Il Genoa sogna Milito, Preziosi ci pensa: ecco "perché sì"
CalcioIl possibile ritorno del Principe a Genova infiamma i tifosi rossoblù: "Ma allora torna?". Potrebbe per tre buoni motivi: il mercato dell'Inter, il suo palmarés e per riconoscenza. Anche a costo di sacrificare qualche giocatore che finirebbe in nerazzurro
Guarda le statistiche della serie A
Sfoglia l'album del girone di ritorno
Tre indizi forse non fanno una prova, ma bastano ai tifosi genoani per sognare un ritorno in grande stile. A Genova, sponda rossoblù, non si parla d'altro. Alcuni, al bar, neanche lo nominano: "Ma è vero che torna?". Lui, uno dei pochi ad essersi meritato così tanto affetto dalla Gradinata Nord, roccaforte del tifo genoano, che riaccoglierebbe a braccia aperte il suo re. Anzi, il suo principe. Diego Milito, ecco il sogno non più tanto proibito dei tanti tifosi che lo rivorrebbero a Marassi: il presidente Preziosi ci sta facendo più di un pensiero, ma se facesse un sondaggio in giro per la città non troverebbe un solo tifoso rossoblù che porrebbe il veto sul suo ritorno, anche se probabilmente ciò significherebbe "sacrificare" una o più pedine quali Criscito, Kucka o Palacio.
I tre indizi, allora: Milito in maglia nerazzurra ha vinto tutto quello che poteva vincere, a 30 anni passati, e vorrebbe chiudere la carriera con la squadra e con i tifosi che più di tutti l'anno amato, specialmente nelle categorie inferiori quando il grande calcio lo snobbava. Il secondo: arriva da una stagione particolarmente tormentata, e le voci di mercato che circolano a Milano parlano di giocatori del calibro di Tevez e Sanchez, senza dimenticare Pazzini ed Eto'o. Se non può essere messo in discussione il valore tecnico di Milito, almeno la carta d'identità gli gioca contro, in questo senso. Il terzo, e più importante, a Genova sarebbe un uomo squadra e un uomo spogliatoio al pari di una bandiera come Marco Rossi, cosa che all'Inter, nonostante la gratitudine che gli è dovuta per essere uno degli uomini chiave del "triplete", difficilmente avverrà.
Commenta nel forum del Genoa
Sfoglia l'album del girone di ritorno
Tre indizi forse non fanno una prova, ma bastano ai tifosi genoani per sognare un ritorno in grande stile. A Genova, sponda rossoblù, non si parla d'altro. Alcuni, al bar, neanche lo nominano: "Ma è vero che torna?". Lui, uno dei pochi ad essersi meritato così tanto affetto dalla Gradinata Nord, roccaforte del tifo genoano, che riaccoglierebbe a braccia aperte il suo re. Anzi, il suo principe. Diego Milito, ecco il sogno non più tanto proibito dei tanti tifosi che lo rivorrebbero a Marassi: il presidente Preziosi ci sta facendo più di un pensiero, ma se facesse un sondaggio in giro per la città non troverebbe un solo tifoso rossoblù che porrebbe il veto sul suo ritorno, anche se probabilmente ciò significherebbe "sacrificare" una o più pedine quali Criscito, Kucka o Palacio.
I tre indizi, allora: Milito in maglia nerazzurra ha vinto tutto quello che poteva vincere, a 30 anni passati, e vorrebbe chiudere la carriera con la squadra e con i tifosi che più di tutti l'anno amato, specialmente nelle categorie inferiori quando il grande calcio lo snobbava. Il secondo: arriva da una stagione particolarmente tormentata, e le voci di mercato che circolano a Milano parlano di giocatori del calibro di Tevez e Sanchez, senza dimenticare Pazzini ed Eto'o. Se non può essere messo in discussione il valore tecnico di Milito, almeno la carta d'identità gli gioca contro, in questo senso. Il terzo, e più importante, a Genova sarebbe un uomo squadra e un uomo spogliatoio al pari di una bandiera come Marco Rossi, cosa che all'Inter, nonostante la gratitudine che gli è dovuta per essere uno degli uomini chiave del "triplete", difficilmente avverrà.
Commenta nel forum del Genoa