche in trasferta, ma così tanti non mi era mai capitato. I nostri supporter rappresentano l'arma in più rispetto al Milan, lo avevo detto anche la settimana prima della partita".

"Conosco i napoletani - ha aggiunto - e so che in questo momento ci stanno dando un entusiasmo positivo, e non è poco per lo sprint finale. La gente sta riscoprendo quella voglia di vincere qualcosa, d'imporsi a livello calcistico, nel momento in cui il sociale non sta andando benissimo. Quindi, c'è anche una sorta di rivalsa, come accadeva negli anni passati. La passione, però è sempre la stessa".

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