Ufficiale, non si gioca. Tommasi: "Hanno voluto lo scontro"

Calcio
E' ufficiale: si sciopera. Beretta ha rifiutato la proposta di un accordo-ponte di Tommasi

SCIOPERO. La Lega di A dice no alla proposta di contratto-ponte avanzata dal presidente dell'Aic per scongiurare il rinvio della prima di campionato. Beretta: "Non si capisce perché dovremmo firmare un accordo che ricalca quello ipotizzato all'origine"

Sciopero, l'appello di Sky: non tradite i tifosi

La Serie A sciopera? Discutine nei nostri forum

Fantascudetto: e adesso cosa succede?

L'OPINIONE: Sciopero serie A, scusate ma continuiamo a non capire

NEWS: tutte le notizie sullo sciopero dei calciatori - Serie A in sciopero: non è questa la prima volta... - Il contributo Irpef: ecco cosa c'è in ballo...

La Lega di serie A dice no alla proposta di contratto-ponte avanzata dal presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi, per scongiurare lo sciopero nella prima giornata di campionato. Il presidente Beretta lo ha comunicato a quello della Figc, Giancarlo Abete, e allo stesso Tommasi. "Non si capisce perchè - dice Beretta – dovremmo firmare un accordo-ponte che ricalca quello ipotizzato all'origine della vertenza da Campana. D'altra parte - prosegue Beretta - la nostra assemblea è stata chiara: noi possiamo siglare un accordo solo se contiene i due punti in discussione, quello sul contributo di solidarietà e quello sugli allenamenti dei fuori rosa".

Il comunicato ufficiale Figc
- La Federcalcio rinvia la prima giornata di serie A, in programma domani e domenica: lo ha ufficializzato il presidente federale Giancarlo Abete, esprimendo tutta la sua "amarezza". "L'Aic ha confermato l'intenzione di non scendere in campo in mancanza della firma sull'accordo collettivo - ha detto a Coverciano - e io ho interpretato di conseguenza la delega avuta dal consiglio federale all'unanimita' per rinviare la prima giornata".  E in una nota la Figc rende noto che "a seguito dello sciopero dei calciatori per la mancata sottoscrizione dell'Accordo Collettivo LNP Serie A-AIC, la prima giornata del Campionato di Serie A, stagione sportiva 2011-2012, è rinviata a una data
successiva, che sarà fissata dalla LNP Serie A".

La dura reazione di Tommasi
(Aic) - "La prima giornata di serie A non si gioca, ci abbiamo provato fino in fondo ma tutti i tentativi sono andati vani", si è limitato a commentare Tommasi.  "L'assocalciatori prende atto della risposta negativa della Lega alla sua ultima proposta, e conferma pertanto l'intenzione di non scendere in campo per la prima giornata di campionato": è il comunicato ufficiale dell'Aic, che proclama lo sciopero. "Abbiamo fatto di tutto, ma la Lega dice no a prescindere. Per questa mia apertura mi sono preso i rimbrotti di qualche giocatore che aveva il sentore, ma lo avevo anch'io, che la Lega cercasse la rottura, perché c'è un limite a tutto. Ma non mi sono arreso fino all'ultimo, ho voluto tentarle tutto ma all'interno del mondo del calcio c'è una componente che ha difficoltà oggettive di movimento".

"Hanno cercato lo scontro" - Tommasi accusa la Lega di aver avuto sempre lo stesso atteggiamento, "ogni volta che si stava trovando un accordo ha tirato fuori dal cassetto una richiesta impossibile da accettare. Il problema è che oggi si fatica ad avere una controparte e questo vale anche per altri soggetti che si sono confrontati con la Lega. Il sistema sta subendo questa situazione di paralisi che porta al muro contro muro, la nostra proposta di stamattina era quella di tendere fino all'ultimo una mano per risolvere una questione che alla fine penso non giovi a nessuno".

"Anche ai giocatori spiace molto" - Il presidente dell'Aic assicura che "anche ai giocatori
dispiace non scendere in campo, non è un problema economico o di capricci ma da professionisti è giusto cominciare una stagione con un accordo collettivo sottoscritto. Tutte le obiezioni mosse in questo periodo sono state fatte per arrivare a quello che si è arrivato oggi". L'atteggiamento della Lega, sottolinea ancora il rappresentante dei giocatori, "è stato
'mandateci due righe per dirci che fate sciopero' e non 'mandateci due righe per trovare un accordo'". Anche in relazione al contributo di solidarietà, uno dei motivi della rottura tra Lega e Aic, l'ultima proposta di Tommasi puntava a "cambiare la scadenza per aspettare che la legge mettere nero su bianco cose che al momento non ci sono ma ha prevalso la linea del no a prescindere e ci adeguiamo. Ma non volevamo questo". La serie A, a questo punto, slitta al 10 settembre ma non è detto. "Ci confronteremo ancora, la nostra posizione resta che senza accordo non vogliamo cominciare il campionato", chiude Tommasi.

