Masiello parla, verbale secretato. Tre match di A nel mirino

Calcio
Andrea Masiello ha cocluso l'interrogatorio con gli inquirenti nel carcere di Bari

Interrogatorio di garanzia dell'ex difensore del Bari arrestato nell'ambito dell'inchiesta della Procura pugliese sulle gare truccate. Milan-Bari, Bari-Chievo e Bari-Roma sotto osservazione. Quei versamenti in contanti sui c/c degli indagati dopo i match

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L'ex capitano del Bari, Andrea Masiello, interrogato due volte nel carcere di Bari dal procuratore Antonio Laudati e dal pm Ciro Angelillis. Durante le prime tre ore di interrogatorio di garanzia, in mattinata, Masiello ha risposto a tutte le domande del gip Giovanni Abbattista e del pm Angelillis, facendo -a quanto è dato sapere- alcune ammissioni. Dopo una pausa nel primo pomeriggio, è quindi ripreso l'interrogatorio dell'ex difensore dei biancorossi, arrestato lunedì scorso con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Stamane erano presenti il gip Giovanni Abbattista, il pm Ciro Angelillis e il difensore del calciatore l'avvocato Francesco Rotunno. Alla ripresa, presente anche il procuratore capo Antonio Laudati, impossibilitato a partecipare alla deposizione di stamane. E' terminato attorno alle 18.30, dopo circa due ore, il secondo interrogatorio di Andrea Masiello. I due magistrati inquirenti, il procuratore Antonio Laudati e il sostituto Ciro Angelillis, hanno quindi lasciato il carcere di Bari, così come i difensori di Masiello, Francesco Rotunno e Matias Manco. Questi ultimi hanno riferito ai cronisti che "il verbale di interrogatorio è stato secretato" e che Masiello "ha risposto". Durante l'interrogatorio di garanzia Masiello avrebbe fatto diversi riconoscimenti fotografici: tra gli altri avrebbe riconosciuto l'emissario che gli avrebbe promesso 300mila euro per far vincere ai salentini il derby Bari-Lecce e che gli avrebbe consegnato successivamente 230 mila euro in contanti. La notizia, tuttavia, non è confermata ufficialmente. La somma fu divisa tra Masiello e i suoi complici arrestati: Gianni Carella e Fabio Giacobbe

Il primo interrogatorio di garanzia - Masiello è stato ascoltato come detto per oltre tre ore dal Gip Giovanni Abbattista in relazione alle partite del Bari dei campionati di Serie A 2009-2010 e 2010-2011 che sarebbero state truccate. All'interrogatorio era presente anche il pubblico ministero Ciro Angelillis.

I versamenti in contanti sui c/c
- Qualche giorno dopo le partite del Bari truccate, sui conti correnti degli indagati sono stati versati quasi 40mila euro in contanti: è quanto hanno accertato i carabinieri nell'ambito dell'indagine che ha portato in carcere Masiello e i suoi due amici Fabio Giacobbe e Giovanni Carella. L'analisi dei conti correnti è contenuta nell'informativa del 21 febbraio scorso, allegata gli atti dell'inchiesta. I carabinieri hanno così scoperto che cinque giorni dopo Udinese-Bari (una delle partite "sicuramente falsate" secondo la procura), il 14 maggio del 2010, Giacobbe ha versato 6.200 euro in contanti sul suo conto. Stesso importo, sempre in contanti, viene versato in un'altra banca lo stesso giorno dal suo "socio" Carella. Giacobbe versa anche 9.230 euro, sempre in contanti, il 19 aprile del 2011, due giorni dopo Cesena-Bari e 17.150 euro il 30 maggio, otto giorni dopo Bologna-Bari.

Il legale: è provatissimo - "Non ho dichiarazioni da fare, posso solo dire che Masiello è molto provato". Così si è espresso l'avvocato Francesco Rotunno, difensore del calciatore in carcere a Bari per il calcioscommesse. Un lungo interrogatorio che si è concluso intorno alle 14 ma sul quale l'avvocato non ha voluto dire nulla ai numerosissimi giornalisti che lo attendevano fuori dal carcere. L'interrogatorio dell'uomo chiave dell'inchiesta sulle partite truccate era cominciato questa mattina alle 10.30 alla presenza del gip di Bari, Giovanni Abbattista, e del pm, Ciro Angelillis, che hanno lasciato il carcere in auto, evitando di incontrare i giornalisti.

Altre tre partite di Serie A - Milan-Bari; Bari-Chievo; Bari-Roma: sono le altre 3 partite della serie A 2010-2011 su cui la procura di Bari sospetta ci sia stato un tentativo di combine da parte di Andrea Masiello e della sua 'squadra'. Dei sospetti sulle partite - ancora da verificare - si parla in una lettera che il procuratore Antonio Laudati, ha inviato il 9 febbraio scorso al collega della procura di Cremona Roberto Di Martino. Nella missiva si citano anche altri 2 incontri, già emersi in occasione degli arresti: Bari-Samp e Palermo-Bari.

Conte nel mirino di Bellavista-
L'organizzazione formata da singaporiani, slavi, calciatori italiani e scommettitori che secondo la procura di Cremona ha truccato o tentato di alterare decine di partite degli ultimi campionati italiani di serie A, B e C, tento' di agganciare anche l'attuale allenatore della Juventus, Antonio Conte, quando era alla guida del Siena. L'episodio emerge dagli atti dell'inchiesta di Bari che ha portato in carcere l'ex giocatore della squadra biancorossa Andrea Masiello. In una telefonata del 24 marzo del 2011, annota la squadra mobile, "Bellavista chiede a Raimondo se può contattare Conte l'allenatore del Siena per sapere se sia 'contattabile' per la partita. Raimondo dice che proverà a chiamarlo e gli farà sapere".

La risposta arriva il giorno dopo. "Raimondo - è scritto nel verbale - informa Bellavista di non esser riuscito a contattare Conte e di avergli inviato un messaggio". A quel punto l'ex giocatore del Bari "chiede di provare con Giorgio (Perinetti, all'epoca direttore generale del Siena, ndr)" ma Raimondo "dice di no e consiglia di provare con Fagiano (all'epoca direttore sportivo del Siena, ndr)". "Bellavista - conclude la squadra mobile - gli dice di provare".

La Federcalcio: fare presto
- L'impegno della procura sportiva federale "è quello di dare luogo a tutti i deferimenti che risultassero necessari entro la fine di aprile" per la tranche del calcioscommesse di Bari. Lo ha detto Giancarlo Abete presidente della Figc.