Ferragosto, tutti al mare. Poi sarà di nuovo grande calcio

Calcio
Molti trascorreranno il Ferragosto in spiaggia, magari tirando due calci ad un pallone. I giuocatori del Parma lo hanno fatto anche durante la loro preparazione (Foto Getty)

Chiuse le Olimpiadi, ecco una piccola pausa. Aspettando Serie A, Champions ed Europa League, si ricomincia con la Nazionale di Prandelli. Una giornata sotto l'ombrellone per molti, anche per chi protesta contro le sentenze del calcio scommesse...

di Eleonora Serra

Piccola pausa. Giusto per fermarsi e fare il punto. Ecco, il ferragosto. Imprigionato tra le temperature roventi dell'anticiclone Caligola e le ceneri - ancora fresche, almeno loro - del braciere di Londra 2012. Con il pensiero di Rio Brasil che già balla in testa, e in attesa di ricominciare a fare sul serio.

Tra Europa League, Premier e Serie A, tra qualche giorno sarà tutto come prima. Più di prima. Ma intanto Ferragosto, cioè le Feriae Augusti, festa che come padre ha nientemeno che un Imperatore e nella quale era costume dedicarsi all'allegria e ai regali. Una metafora del calcio, insomma. E allora niente pausa, le Nazionali tutte già ad allenarsi. Volti nuovi, ma anche i soliti noti e persino il ritorno di un Sir, Zar o Sergente Fabio Capello, alla prima sulla panchina della Russia. Dall'ultima volta che è sceso in campo sono passati poco più di 6 mesi. Conoscendolo, un tempo infinito… Che non hanno più voglia di aspettare né Moratti nè Galliani, che a poche centinaia di metri l'uno dall'altro, a Forte dei Marmi, si consumano nell'attesa più snervante: quella del mercato, tra affari andati in fumo (e stavolta Caligola non c'entra) e sogni che tra qualche mese saranno catalogati solo "da ombrellone". O forse no.. 

Ci vorrebbe un ombrellone invece per Seppi e Djokovic, che il giorno più caldo dell'anno lo passeranno a darsele di santa ragione, sul cemento americano di Sincinnati. Sul cemento invece, ma del marciapiede della Figc, resterà incatenato anche a Ferragosto Emanuele Pesoli. Ma non sarà solo. Amici e famiglia hanno promesso un picnic improvvisato, una sorta di reunion. Idea diffusa, tradizione ferragostana.. Che a Stoccolma ha riportato in campo persino i campioni della finale mondiale del 1958. Pelè, Kurt Hamrin e anche il nostro Josè Altafini. Tutti pronti a scattare e a rincorrere. Ma anche a ri-correre. Come il Napoli e De Laurentiis che passeranno il tempo a cercare di limitare i danni dopo le squalifiche della Supercoppa. Ferragosto non aspetta, è vero, ma nemmeno il campionato.