Sempre Tommasi aveva proposto di... - Aveva annusato che non sarebbe servito. ma ci ha provato lo stesso. "Non mi sembra che la nostra proposta sia sulla via dell'accoglimento". Damiano Tommasi non nasconde lo scetticismo sull'ultima proposta fatta al presidente della Lega, Maurizio Beretta, di un accordo-ponte. "C'è la volontà da parte delle società - diceva il n°1 dell'Assocalciatori ai microfoni di Sky Sport 24 - di far saltare la prima giornata di campionato. Noi siamo sempre stati dalla parte di chi vuole giocare....". Ma pare che "la Lega non abbia accettato la nostra proposta di contratto-ponte, abbiamo la percezione che non sia gradita, che il tavolo delle trattative possa durare molto anche perché stanno sorgendo sempre nuove istanze" ha detto poi a Coverciano il presidente del sindacato calciatori. "Dentro la Lega si fatica a trovare un coordinamento - ha continuato Tommasi. Ai tifosi dico che questa situazione imbarazza anche noi, non è il nostro obiettivo non giocare, ma cominciare nel migliore dei modi. Credeteci, le abbiamo tentate tutte...".

Ecco cos'era l'accordo-ponte di Tommasi - Ma quale sarebbe la "pazza" idea dell'Assocalciatori? La seguente. "Firmiamo un contratto valido fino al 30 giugno 2012, sulle basi dell'accordo raggiunto con Campana. Così il campionato comincia e subito cominciamo a discutere per un nuovo accordo". E' questa la nuova proposta lanciata dal presidente dell'Aic Damiano Tommasi, che questa mattina ha telefonato prima al presidente federale Giancarlo Abete e poi a quello di Lega Maurizio Beretta, che si è riservato una risposta a breve. "Ho l'impressione - ha detto Tommasi - che, diversamente, non basteranno 15 giorni ma ci vorranno mesi. Ho cioè l'impressione che se non sblocchiamo subito la situazione, non basteranno i giorni che ci dividono dalla seconda giornata, ma ci vorranno mesi", ha aggiunto Tommasi, spiegando la sua proposta di un contratto ponte fino al 30 giugno 2012. "Da parte dei club sono arrivate nuove istanze, alcune ufficiali, molte altre espresse dai presidenti attraverso i giornali. Per questo noi facciamo un passo indietro: accettiamo di ridiscutere tutto, ma dopo la firma dell'accordo così come era uscito dall'intesa Beretta-Campana del 30 maggio, con l'allegato di Abete sull'art. 7 valido. Si gioca - ha spiegato il presidente Aic - e subito ci si mette al tavolo per ridiscutere tutto".

Come è nata la proposta
- L'idea in seno all'Aic era nata ieri sera, è stata elaborata sentendo molti dei delegati. "So che rischio di scontentare qualcuno all'interno del sindacato, ma è un gesto di responsabilità: soprattutto perchè, ripeto, ci vorrebbero mesi per risolvere la situazione". Il contratto ponte consentirebbe, secondo l'Aic, di verificare come sarà formulata nella manovra del governo la tassa di solidarietà per i super-redditi, e superare così l'empasse sull'art. 4. Consultazioni con i presidenti sono già state avviate da Beretta. Ieri, da Montecarlo, all'idea di un contratto ponte si era detto favorevole De Laurentiis.

Abete si era preso tempo fino a mezzogiorno - "E' imminente la notizia che non si giocherà la prima giornata di campionato. Mi sono preso ancora un paio d'ore per ricontattare il presidente dell'Associazione italiana calciatori Damiano Tommasi e il presidente della Lega di serie A Maurizio Beretta. Entro mezzogiorno ci sarà la comunicazione". Così Giancarlo Abete, presidente della Federcalcio, a margine della conferenza stampa di presentazione della gara tra Italia e Slovenia del prossimo 6 settembre, che si è svolta presso Palazzo Vecchio a Firenze.

Negli ultimi tempi la Federcalcio si è trovata costretta a dover affrontare problemi come il nuovo caso del calcio scommesse, la diatriba sull' assegnazione dello scudetto 2006 dopo Calciopoli e ora lo 'sciopero' dei calciatori per il mancato rinnovo del contratto collettivo. Situazioni difficili che potrebbero mettere in difficoltà la presidenza di Giancarlo Abete. "Non mi sento sotto attacco - ha detto Abete - non lo sono, ma sono amareggiato. Stiamo cercando di trovare soluzioni a tutte le problematiche". "E' certo - ha concluso Abete - che nella dialettica delle situazioni di tutti i giorni ci possono essere pareri a volte diversi. Ma comunque continuiamo a lavorare e siamo sempre disponibili a qualsiasi dialogo".

FOTO: Serie A, i debuttanti della nuova stagione - Super Irpef: quanto pagherebbero i giocatori big - Mobbing: quando il calcio scopre il Diritto del Lavoro