Serie B, 4 squadre in 3 punti. E la volata diventa uno show
CalcioB COME BARONE. La lotta per la promozione è bellissima: se il Pescara gioca a tennis, Sassuolo, Torino e Verona rispondono tutte in coro e tutte in trasferta. E a quattro giornate dal termine nessuna squadra ha la minima voglia di mollare
di Daniele Barone
Bellissima. Questa lotta per la promozione è veramente bellissima. Quattro squadre in tre punti e nessuna che abbia la minima voglia di mollare, figuriamoci. Il Pescara gioca a tennis? Sassuolo, Torino e Verona (in ordine temporale) rispondono tutte in coro e tutte in trasferta.
Hanno stili, strutture e storie diverse e adesso che è cominciata la volata dell'ultimo mese di campionato le mettono in gioco daccapo. Perché adesso, spalla a spalla, è come se debbano ricominciare. Per poter finire il lavoro.
TORINO 73- Nove punti in sei giorni, sei guadagnati dopo la "botta" della decisione della Corte di Giustizia per il caso-Padova e questo significa che il gruppo di Ventura ha davvero prerogative importanti, anche o soprattutto a livello caratteriale. La difesa (la migliore del campionato) è il punto forte, capace di sopperire anche alla mancanza di un attaccante da doppia cifra (il più prolifico è Antenucci con 9). Il calendario non è semplicissimo: lunedì ospita un Padova comunque in frenata ma che vuole e può ancora credere nei play off, poi la trasferta a Pescara e il recupero con il Sassuolo, finale più morbido con Modena e Albinoleffe.
PESCARA 71- Che fosse una strepitosa macchina da gol lo avevamo capito da subito ma nelle ultime tre partite ha quasi... esagerato: con i 14 segnati contro Padova, Gubbio e Vicenza, senza subirne nessuno, il totale è diventato di 80! Dopo le tre sconfitte consecutive e la mezzora da incubo, in tutti i sensi, con il Livorno, la squada di Zeman è rifiorita, anzi tracimata. Condizione fisica straripante, decine di occasioni a partita, Immobile, Insigne e Sansovini continuano a mitragliare i portieri, l'entusiasmo della piazza: i biancazzurri cavalcano l'onda. Sabato a Grosseto, poi la supersfida con il Torino e il recupero con il Livorno, partendo da 0-2, trasferta a Marassi contro la Samp in grande rimonta e ultima con la Nocerina.
SASSUOLO 70- Adesso è terzo grazie alla migliore situazione negli scontri diretti con il Verona (perso 1-0 al Bentegodi, vinto 2-0 al Braglia). Non vi farà mao spelllare le mani ma il risultato lo porta quasi sempre a casa, come è successo anche a Padova: un tempo a tenere gli equilibri difensivi, magari soffrendo un pò, e poi un gol prima o poi lo trova sempre. Se Troianiello (quarto gol subentrando) non avesse raddoppiato al 90', all'Euganeo avrebbe vinto per l'ottava volta per 1-0: massimo risultato con il minimo sforzo? Più o meno. È la squadra che ha perso di meno e adesso ha ritrovato Sansone, uno che lì davanti fa la differenza. Il suo calendario presenta solo un paio di vere difficoltà: la trasferta a Livorno e il recupero con il Torino, poi Crotone, sabato, Reggina e Juve Stabia nelle ultime due.
VERONA 70- Il gol di Berrettoni al Granillo è stato il colpo che Mandorlini aspettava per spezzare la crisi delle partite in trasferta (tre sconfitte consecutive nelle ultime tre uscite e una sola vittoria, pur fragorosa, quella di Torino, nel girone di ritorno) e per rimettersi in scia dopo l'unico punto conquistato tra Crotone e gara con l'Empoli. L'allenatore ha cementato un unico grande gruppo, squadra e città insieme, che sì è messo sulla scia degli ultimi due anni di Novara e Cesena per tentare il doppio salto dalla Prima Divisione alla A. Delle quattro partite che restano un solo scontro diretto, alla penultima, al Bentegodi contro il Varese; sabato riceve il Livorno, poi con l'Albinoleffe e congedo con il Modena.
