Sneijder carica l'Inter: "Voglio restare". E Nagatomo canta

Calcio
CALCIO: INTER - UDINESE

Mentre l'olandese, accostato al mercato del Manchester United, parla di quanto gli spiacerebbe dover partire da Milano, il samurai nerazzurro si improvvisa capo coro stuzzicando i cugini. Jonathan, invece, atterra alla Malpensa. GUARDA I VIDEO

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Gasperini si presenta alla conferenza stampa al PalaDolomiti finalmente in tenuta da lavoro: via la grisaglia, compare in tuta e maglietta interista, nel giorno in cui - archiviate feste e presentazioni - scatta l'ora di rimboccarsi le maniche e cominciare a fare sul serio. Toni pacati ma decisi, nessuna esasperazione e la convinzione che il campionato non sarà un derby infinito ma una corsa lunga e sfiancante alla quale parteciperanno squadre come il Napoli, la Juventus, la Roma. Fronte caldo, quello del mercato: Sneijder è con il gruppo e vuole restare all'Inter ma nessuno puo' prevedere quanto accadrà nei prossimi cinquanta giorni di trattative. Jonathan, terzino destro del Santos, è arrivato invece a Milano. Atteso a breve l'annuncio ufficiale dell'ingaggio da parte del club nerazzurro.



"La preparazione - spiega Gasperini - si svolgerà pensando alla gara col Milan, ma non in maniera così ostinata. E' chiaro che cercherò di trovare subito un'identità di squadra. Ma, in mezzo, c'è anche una serie di amichevoli. Partite che saranno l'occasione per dare spazio a tutti i giovani presenti. La difesa a tre? C'è da lavorare, siamo più rodati col modulo a quattro ma, in questo momento, proveremo tutti i moduli. Mi sto rendendo conto che ragazzi come Chivu e Samuel rispondono bene, poi è chiaro che, durante gli allenamenti, testeremo ogni alternative. Con il passare dei giorni, il carico di lavoro aumenterà, per arrivare alla Dublin Cup con la formazione più rodata possibile". Capitolo Sneijder: "Lui oggi è qui, ha grande entusiasmo, la preparazione della partita di Pechino al momento comprende anche lui, ma penso che sarà così anche nel tempo. Sneijder è qui e ha voglia di rimanere. Poi quello che succederà nei prossimi cinquanta giorni è imprevedibile per tutti. Sono convinto che alla fine uscirà fuori una squadra più forte dell'anno scorso".

Il giocatore conferma l'amore per Milano ma - con un pizzico di fatalismo - comprende e dice in una intervista a Vanity Fair come la vita di un calciatore possa cambiare nel giro di pochi minuti. Un destino legato alla volontà del club. In calendario c'è un incontro con Moratti, probabilmente decisivo per il futuro dell'olandese. Resta il fatto che nello schema tattico di Gasperini non e' previsto il ruolo del trequartista (3-4-3). E Nagatomo - che può giocare terzino sia destro che sinistro ma anche esterno di centrocampo - cosa farà nell'Inter di Gasperini? "Yuto è un giocatore molto utile, che può giocare in più di un ruolo. Inizierà nel ruolo dello scorso anno, poi è chiaro che potrà essere spostato. Chi può essere il suo concorrente? In una squadra come l'Inter la concorrenza non può mancare, quando saremo completi avremo due giocatori per ruolo, e la concorrenza nascerà anche dal fatto di avere tantissime partite davanti, con l'Inter e con le Nazionali".

Assenti i nazionali sudamericani impegnati in Coppa America : Gasperini 'gufa' un pochino ma resta convinto del proficuo cammino del Brasile e dell'Argentina nella competizione. Quello di cui è certo è che il campionato sarà denso di sorprese e con numerose outsider: "La prossima stagione non sarà solo una lotta Inter-Milan. Al contrario, credo che diversi club potranno aggiungersi alla lotta. La Supercoppa è una partita che vale un trofeo, e che può avere risvolti morali importanti. Ma il campionato inizia 20 giorni dopo, e quello sarà l'inizio di una nuova stagione, dove cercheremo di raggiungere il traguardo migliore. Chiaro che la partita di Pechino sara' un match importante da subito, dove dovremmo farci trovare pronti immediatamente". Molte le domande sull'assetto in campo e su un possibile tridente composto da Milito, Eto'o e Pazzini. "Tutti e tre - ricorda - erano in questa rosa anche l'anno scorso, e talvolta hanno giocato insieme. Per cui, non credo ci saranno problemi a farli convivere anche quest'anno, specie col numero di partite che ci attende. Certo, diventa più difficile far giocare insieme tanti giocatori offensivi, ne risente l'equilibrio".