E a Cagliari si celebra l'anno dello scudetto con una via
CalcioLa proposta è nata su Internet e su Facebook, dove è stata creata una apposita pagina. L'11 aprile il consiglio comunale ha approvato all'unanimità la mozione in cui si propone l'intitolazione di una via della città a Gigi Riva e compagni. GUARDA LE FOTO
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FOTO: L'album della Serie A
di Gianluca Maggiacomo
Era il Cagliari di Gigi Riva e Manlio Scopigno. La squadra dello scudetto. Era il 12 aprile 1970. Da quel giorno sono passati 42 anni. E nel capoluogo sardo hanno deciso di celebrare la ricorrenza dedicando una strada al gruppo che vinse il campionato ed entrò di diritto nella memoria collettiva dell’intera Sardegna. “Via Cagliari campione d’Italia 1970”. Si chiamerà così. A deciderlo è stato il consiglio comunale che, l’11 aprile, ha approvato all’unanimità una mozione presentata dall’Italia dei Valori. Adesso la palla passa nelle mani del sindaco Massimo Zedda e della commissione toponomastica. Toccherà a loro individuare la strada da dedicare e dettare i tempi per l’inaugurazione. Per vedere la targa, quindi, bisognerà aspettare ancora un po’. Sei o sette mesi, secondo il consigliere comunale Ferdinando Secchi, primo firmatario della mozione.
La proposta di intitolare una via al Cagliari campione d’Italia è partita su Facebook grazie a un gruppo di tifosi che ha aperto una pagina a cui si sono iscritte quasi 500 persone. Non grossi numeri, certo. Ma abbastanza da chiamare in causa la politica. La domanda è stata raccolta e fatta propria dal gruppo dell’Italia dei Valori e l’11 aprile il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno.
L’iniziativa, sin dall’inizio, ha avuto l’appoggio del sindaco Massimo Zedda, gran tifoso del Cagliari. La benedizione è arrivata anche da Gigi Riva e dalla maggior parte dei calciatori che facevano parte della squadra del 1970. Come Mario Brugnera, Adriano Reginato e Giuseppe Tomasini. Nomi che ai più giovani diranno poco, ma che in Sardegna ancora oggi sono considerati un’istituzione.
«A Cagliari erano anni che si parlava di dedicare una via alla squadra che vinse il campionato. Finalmente ci siamo riusciti», dice Ferdinando Secchi. «Per la città è un sogno che si avvera. Lo scudetto del ’70 fu un grande risultato sportivo, perché, dopo il Cagliari, solo Verona e Sampdoria sono riuscite a spezzare l’egemonia delle solite Juventus, Milan e Inter. Ma il significato di quel titolo fu anche culturale: con quella vittoria è cominciato il rilancio della Sardegna. La gente ha cominciato a capire che la nostra non era solo una regione di pastori, pecore e formaggio, ma c’era tanto altro. E questo lo dobbiamo a Gigi Riva e agli altri ragazzi che facevano parte di quel gruppo», conclude Secchi.
In Comune contano di inaugurare “Via Cagliari Campione d’Italia 1970” entro la fine dell’anno. Sistemata la storia, rimane il presente, con la squadra costretta a giocare le partite interne al “Nereo Rocco” di Trieste a causa dell’inagibilità del Sant’Elia. L’augurio di molti tifosi, adesso, è quello di poter vedere al più presto il Cagliari giocare di nuovo nel suo stadio e nella sua città. Mai disperare.
FOTO: L'album della Serie A
di Gianluca Maggiacomo
Era il Cagliari di Gigi Riva e Manlio Scopigno. La squadra dello scudetto. Era il 12 aprile 1970. Da quel giorno sono passati 42 anni. E nel capoluogo sardo hanno deciso di celebrare la ricorrenza dedicando una strada al gruppo che vinse il campionato ed entrò di diritto nella memoria collettiva dell’intera Sardegna. “Via Cagliari campione d’Italia 1970”. Si chiamerà così. A deciderlo è stato il consiglio comunale che, l’11 aprile, ha approvato all’unanimità una mozione presentata dall’Italia dei Valori. Adesso la palla passa nelle mani del sindaco Massimo Zedda e della commissione toponomastica. Toccherà a loro individuare la strada da dedicare e dettare i tempi per l’inaugurazione. Per vedere la targa, quindi, bisognerà aspettare ancora un po’. Sei o sette mesi, secondo il consigliere comunale Ferdinando Secchi, primo firmatario della mozione.
La proposta di intitolare una via al Cagliari campione d’Italia è partita su Facebook grazie a un gruppo di tifosi che ha aperto una pagina a cui si sono iscritte quasi 500 persone. Non grossi numeri, certo. Ma abbastanza da chiamare in causa la politica. La domanda è stata raccolta e fatta propria dal gruppo dell’Italia dei Valori e l’11 aprile il consiglio comunale ha approvato l’ordine del giorno.
L’iniziativa, sin dall’inizio, ha avuto l’appoggio del sindaco Massimo Zedda, gran tifoso del Cagliari. La benedizione è arrivata anche da Gigi Riva e dalla maggior parte dei calciatori che facevano parte della squadra del 1970. Come Mario Brugnera, Adriano Reginato e Giuseppe Tomasini. Nomi che ai più giovani diranno poco, ma che in Sardegna ancora oggi sono considerati un’istituzione.
«A Cagliari erano anni che si parlava di dedicare una via alla squadra che vinse il campionato. Finalmente ci siamo riusciti», dice Ferdinando Secchi. «Per la città è un sogno che si avvera. Lo scudetto del ’70 fu un grande risultato sportivo, perché, dopo il Cagliari, solo Verona e Sampdoria sono riuscite a spezzare l’egemonia delle solite Juventus, Milan e Inter. Ma il significato di quel titolo fu anche culturale: con quella vittoria è cominciato il rilancio della Sardegna. La gente ha cominciato a capire che la nostra non era solo una regione di pastori, pecore e formaggio, ma c’era tanto altro. E questo lo dobbiamo a Gigi Riva e agli altri ragazzi che facevano parte di quel gruppo», conclude Secchi.
In Comune contano di inaugurare “Via Cagliari Campione d’Italia 1970” entro la fine dell’anno. Sistemata la storia, rimane il presente, con la squadra costretta a giocare le partite interne al “Nereo Rocco” di Trieste a causa dell’inagibilità del Sant’Elia. L’augurio di molti tifosi, adesso, è quello di poter vedere al più presto il Cagliari giocare di nuovo nel suo stadio e nella sua città. Mai disperare.