Luis Enrique: "Non sono un dittatore. Osvaldo andava punito"

Calcio
L'allenatore della Roma, Luis Enrique
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L'allenatore della Roma conferma il pugno duro contro l'attaccante italo-argentino: multa salata ed una giornata di stop dopo la lite di Udine con Lamela: "Non voglio che fatti del genere si ripetano". Al suo posto con la Fiorentina non ci sarà Borriello

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"So che sarebbe stato meglio arrivare a Firenze con Osvaldo, ma non ci sarà. Il tecnico della Roma, Luis Enrique, conferma l'esclusione dell'attaccante italo-argentino, punito con una multa salata ed una giornata di stop dopo il colpo rifilato a Lamela al termine della gara con l'Udinese. "La cosa più facile - ha detto lo spagnolo in conferenza stampa a Trigoria - sarebbe stato fare una multa, prendere soldi al calciatore e dimenticare tutto. Osvaldo è la punta che ha giocato più minuti con la Roma, ma abbiamo un gruppo e ho fatto la scelta di voler essere una vera squadra, che soffre quando perde, si diverte quando vince e si rispetta sempre". "Non voglio che fatti del genere si ripetano, il primo passo per essere una squadra è che ci sia rispetto per tutti. Osvaldo è un bravo ragazzo - ha aggiunto Luis Enrique -, con un cuore grande, ma tutti debbono sapere che in casi del genere si è punti e la punizione colpisce anche la squadra. La mia non è una dittatura, ci sono tre regole comportamentali che valgono per ogni gruppo".
Al posto di Osvaldo però non ci sarà Borriello: "Non giocherà a Firenze, si è allenato solo due giorni con la squadra e non è a disposizione. Con lui però non ho alcun problema".