I legali di Mauri: mai esistiti i contatti con gli "zingari"

Calcio
Il sito di Stefano Mauri, dov è apparso il comunicato dei suoi avvocati, che contestano le accuse mosse al giocatore della Lazio
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La difesa del giocatore della Lazio: "Stefano non ha mai cercato di alterare partite per denaro". Kaladze e Gritti in Procura a Cremona da Di Martino. Che nell'interrogatorio a Milanetto disse: "Su Samp-Genoa fatti che avrebbero un effetto devastante"

Stefano Mauri "non ha mai intrattenuto contatti di alcun genere, neppure casuali, con esponenti dei cosiddetti ‘zingari’. Lo scrivono in un comunicato stampa i legali del giocatore della Lazio, agli arresti domiciliari così come Milanetto, dopo l'arresto deciso dalla Procura di Cremona. Per questo, continua il comunicato, "Appare imbarazzante la particolare, quanto ingiustificata, gravità dei provvedimenti adottati" nei suoi confronti. 

"La lettura integrale dell’interrogatorio di garanzia", dicono gli avvocati di Mauri, "manifesta palesemente la insussistenza di qualsivoglia elemento che possa consentire di ricondurre a Stefano Mauri 'una costante disponibilità ad alterare, in cambio di denaro, il naturale risultato di partite di calcio a favore del gruppo degli zingari'.

Nel comunicato, i legali di Mauri criticano anche i mezzi d'informazione, rei di enfatizzare le notizie sulle telefonate con Alessandro Zamperini - definito "l'amico di una vita" del laziale - e gli sms con Luca Aureli, che non "risulta essere mai stato interrogato dagli inquirenti". E aggiungono: "La passione per il basket di Stefano era nota anche ai meno assidui dei suoi frequentatori: Stefano è volato in America a vedere partite della NBA ed immagini di repertorio ne testimoniano l’incontro festoso con il giocatore Danilo Gallinari".

Sul derby "fatti con effetto devastante" - Riguardo al derby Genoa-Sampdoria dell'8 maggio 2011 la procura di Cremona è a conoscenza di fatti "che avranno un effetto devastante". L'affermazione è contenuta in una domanda che il procuratore, Roberto Di Martino, rivolge a Omar Milanetto nell'interrogatorio davanti al gip dopo l'arresto del calciatore".

In Procura Kaladze e Gritti - Continua intanto il Via vai di avvocati nell'ufficio del magistrato, che oggi ha sentito i legali di Kakha Kaladze e quelli del portiere Gritti. Gli avvocati del georgiano hanno spiegato la conversazione - inserita negli atti - che vede il bosniaco Safet Altic (uno degli "zingari") dire a un'altra persona che Kaladze gli doveva versare 50mila euro per l'acquisto di "porte". Secondo i legali di Kaladze, non sarebbe riferimento a una combine, ma alla ristrutturazione di un albergo in Georgia. "Auspichiamo che questa vicenda si chiuda in tempi brevi con una richiesta di archiviazione", hanno spiegato.

Successivamente, Di Martino ha interrogato l'ex portiere del Bellinzona Matteo Gritti, già agli arresti domiciliari per il coinvolgimento nell'inchiesta Last Bet. Gritti aveva parlato di minacce ricevute di fronte al gip Guido Salvini. Secondo i legali, Gritti sarebbe stato usato come "cavallo di Troia per avere contatti" nel mondo dei calciatori avvicinabili per le scommesse. Gritti non avrebbe quindi avuto un ruolo nella combine, sostiene Gianluca Quadri, che difende il giocatore.

Domani verrà interrogato da Di Martino uno dei capi degli ultrà di Genova, Massimo Leopizzi, indagato con l'accusa di associazione a delinquere e frode sportiva. Leopizzi aveva partecipato il 15 maggio 2011 al summit in un ristorante di Genova, insieme anche al calciatore Giuseppe Sculli.

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