Tifosi blucerchiati in coro: "La Samp ai sampdoriani"
CalcioIn un'intervista uno dei leader della gradinata blucerchiata rivela la sua ricetta per la salvezza e per il futuro della squadra: "Grazie alla famiglia Garrone, ma ora c'è bisogno di gente che ami la Samp come Vialli, Mancini, Pari e Nicolini"
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La Samp ai Sampdoriani. E' questa l'invocazione di Claudio Bosontin, uno dei leader del tifo blucerchiato che in un'intervista a sampdorianews.net rivela la sua ricetta per la salvezza e la ripresa della sua squadra: "A mio parere la Sampdoria va ricostruita, servono persone che la amino e innanzitutto siano Sampdoriane. Serve gente competente di calcio tra i dirigenti, Garrone va ringraziato per sempre, ma bisogna anche divertirci insieme. La società ha commesso tanti errori, in campo tra i pochi che si sono caricati la baracca sulle spalle ricordo Palombo, serve la vicinanza dei dirigenti nei confronti della squadra".
"Se ci salviamo" prosegue Claudio "bisogna ricostruire la società e chiamare gente come Pari, Vialli, Mancini ecc, gente che ami la Sampdoria, che quando li chiami, parlino di Sampdoria e non di altre squadre, né di Genoa, né di altre. È fondamentale creare un gruppo di persone che si vogliano bene, il segreto dello scudetto era che, al di là dei campioni, esistevano giocatori più normali che però diventavano più bravi di quello che fossero effettivamente perché erano ben legati tra loro, affrontavano insieme i problemi. Per questo dopo Di Carlo avrei visto bene un Sampdoriano, come per esempio Nicolini. Non chiedo investimenti esagerati, ma sampdoriani veri nello staff dirigenziale".
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La Samp ai Sampdoriani. E' questa l'invocazione di Claudio Bosontin, uno dei leader del tifo blucerchiato che in un'intervista a sampdorianews.net rivela la sua ricetta per la salvezza e la ripresa della sua squadra: "A mio parere la Sampdoria va ricostruita, servono persone che la amino e innanzitutto siano Sampdoriane. Serve gente competente di calcio tra i dirigenti, Garrone va ringraziato per sempre, ma bisogna anche divertirci insieme. La società ha commesso tanti errori, in campo tra i pochi che si sono caricati la baracca sulle spalle ricordo Palombo, serve la vicinanza dei dirigenti nei confronti della squadra".
"Se ci salviamo" prosegue Claudio "bisogna ricostruire la società e chiamare gente come Pari, Vialli, Mancini ecc, gente che ami la Sampdoria, che quando li chiami, parlino di Sampdoria e non di altre squadre, né di Genoa, né di altre. È fondamentale creare un gruppo di persone che si vogliano bene, il segreto dello scudetto era che, al di là dei campioni, esistevano giocatori più normali che però diventavano più bravi di quello che fossero effettivamente perché erano ben legati tra loro, affrontavano insieme i problemi. Per questo dopo Di Carlo avrei visto bene un Sampdoriano, come per esempio Nicolini. Non chiedo investimenti esagerati, ma sampdoriani veri nello staff dirigenziale".
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