Pescara, arrestato l'omicida dell'ultrà
CalcioE' stato arrestato dagli agenti della Squadra Mobile di Pescara l'autore dell'omicidio di Domenico Rigante, il tifoso del Pescara ucciso la sera del Primo maggio. L'arresto è avvenuto nel giorno del funerale del 24enne
La Squadra mobile di Pescara, guidata da Pierfrancesco Muriana, ha arrestato all'autogrill di Francavilla al Mare (Chieti) dell'A14, Massimo Ciarelli, il ventinovenne rom l'autore dell'omicidio dell'ultrà biancazzurro, Domenico Rigante (24), avvenuto a Pescara martedì scorso.
Il funerale - "La morte di Domenico è monito per una riflessione sul vivere da cittadini". Lo ha detto don Giuseppe Di Bartolomeo nell'omelia durante i funerali del tifoso biancoazzurro. "Alcuni giorni fa - ha aggiunto il sacerdote - Domenico mi aveva chiamato e avevamo concordato per il 17 giugno la data del battesimo della sua bambina e degli incontri per parlare del senso religioso di questo sacramento. Le vicende della vita hanno disposto diversamente e hanno tolto la vita fisica al nostro fratello Domenico", ha detto ancora don Giuseppe, parlando di una morte "sconvolgente, dolorosa, terribile".
Le parole di Zeman e Sebastiani - "E' stata una cosa brutta e dolorosa che non ha fatto bene a Pescara. E' la terza tragedia che accade (dopo la scomparsa di Franco Mancini e di Piermario Morosini). La speranza è che questi episodi non accadano davvero più''. A sottolinearlo è il tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, al termine del successo di Grosseto, ricordando anche i due recenti lutti che avevano messo già a dura prova la città adriatica. Anche il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani ha voluto ricordare Domenico Rigante: "Siamo dispiaciuti - ha spiegato - perché è scomparso un ragazzo di 24 anni e un grande tifoso del Pescara che aveva percorso centinaia e centinaia di chilometri per la sua squadra del cuore, dimostrando un grandissimo attaccamento ai colori biancazzurri. Oggi questi tre punti sono anche per lui e per il vicepresidente Davide Fedele che è andato via troppo presto. Dopo la scomparsa di Mancini e Morosini - ha concluso - auspichiamo un po' di serenità. E' un periodo per noi durissimo".
Il funerale - "La morte di Domenico è monito per una riflessione sul vivere da cittadini". Lo ha detto don Giuseppe Di Bartolomeo nell'omelia durante i funerali del tifoso biancoazzurro. "Alcuni giorni fa - ha aggiunto il sacerdote - Domenico mi aveva chiamato e avevamo concordato per il 17 giugno la data del battesimo della sua bambina e degli incontri per parlare del senso religioso di questo sacramento. Le vicende della vita hanno disposto diversamente e hanno tolto la vita fisica al nostro fratello Domenico", ha detto ancora don Giuseppe, parlando di una morte "sconvolgente, dolorosa, terribile".
Le parole di Zeman e Sebastiani - "E' stata una cosa brutta e dolorosa che non ha fatto bene a Pescara. E' la terza tragedia che accade (dopo la scomparsa di Franco Mancini e di Piermario Morosini). La speranza è che questi episodi non accadano davvero più''. A sottolinearlo è il tecnico del Pescara, Zdenek Zeman, al termine del successo di Grosseto, ricordando anche i due recenti lutti che avevano messo già a dura prova la città adriatica. Anche il presidente biancazzurro Daniele Sebastiani ha voluto ricordare Domenico Rigante: "Siamo dispiaciuti - ha spiegato - perché è scomparso un ragazzo di 24 anni e un grande tifoso del Pescara che aveva percorso centinaia e centinaia di chilometri per la sua squadra del cuore, dimostrando un grandissimo attaccamento ai colori biancazzurri. Oggi questi tre punti sono anche per lui e per il vicepresidente Davide Fedele che è andato via troppo presto. Dopo la scomparsa di Mancini e Morosini - ha concluso - auspichiamo un po' di serenità. E' un periodo per noi durissimo".