La Juve attacca, Marchetti insuperabile. Pari con la Lazio

Calcio
Pari e patta tra Juventus e Lazio nell'anticipo della 13.a giornata di Serie A

Senza gol l'anticipo della 13.a giornata di A. I bianconeri creano tanto, ma il portiere biancoceleste è strepitoso quando nella ripresa si oppone a Quagliarella, Marchisio e Bonucci. L'Inter domani può portarsi a -2

JUVENTUS-LAZIO 0-0

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LE PAGELLE

Juventus e Lazio chiudono sullo zero a zero il match inaugurale dellla 13.a giornata di Serie A. E' il pareggio numero 18 nella storia di questo confronto. I bianconeri conservano il primo posto in classifica (32 pt) a +4 dall'Inter, immediata inseguitrice, che ha pareggiato 2-2 contro il Cagliari. Resta a distanza anche il Napoli, che nell'altro anticipo ha chiuso con lo stesso risultato il confronto con il Milan. La Lazio, invece, pur a fatica sale a quota 23 punti.

La partita
- Più Juve che Lazio nel primo tempo, con la squadra di Conte&Alessio in costante pressione; questo impedisce agli ospiti di gestire con tranquillità il pallone, obbligandoli a puntare tutto sulla fase difensiva. Più Giovinco che Quagliarella nell'attacco bianconero (Vucinic assente per influenza). La formica atomica al 20' mette alla prova Marchetti con una girata dal limite molto angolata. Il portiere biancocelste c'è, ma il compagno di reparto, un po' spento, non sfrutta la respinta. E' nel corso di quest'azione che la Lazio perde Dias per infortunio (probabile stiramento): al suo posto entra il francese Ciani. Tatticamente non cambia nulla.

Tanto gioco, poca concretezza - E non cambia nemmeno il risultato, anche dopo il delizioso aggancio di Giovinco su lancio di Bonucci. Attorno alla mezz'ora, il tiro al volo del piccolo attaccante strappa gli applausi di mezzo Juventus Stadium, mentre il pallone terminato di poco sul fondo becca i fischi dell'altra metà del pubblico. Qualcuno perde la pazienza, insomma, perché a fronte di un pressing asfissiante, i campioni d'Italia non riescono proprio a concretizzare la massiccia mole di gioco prodotto.

I prodigi di Marchetti
- La situazione non si sblocca nella ripresa. Vuoi perché il ritmo della Juve un po' cala, vuoi perché, quando la conclusione sembra destinata a trasformarsi in esultanza, c'è Marchetti a fare i miracoli prima su una deviazione sotto misura di Quaglairella, poi su Marchisio e infine su Bonucci. Matri e Pepe (al posto di Quagliarella e Isla) non danno la scossa giusta. Manca la giocata geniale, manca Pirlo (squalificato).

In mezzo a tutto questo una Lazio sempre in affanno, non capitolata solo grazie al suo portiere. Ma uscire indenni da questo stadio vale quanto una vittoria. E allora il punto che Pektovic riporta a Roma diventa un altro piccolo ma solido punticino per tenere la propria squadra aggrappata all' Eurozona.