Italia, la Spagna ti misura. Il ct: "Vediamo che gap c'è"

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Cesare Prandelli dice che la sua Italia è pronta a sfidare la Spagna
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Cesare Prandelli ha un unico punto fermo nella probabile formazione che mercoledì affronterà a Bari i campioni del mondo: "Rossi è in vantaggio su tutti". Ancora carezze per Cassano: "Ha perso 3 chili e mezzo". E sullo sciopero difende i calciatori

FOTO: La Nazionale dell'era Prandelli - Sulle tracce di Prandelli: la fotostoria del ct azzurro

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Italia contro Spagna, in un testa a testa a per vedere quanto sono le distanze tra le due nazioni. E questa volta gli indici non sono finanziari ma puramente tecnici. "Sono curioso di vedere quanto cammino abbiamo fatto per colmare la distanza che ci divide dai campioni della Spagna - ha detto il ct azzurro Cesare Prandelli -, se è più o meno del differenziale dei bond? A questo non ho riflettuto, per me piuttosto la differenza tra noi e loro è culturale".

In ogni caso, per l'amichevole di mercoledì a Bari, Prandelli ha le idee chiare sulla formazione. "In questo momento Rossi è in vantaggio su tutti, ha acquisito continuità e consapevolezza da titolare. Cassano invece ha lavorato molto bene col Milan, è dimagrito di tre chili e mezzo dall'inizio del ritiro. Lui sa che deve perdere peso".

"Voglio vedere in campo una squadra con personalità, la Spagna come sempre avrà un possesso palla straordinario, noi dovremo essere bravi ad avere una buona organizzazione nel recupero palla altrimenti la situazione diventerà complicata - ha proseguito il ct - In campo ci saranno molti giocatori non al meglio della condizione fisica sia tra di noi sia tra di loro. Ma la Spagna avrà il vantaggio di essere come sempre più squadra. Ancora siamo molto distati da loro e stiamo cercando la nostra identità. Anche se amichevoli, sono queste le partite che ci possono dare delle risposte".

Inevitabile, infine un commento sull'ipotesi di sciopero dei calciatori che potrebbe far slittare l'inizio del campionato: "Diranno sicuramente che i giocatori sono miliardari che scioperano - ha spiegato il ct azzurro - la realtà è che sono dei privilegiati, e lo sanno, che mettono la faccia per l'equità e la tutela dei diritti, perché possano avere una carriera dignitosa anche i loro colleghi più deboli, che non hanno quei privilegi".

Prandelli ha poi aggiunto che a suo parere "la situazione è molto delicata. Non serve solo il buonsenso - ha concluso - ma anche la volontà di trovare un accordo. Basta dialogare e si troverà l'intesa. E' chiaro che un professionista escluso dalla rosa della prima squadra si senta un oggetto indesiderato.