Non solo Sassuolo e Livorno, la B saluta il 2012 col botto

Calcio
Ciccio Tavano è stato uno dei protagonisti della 22esima giornata di Serie B (Getty)
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B COME BARONE. I 41 gol segnati sono il nuovo record stagionale, la reclame di un campionato che sembra un luna park e che grazie alla corsa di emiliani, toscani e Verona vede seriamente a rischio, 10 anni dopo, la possibilità che si disputino i playoff

di Daniele Barone

Perdonate la banalità ma la chiusura dell'anno è stata veramente con i botti. Un po’ prima di mezzanotte, diciamo tra mezzogiorno e mezza e le otto di sera, quarantuno colpi hanno acceso l'ultima recita del 2012. Quantità abbondante, qualità altissima.

I 41 gol segnati sono il nuovo record stagionale, la reclame di un campionato che sembra un luna park e al luna park ci si diverte sempre parecchio. E poi, mai visti tanti gol belli, anzi bellissimi, tutti in una giornata sola. Ricapitoliamo: a Livorno, Dionisi ha usato il pennello e Siligardi il bazooka (e nel mezzo, Cellini ha fatto 100 in carriera); a Novara, Pesce ha fatto una rovesciata che Parola, quello delle figurine Panini, e Djorkaeff ne sarebbero orgogliosi; a Terni, Vitale l'ha messa sotto l'incrocio con il destro lui che il destro lo usa solo per camminare; a Cittadella, Maah è arrivato in porta dopo averne saltati talmente tanti che sembrava Tomba tra i paletti di uno slalom. E ancora: la punizione di Porcari a Vicenza; la botta di Corvia a Brescia; il contropiede perfetto per il gol di Berardi al Braglia; aggiungeremmo pure la doppietta di rabbia e orgoglio di Cacia; la rinascita certificata di Tavano; la strepitosa puntualità di Zaza e il colpo di testa di Paghera che, lui piccoletto, in mezzo ai difensori del Padova, è sembrato un gigante. Undici campi, cioè tutti, undici pezzetti di luna park.

E se dici spettacolo non puoi non pensare al Sassuolo. Ha archiviato l'anno con 94 punti complessivi (come la Juventus), con il maggior numero di gol segnati e il minor numero di reti subite (che sono anche i primati parziali di questo campionato). Di Francesco ha raccolto la squadra di Pea e l'ha trasformata in un macchina praticamente perfetta, l'ha migliorata ancora, ne ha mantenuto la solidità difensiva e ha aggiunto le bollicine davanti.

Quattro punti sulla seconda, otto sulla terza, ventuno sulla settima: nell'anno in cui il patron Squinzi aveva annunciato ridimensionamento e basso profilo, l'allenatore pescarese lo ha colto quasi di sorpresa e quell'impresa, sempre sfuggita fino a qui, adesso sembra davvero possibile.

Adesso casomai il rischio è che, per la seconda volta da quando sono stati istituiti, i play-off possano saltare. I dieci punti di margine tra il Verona, terzo, e l'Empoli, quarto, sono un solco profondo. Andrebbero contabilizzati tre punti in più per il Varese, quelli con il Grosseto, c'è ancora da recuperare Varese-Brescia e ci sono venti giornate dinanzi ma, se quelle tre li davanti continuano a queste velocità, il 18 maggio andremo tutti in vacanza. E il luna park chiuderebbe in anticipo. Senza i botti finali.