Di Francesco: "Che male quei quattro derby persi con Zeman"

Calcio
Eusebio Di Francesco, attuale allenatore del Sassuolo e, da giocatore, punto fermo della Roma di Zeman (Getty)
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L'INTERVISTA. L'attuale allenatore del Sassuolo giocava nella Roma nel 1997-'98, quando i giallorossi subirono quattro ko di fila dalla Lazio. Anche allora in panchina c'era Zeman, che domenica si appresta a rivivere l'emozione del derby

di Gianluca Maggiacomo

Perdere quattro derby di fila in poco più di cinque mesi non è mai una bella cosa. In una città calda come Roma lo è ancor meno. Campionato 1997-’98. I giallorossi incontrarono quattro volte la Lazio (due in campionato e due in Coppa Italia) e subirono altrettante sconfitte. Un record che, nel bene e nel male, viene ricordato da entrambe le tifoserie. Allora come oggi, sulla panchina della Roma c’era Zdenek Zeman. In campo, tra gli altri, c’era Eusebio Di Francesco, attuale allenatore del Sassuolo.

Che ricordo ha di quelle partite?
“Ovviamente non ho un ricordo positivo, però credo che quelle furono sconfitte che ci fecero crescere sul piano della cattiveria e della determinazione per gli impegni successivi. Di certo non ci aspettavamo di perderli tutti e quattro. Alcune furono sconfitte direi casuali. In altre, invece, la Lazio obbiettivamente meritò di vincere. Se potessi cancellarne due sicuramente sarebbero quelle di Coppa Italia. L’anno dopo però ci siamo subito rifatti”.

Quale di quelle quattro sconfitte le bruciò di più?
“Quella in Coppa Italia che non giocai perché ero squalificato (era il 21 gennaio, la gara di ritorno. Finì 2-1 per la Lazio. Gol di Jugovic, Paulo Sergio e Gottardi, ndr). Perdemmo in pieno recupero, stavamo spingendo per cercare la vittoria, ci siamo sbilanciati ed abbiamo subito il gol loro”.

Perché proprio questa partita?
“Perché non meritavamo assolutamente di perdere”.

Ricorda cosa vi diceva Zeman dopo ognuna di quelle sconfitte?
“No”

A Roma che atmosfera si respirava dopo quelle quattro gare?
“Eh, l’aria era un po’ pesante. Il derby non è una partita come tutte le altre ed i tifosi ce la fecero un po’ pesare. Nonostante i derby persi, però, facemmo un ottimo campionato (la squadra arrivò quarta, ndr)”.

Riceveste contestazioni per quei quattro ko?
“Qualche contestazione la ricevemmo e ricordo che qualche giocatore dopo i derby lasciò lo stadio scortato. Però, ripeto, alla fine il campionato andò bene ed anche per i tifosi fu una stagione positiva”.

Lei si considera uno “zemaniano”. Cosa c’è del boemo nel suo Sassuolo che guida il campionato di Serie B?
“Ci sono principalmente i suoi insegnamenti nella fase offensiva, ma soprattutto quelli sotto l’aspetto etico, morale e di comportamento: Zeman è un allenatore che mi ha dato tanto e che ha lasciato il segno”.

Domenica lo guarderà il derby?
“Sicuramente sì”.

Come finirà?
“A Roma sono scaramantici... Mi auguro comunque che possano prevalere i giallorossi”.