Monti: rabbrividisco, meglio due-tre anni di stop al calcio

Calcio
Il pm Di Martino della Procura di Cremona. Intanto il premier Monti è intervenuto a gamba tesa sul calcioscommesse (Foto Getty)

Il Premier, dopo gli arresti di lunedì che hanno sconvolto il mondo del calcio, è durissimo: "Mi chiedo ancora se una sospensione del gioco non gioverebbe alla maturazione totale". Abete: "Non è la soluzione". Fini: "Non va preso alla lettera"

"Ci vorrebbero due o tre anni di stop" dice il capo del governo, Mario Monti, riferendosi alla vicenda calcioscommesse. "Non è una proposta del Governo, ma un desiderio che mi pongo da appassionato di quando il calcio era ancora il calcio. Fa rabbrividire - spiega Monti - che un mondo che dovrebbe essere l'espressione dei valori più alti, come sport, giovani, competizione, si dimostri invece un concentrato degli aspetti più riprovevoli: slealtà, illegalità, falso, ricerca demagogica di popolarità".

Mario Monti circonda di paletti il concetto, ma quella "domanda che varrebbe la pena di farsi" arriva nel corso della conferenza stampa di un vertice con la Polonia ed è comunque il presidente del Consiglio che, dopo parole durissime, lancia una forte provocazione: "Mi chiedo ancora se una sospensione del gioco per due o tre anni, visto questo caos, non gioverebbe alla maturazione totale".

Il premier Monti torna anche a parlare della sospensione della partita a Genova sostenendo che si dovrà approfondire quanto avvenuto e denunciando "l'invisibile ricatto pieno di omertà" con "giocatori che si sono tolti la maglia di fronte a chissà quali minacce" da parte di "poteri occulti" dando vita a uno spettacolo "spaventoso".

"Trovo inammissibile, e me ne sono occupato anche quando ero commissario europeo, che si usino soldi pubblici per ripianare società di calcio" è un altro dei passaggi del commento del premier allo scandalo calcistico al termine del vertice italo-polacco.

Abete: "Il calcio professionistico non riceve un euro di fondi pubblici"
- "Sono perfettamente d'accordo: nessuno sconto per chi ha barato, ma fermare i campionati significherebbe mortificare tutto il calcio, penalizzare chi opera onestamente,la gran parte del nostro sistema, e perdere migliaia di posti di lavoro. Non è la soluzione".

"Bisogna stare attenti a non ingenerare equivoci - continua il presidente Figc - Al di là dell'indotto del settore, il nostro report economico 2011 dice che il solo settore professionistico versa alle casse dell'Erario un miliardo e cento milioni di euro in un anno. Ci sono poi - conclude il presidente Figc - 64 milioni di contributi corrisposti dal Coni alla Federcalcio: come certificano i nostri bilanci, sono impiegati esclusivamente per l'attività del calcio dilettantistico, per quella del settore giovanile e scolastico, per le nazionali giovanili, per il funzionamento della giustizia sportiva, per il mondo arbitrale che ogni anno in tutti i campionati garantisce la disputa di 700 mila partite".

Moratti: "Calciopoli era peggio":
Per Daniele De Rossi lo scandalo del Calcioscommesse è peggio di Calciopoli, ma Massimo Moratti non è d'accordo. "Dipende da come uno vede le cose - ha osservato lasciando gli uffici della Saras -, sono brutte tutte e due. Quello veniva da alti dirigenti ed era, per conto mio, ancora peggio". A una domanda sulle dichiarazioni del premier Mario Monti, secondo cui "gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani una totale sospensione del calcio per due o tre anni", il n.1 dell'Inter ha risposto: "Non commento".

Fini: "Monti non va preso alla lettera"
- "Credo che quella del presidente Monti sia stata un'espressione volutamente enfatica per sottolineare il suo sdegno e la sua preoccupazione per quello che sta emergendo, dando voce alla totalità dei tifosi e degli amanti dello sport nazionale per eccellenza, ma la dichiarazione di Monti non va presa alla lettera". Così il presidente della Camera Gianfranco Fini, parlando con i giornalisti a Montecitorio, commenta le parole di Monti sulla sospensione del campionato.

E Zamparini furioso si indigna
- "L'unica cosa indegna in questo Paese è che uno come Monti osi dire quello che ha detto. L'unica  persona indegna è Monti che ci sta massacrando, sta distruggendo l'Italia". Maurizio Zamparini reagisce così alle dichiarazioni del premier. "Ho qui davanti a me un imprenditore disperato", dice Zamparini, presidente del Palermo, all'Adnkronos. "Monti si vergogni a dire quello che ha detto", aggiunge. "Monti dice solo delle stupidaggini. Dovrebbe pensare prima di parlare. Prima di dire che bisogna 'chiudere' il gioco del calcio, dovrebbe pensare ai suoi problemi e a tutto quello che sta distruggendo e facendo chiudere lui con i suoi provvedimenti. Monti inoltre - continua Zamparini - non si rende conto che, se chiude il calcio, chiude anche lo Stato perché verrebbero meno più di 900 milioni di euro di tasse all'anno. Per questo dico che dovrebbe pensarci bene prima di dire certe cose".