Sampdoria, Dessena dall'archeologia al derby: "Siamo vivi"

Calcio
Daniele Dessena in azione durante il derby di andata
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Nel corso del terzo incontro organizzato dalla società genovese all'interno dell'iniziativa "Impariamo allo stadio" il centrocampista blucerchiato si è confessato a 36 giovanissimi studenti: "Alla vostra età mii vedevo archeologo". Sul derby: "Motivati"

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Una squadra viva, motivata e decisa nell'affrontare una partita difficile come è il derby. Ecco la situazione della Sampdoria secondo il centrocampista blucerchiato Daniele Dessena. Nel corso del terzo incontro organizzato dalla società genovese all'interno dell'iniziativa "Impariamo allo stadio", i 36 ragazzi delle classi IV della scuola Elsa Morante di Genova Begato presenti sulle tribune di Marassi hanno posto le loro domande a Dessena.

"Io mi considero fortunato perché faccio un lavoro bellissimo – ha ammesso Daniele – Fare sport è importante, ma non ci si può dimenticare dello studio. Bisogna essere bravi a abbinare entrambe le attività. Da piccolo tifavo Juventus perché Del Piero era il mio idolo, crescendo ho cambiato alcune squadre e mi sono sempre concentrato sulla mia maglia. Quando ero giovane – ha raccontato ai bambini presenti, Dessena – mi vedevo archeologo, poi cominciando a giocare nelle giovanili del Parma ho deciso di fare il calciatore, e mi considero fortunato di essere riuscito a diventare professionista".

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