È partita la volata. Bellissima.
Bellissima. Questa lotta per la promozione è veramente bellissima. Quattro squadre in tre punti e nessuna che abbia la minima voglia di mollare, figuriamoci. Il Pescara gioca a tennis? Sassuolo, Torino e Verona (in ordine temporale) rispondono tutte in coro e tutte in trasferta.
Hanno stili, strutture e storie diverse e adesso che è cominciata la volata dell'ultimo mese di campionato le mettono in gioco daccapo. Perché adesso, spalla a spalla, è come se debbano ricominciare. Per poter finire il lavoro.
TORINO 73- Nove punti in sei giorni, sei guadagnati dopo la "botta" della decisione della Corte di Giustizia per il caso-Padova e questo significa che il gruppo di Ventura ha davvero prerogative importanti, anche o soprattutto a livello caratteriale. La difesa (la migliore del campionato) è il punto forte, capace di sopperire anche alla mancanza di un attaccante da doppia cifra (il più prolifico è Antenucci con 9). Il calendario non è semplicissimo: lunedì ospita un Padova comunque in frenata ma che vuole e può ancora credere nei play off, poi la trasferta a Pescara e il recupero con il Sassuolo, finale più morbido con Modena e Albinoleffe.
PESCARA 71- Che fosse una strepitosa macchina da gol lo avevamo capito da subito ma nelle ultime tre partite ha quasi... esagerato: con i 14 segnati contro Padova, Gubbio e Vicenza, senza subirne nessuno, il totale è diventato di 80! Dopo le tre sconfitte consecutive e la mezzora da incubo, in tutti i sensi, con il Livorno, la squada di Zeman è rifiorita, anzi tracimata. Condizione fisica straripante, decine di occasioni a partita, Immobile, Insigne e Sansovini continuano a mitragliare i portieri, l'entusiasmo della piazza: i biancazzurri cavalcano l'onda. Sabato a Grosseto, poi la supersfida con il Torino e il recupero con il Livorno, partendo da 0-2, trasferta a Marassi contro la Samp in grande rimonta e ultima con la Nocerina.
SASSUOLO 70- Adesso è terzo grazie alla migliore situazione negli scontri diretti con il Verona (perso 1-0 al Bentegodi, vinto 2-0 al Braglia). Non vi farà mao spelllare le mani ma il risultato lo porta quasi sempre a casa, come è successo anche a Padova: un tempo a tenere gli equilibri difensivi, magari soffrendo un pò, e poi un gol prima o poi lo trova sempre. Se Troianiello (quarto gol subentrando) non avesse raddoppiato al 90', all'Euganeo avrebbe vinto per l'ottava volta per 1-0: massimo risultato con il minimo sforzo? Più o meno. È la squadra che ha perso di meno e adesso ha ritrovato Sansone, uno che lì davanti fa la differenza. Il suo calendario presenta solo un paio di vere difficoltà: la trasferta a Livorno e il recupero con il Torino, poi Crotone, sabato, Reggina e Juve Stabia nelle ultime due.
VERONA 70- Il gol di Berrettoni al Granillo è stato il colpo che Mandorlini aspettava per spezzare la crisi delle partite in trasferta (tre sconfitte consecutive nelle ultime tre uscite e una sola vittoria, pur fragorosa, quella di Torino, nel girone di ritorno) e per rimettersi in scia dopo l'unico punto conquistato tra Crotone e gara con l'Empoli. L'allenatore ha cementato un unico grande gruppo, squadra e città insieme, che sì è messo sulla scia degli ultimi due anni di Novara e Cesena per tentare il doppio salto dalla Prima Divisione alla A. Delle quattro partite che restano un solo scontro diretto, alla penultima, al Bentegodi contro il Varese; sabato riceve il Livorno, poi con l'Albinoleffe e congedo con il Modena.
È partita la volata. Bellissima.