Scommesse, Garilli: Gervasoni? Tonto io a non capire nulla
CalcioCosì l'amministratore unico del Piacenza sulle rivelazioni del suo ex giocatore circa la nuova fase dell'inchiesta Last Bet: "Negli spogliatoi lo guardavo negli occhi, sembrava tutto normale". Tensione a Grosseto: tifosi contro il portiere Narciso. VIDEO
FOTO: L'album dello scandalo - I protagonisti della seconda fase
VIDEO: La prima fase: i 18 match sospetti - Doni-Santoni, l'intercettazione: "Fantozzi, è lei?"
NEWS: Lo scandalo giorno dopo giorno - Le tre partite sospette di A
L'amministratore unico del Piacenza, Fabrizio Garilli, in un'intervista al sito internet della Stampa, commenta le rivelazioni dell'ex piacentino Carlo Gervasoni, il pentito dell'ultima inchiesta sul calcio-scommesse. Garilli è amareggiato e sorpreso per il coinvolgimento della sua squadra. "Quando entravo negli spogliatoio -afferma- Gervasoni lo guardavo dritto negli occhi, non posso dimenticare la sua espressione. Mi sembrava a posto. Se ripasso mentalmente tutte le partite che ho visto, su Gervasoni non ho nulla da dire. Probabilmente io sono uno di quei presidenti tonti che non analizzano le cose. Da quello che so, tutto quello che hanno combinato è stato fatto ai danni del piacenza. Sono cornuto, mazziato e contento".
Sempre al sito della Stampa interviene anche Simone Guerra, attaccante del Piacenza Calcio ed ex compagno di squadra di Gervasoni. Erano entrambi in campo nella partita sotto inchiesta Atalanta-Piacenza del marzo scorso. Guerra parla anche di Cassano, il portiere del Piacenza, il cui grado di coinvolgimento non è stato ancora accertato. "Non mi sono accorto di nulla, credevo di avere un bel gruppo, non ho notato nessun atteggiamento sospetto, per questo sono molto sorpreso. Su Cassano per il momento ci sono solo sospetti, non prove. Con lui avevo e ho un buon rapporto, e' uno di quelli che mi ha aiutato a entrare nello spogliatoio. Rivedendo quei due rigori, e dopo aver letto che c'era l'accordo per tirarli centralmente, qualche sospetto mi viene".
Alta tensione invece a Grosseto dopo le ultime rivelazioni che tirano in ballo anche il portiere del Antonio Narciso. L'estremo difensore maremmano è stato citato da Gervasoni al pm di Cremona. Il portiere ha avuto un pesante screzio con alcuni tifosi durante l'ultimo allenamento della squadra allenata da Fabio Viviani. Narciso, il cui nome è comparso un paio di volte in una presunta combine quando vestiva la casacca dell'Albinoleffe nella stagione 2009, si è avvicinato alla rete di recinzione del campo di allenamento 'Palazzoli' di Grosseto ed ha inveito contro i tifosi dopo essere stato insultato da un gruppo di ultras. Il giocatore è stato calmato e portato negli spogliatoi dai compagni di squadra.
Durante l'allenamento i tifosi hanno issato uno striscione con scritto "Carobbio delinquente", riferendosi alla presunta combine che l'allora giocatore del Grosseto avrebbe organizzato in occasione di Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010, finita 2-2 con un rigore per i maremmani a tempo scaduto che realizzò Consonni ottenendo il pari, mentre la vittoria avrebbe salvato i calabresi. Il penalty avrebbe dovuto calciarlo e sbagliarlo Joelson, secondo un presunto accordo tra chi gestiva le scommesse e Carobbio.
VIDEO: La prima fase: i 18 match sospetti - Doni-Santoni, l'intercettazione: "Fantozzi, è lei?"
NEWS: Lo scandalo giorno dopo giorno - Le tre partite sospette di A
L'amministratore unico del Piacenza, Fabrizio Garilli, in un'intervista al sito internet della Stampa, commenta le rivelazioni dell'ex piacentino Carlo Gervasoni, il pentito dell'ultima inchiesta sul calcio-scommesse. Garilli è amareggiato e sorpreso per il coinvolgimento della sua squadra. "Quando entravo negli spogliatoio -afferma- Gervasoni lo guardavo dritto negli occhi, non posso dimenticare la sua espressione. Mi sembrava a posto. Se ripasso mentalmente tutte le partite che ho visto, su Gervasoni non ho nulla da dire. Probabilmente io sono uno di quei presidenti tonti che non analizzano le cose. Da quello che so, tutto quello che hanno combinato è stato fatto ai danni del piacenza. Sono cornuto, mazziato e contento".
Sempre al sito della Stampa interviene anche Simone Guerra, attaccante del Piacenza Calcio ed ex compagno di squadra di Gervasoni. Erano entrambi in campo nella partita sotto inchiesta Atalanta-Piacenza del marzo scorso. Guerra parla anche di Cassano, il portiere del Piacenza, il cui grado di coinvolgimento non è stato ancora accertato. "Non mi sono accorto di nulla, credevo di avere un bel gruppo, non ho notato nessun atteggiamento sospetto, per questo sono molto sorpreso. Su Cassano per il momento ci sono solo sospetti, non prove. Con lui avevo e ho un buon rapporto, e' uno di quelli che mi ha aiutato a entrare nello spogliatoio. Rivedendo quei due rigori, e dopo aver letto che c'era l'accordo per tirarli centralmente, qualche sospetto mi viene".
Alta tensione invece a Grosseto dopo le ultime rivelazioni che tirano in ballo anche il portiere del Antonio Narciso. L'estremo difensore maremmano è stato citato da Gervasoni al pm di Cremona. Il portiere ha avuto un pesante screzio con alcuni tifosi durante l'ultimo allenamento della squadra allenata da Fabio Viviani. Narciso, il cui nome è comparso un paio di volte in una presunta combine quando vestiva la casacca dell'Albinoleffe nella stagione 2009, si è avvicinato alla rete di recinzione del campo di allenamento 'Palazzoli' di Grosseto ed ha inveito contro i tifosi dopo essere stato insultato da un gruppo di ultras. Il giocatore è stato calmato e portato negli spogliatoi dai compagni di squadra.
Durante l'allenamento i tifosi hanno issato uno striscione con scritto "Carobbio delinquente", riferendosi alla presunta combine che l'allora giocatore del Grosseto avrebbe organizzato in occasione di Grosseto-Reggina del 23 maggio 2010, finita 2-2 con un rigore per i maremmani a tempo scaduto che realizzò Consonni ottenendo il pari, mentre la vittoria avrebbe salvato i calabresi. Il penalty avrebbe dovuto calciarlo e sbagliarlo Joelson, secondo un presunto accordo tra chi gestiva le scommesse e Carobbio.