Scommesse, tocca a Masiello. Carobbio parla, 100 indagati

Calcio
Sarà interrogato venerdì 20 gennaio nel pomeriggio, in procura a Cremona, il giocatore dell'Atalanta Andrea Masiello, chiamato in causa dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni (Foto Getty)

Oggi sarà sentito l'atalantino, chiamato in causa da Gervasoni. Di fronte al pm Di Martino, il giocatore dello Spezia ha riferito di una nuova partita di A. Altri 41 nomi nell'inchiesta. Per Doni dagli arresti domiciliari all'obbligo di firma. I VIDEO

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Sarà interrogato oggi, venerdì 20 gennaio nel pomeriggio, in procura a Cremona, il giocatore dell'Atalanta Andrea Masiello, chiamato in causa dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni nell'ambito dell'inchiesta sul calcioscommesse. Gervasoni aveva citato il nome di Masiello, che pertanto è stato iscritto nel registro degli indagati, a quanto si è saputo come atto dovuto, in relazione a una presunta combine di Palermo-Bari.

E' stato lo stesso Masiello, a quanto si è saputo, a chiedere di essere interrogato dopo che Gervasoni lo aveva chiamato in causa per la partita Palermo-Bari del campionato 2010-2011. Queste le parole di Gervasoni a verbale: "in occasione dello scorso interrogatorio mi sono dimenticato di riferire di un'altra partita di serie A combinata del campionato 2010-2011. Sto parlando di Palermo-Bari, terminata 2-1 per il Palermo, laddove il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari con almeno due gol di scarto". "Si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell'immediatezza della partita in quanto ho scommesso sulla medesima. Ricordo che, sempre secondo quanto mi riferì Gegic, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i giocatori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che erano stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Bentivoglio, Parisi, Masiello Andrea e Rossi. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto Miccoli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine".

Altri 41 nomi di indagati - Si è intanto arricchito di altri 41 nomi il registro degli indagati della Procura di Cremona Si tratta di tutti quei giocatori di cui aveva parlato lo scorso 28 dicembre il giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni e la cui iscrizione è stata ultimata in questi giorni. Complessivamente, nell'ambito dell'inchiesta cremonese, gli indagati superano i 100.

Carobbio collaborativo - Fabrizio Carobbio, il giocatore ora in forza al La Spezia, nel corso del suo interrogatorio di ieri, davanti al procuratore Roberto Di Martino avrebbe
raccontato di altre partite truccate. Si tratta in particolare di alcuni incontri del periodo in cui giocava nell'Albinoleffe ma ha anche parlato di un incontro di serie A la cui combine
rimase però a livello di tentativo. Il calciatore avrebbe inoltre confermato gran parte delle dichiarazioni rese nelle settimane scorse dal giocatore del Piacenza Carlo Gervasoni.

Doni: da arresti domiciliari a obbligo di firma - Il giudice per le indagini preliminari Guido Salvini ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con l'obbligo di firma nei confronti dell'ex capitano dell'Atalanta, Cristiano Doni. Doni era stato arrestato il 19 dicembre scorso nell'ambito dell'inchiesta cremonese sul calcioscommesse. Dopo circa una settimana di carcere era stato posto agli arresti domiciliari, prima in Alto Adige, poi a Torre Boldone (Bergamo). Ora dovrà presentarsi regolarmente alle forze dell'ordine per la firma.