Ultrà aggredirono la squadra, la Digos interroga il Genoa

Calcio
La sospensione di Genoa-Siena per le intemperanze degli ultrà (Getty)
genoa_tifosi_invasione_getty

Si sono tenute a Bormio le audizioni di alcuni giocatori rossoblù in merito al presunto sequestro compiuto, nello scorso inverno, da una quarantina di ultrà all'interno dello spogliatoio del campo di Pegli dopo la sconfitta per 6-1 rimediata con il Napoli

Blitz della Digos stamane a Bormio, dove è in ritiro il Genoa. I magistrati del capoluogo ligure hanno voluto ascoltare i giocatori rossoblù per un episodio avvenuto il 12 gennaio scorso, quando circa 40 ultras aggredirono Dainelli. Il difensore, oggi al Chievo, aveva poi negato tutto ma, sentito nell'ambito degli interrogatori per il calcioscommesse, ha confermato che 40 tifosi fecero irruzione chiudendo dentro uno stanzino tutti i 25 calciatori rossoblù con minacce e offese.

In quell'occasione, tra l'altro, gli ultras chiesero la cessione di Dainelli perché amico dei giocatori della Samp e in effetti, qualche giorno dopo, il difensore finì al Chievo. Tenendo conto anche delle parole di Preziosi in occasione di Genoa-Siena, i magistrati hanno deciso di andare a fondo e i giocatori sono stati portati alla caserma della Guardia di Finanza di Bormio, a gruppi di tre, per essere interrogati. Si tratterebbe di Frey, Rossi, Antonelli, Jankovic, Biondini, Jorquera, Bovo, Moretti e Gilardino.