Scommesse, oggi i verdetti per Conte, Bonucci e Pepe

Calcio
Il procuratore Figc Stefano Palazzi: oggi la commissione disciplinare deciderà sulle sue richieste di squalifiche e penalizzazioni

Saranno note in mattinata le sentenze di primo grado relative agli ultimi due processi sportivi sullo scandalo Scommessopoli, celebrati la scorsa settimana a Roma. In bilico ci sono le posizioni dell'allenatore e dei due giocatori della Juventus

Il giorno giusto per le sentenze di primo grado relative agli ultimi due processi sportivi sullo scandalo Scommessopoli, celebrati la scorsa settimana a Roma, sembra non arrivare mai. Le decisioni della Commissione Disciplinare sono praticamente pronte e attendono solo di essere ufficializzate.

L'attesa è grande soprattutto per la Juventus, l'allenatore Antonio Conte e i calciatori Leonardo Bonucci e Simone Pepe. Tutti e tre sono stati deferiti dalla Procura federale per fatti antecedenti al trasferimento nel club bianconero, ma ora rischiano squalifiche pesanti. La situazione più complicata, a giudicare dalle indiscrezioni, è proprio quella di Conte, rinviato a giudizio dal procuratore Stefano Palazzi per non aver denunciato - quando sedeva ancora sulla panchina del Siena - le presunte combine delle partite giocate dal club toscano contro AlbinoLeffe e Novara nel maggio 2011.

Sfumato il patteggiamento concordato con l'accusa - 3 mesi di squalifica e 200mila euro d'ammenda - perché ritenuto "non congruo" dai giudici, ora Conte rischia un lungo stop e forse anche la panchina della Juventus. La Disciplinare riterrebbe attendibile quanto detto dall'ex calciatore del Siena Filippo Carobbio e sembra orientata ad accogliere le tesi dell'accusa, forse con un leggero sconto di pena rispetto ai 15 mesi chiesti da Palazzi.

Le posizioni di Bonucci e Pepe all'interno del processo sembrano invece alleggerirsi, nonostante le pesanti richieste avanzate da Palazzi: 3 anni e 6 mesi per il difensore della Nazionale, un anno per l'esterno offensivo ex Udinese. La Commissione presieduta da Sergio Artico sembra nutrire diversi dubbi su alcune confessioni fatte dal pentito Andrea Masiello, in particolare sulla partita Udinese-Bari del maggio 2010, presunta combine per cui sono stati deferiti entrambi i calciatori bianconeri.

La presunta scarsa credibilità mostrata da Masiello potrebbe portare anche alla derubricazione delle posizioni legate alla tentata combine della partita Bologna-Bari del maggio 2011: l'accusa di illecito sportivo nei confronti del difensore rossoblu Daniele Portanova potrebbe venir trasformata in omessa denuncia (6-8 mesi di squalifica), Marco Di Vaio potrebbe addirittura essere prosciolto, mentre il Bologna - per cui Palazzi ha chiesto due punti di squalifica e 50mila euro d'ammenda - potrebbe cavarsela con una semplice multa.

Molto complicata, invece, resta la posizione di Lecce e Grosseto, entrambe a rischio retrocessione in Lega Pro: i riscontri sul presunto coinvolgimento dell'ex presidente del club salentino Pierandrea Semeraro nella combine del derby Bari-Lecce del maggio 2011 sembrano aver convinto la Disciplinare, così come le testimonianze fornite dall'ex direttore sportivo Iaconi e dai calciatori Turati e Joelson sulla partecipazione del presidente del Grosseto Piero Camilli alla combine della partita Ancona-Grosseto dell'aprile 2010.

Per conoscere le decisioni della Disciplinare, in ogni caso, basta attendere poche ore. Il verdetto non sarebbe comunque definitivo: le difese avranno cinque giorni di tempo per presentare memorie e repliche in vista del processo d'appello, di scena sempre a Roma dal 20 agosto.

Queste nel dettaglio le richieste avanzate nei due processi dal procuratore Stefano Palazzi, per i 25 tesserati rinviati a giudizio:
  • Angelo Alessio (vice allenatore Juventus): 1 anno e 3 mesi di squalifica;
  • Antonio Bellavista (ex calciatore): 9 mesi di squalifica;
  • Nicola Belmonte (calciatore Siena): 4 anni di squalifica;
  • Cristian Bertani (calciatore Sampdoria): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Davide Bombardini (calciatore svincolato): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Leonardo Bonucci (calciatore Juventus): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Piero Camilli (presidente Grosseto): 5 anni di inibizione piu' preclusione;
  • Mario Cassano (calciatore svincolato): 9 mesi di squalifica;
  • Edoardo Catinali (calciatore svincolato): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Antonio Conte (allenatore Juventus): 1 anno e 3 mesi di squalifica;
  • Ferdinando Coppola (calciatore Milan): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Marco Di Vaio (calciatore Montreal Impact): 1 anno di squalifica;
  • Davide Drascek (calciatore Feralpi Salò): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Mavillo Gheller (calciatore Pavia): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Stefano Guberti (calciatore Roma): 3 anni di squalifica;
  • Salvatore Masiello (calciatore Torino): 3 anni e 6 mesi di squalifica
  • Daniele Padelli (calciatore Sampdoria), 3 anni di squalifica;
  • Alessandro Pellicori (calciatore svincolato): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Simone Pepe (calciatore Juventus): 1 anno di squalifica;
  • Emanuele Pesoli (calciatore Verona): 3 anni di squalifica;
  • Daniele Portanova (calciatore Bologna): 3 anni di squalifica;
  • Pierandrea Semeraro (ex presidente Lecce): 5 anni di inibizione più preclusione;
  • Claudio Terzi (calciatore Siena): 3 anni e 6 mesi di squalifica;
  • Roberto Vitiello (calciatore Siena): 4 anni di squalifica;
  • Giuseppe Vives (calciatore Torino): 3 anni e 6 mesi di squalifica.

Queste invece le richieste a carico dei 6 club rinviati a giudizio:
  • Ancona (società fallita), 10mila euro d'ammenda;
  • Bologna: 2 punti di penalizzazione e 50mila euro d'ammenda;
  • Grosseto: retrocessione in Lega Pro e 3 punti di penalizzazione o, in subordine, esclusione dal campionato di competenza (serie B) con assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore;
  • Lecce: retrocessione in Lega Pro e 6 punti di penalizzazione o, in subordine, esclusione dal campionato di competenza (serie B) con assegnazione da parte del Consiglio federale a uno dei campionati di categoria inferiore;
  • Novara: 4 punti di penalizzazione;
  • Udinese: 50mila euro d'ammenda.