Serie A, giro di boa: da agosto a oggi ecco cosa è cambiato

Calcio
Alla prima di campionato, successo a sorpresa della Samp sul campo del Milan (Foto Ansa)
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Inizia la seconda metà del campionato dopo cambi di moduli, di panchine (sette esoneri), di uomini e di certezze. Roma, Lazio e Juve sono le stesse, l'Inter ha cambiato schema, il Milan ora ha un'anima, la Fiorentina la squadra più migliorata

di Luciano Cremona

Quanto è lontano il 25 agosto 2012: Fiorentina-Udinese diede il via al campionato, con ancora il calciomercato aperto e gli ultimi colpi da chiudere. Ora, quattro mesi e mezzo dopo, si gira la boa, con la Juve campione d'inverno e un mercato che servirà a molti per sistemare le proprie rose. Vediamo quindi cosa è cambiato in queste diciannove partite, che si sono portate dietro sette esoneri, tanti cambi di moduli e hanno fatto crollare qualche certezza.

Bologna-Chievo (all'andata: Chievo-Bologna 2-0)
Bologna: la prima cosa che salta all'occhio, rispetto al debutto in campionato, è la metamorfosi che Pioli ha voluto per i suoi rossoblù. Stop alla difesa a tre e spazio al 4-2-3-1, per esaltare le doti di Diamanti, ma non solo. Gabbiadini prende sempre più spazio, ma la vera novità rispetto ad agosto è il rientro dalla squalifica di Portanova: anche grazie a lui, Pioli ha adottato il nuovo modulo.
Chievo: il cambio in panchina ha dato buoni risultati. Via Di Carlo, Corini non ha dovuto inventarsi particolari stranezze: il modulo è rimasto lo stesso. Una certezza, però, è venuta meno: Pellissier fa sempre più panchina ed è sempre meno titolare. Al suo posto, largo ai giovani come Stoian e Cofie.

Inter-Pescara (all'andata: Pescara-Inter 0-3)
Inter: sembra passato un secolo sportivo. Costruita sull'idea di un 4-3-3 o comunque di un 4-3-fantasia, in cui il fulcro doveva essere Sneijder, l'Inter si è ritrovata in men che non si dica ad affidarsi alla difesa a 3 e a non utilizzare l'olandese per le note vicende. Proprio il numero 10 aveva segnato, in quella sera all'Adriatico. Probabilmente l'ultima rete della sua avventura in nerazzurro. Quella sera segnò anche Coutinho, altro enigma della rosa nerazzurra.
Pescara: sembrava l'inizio della fine. Tante, troppe sconfitte. Poi le dimissioni di Stroppa, l'arrivo di Bergodi e l'improvviso salto di qualità. Piano piano sono stati scoperti Weiss e Quintero, ora arriva anche D'Agostino. 20 punti in 19 partite, media salvezza.

Torino-Siena (all'andata Siena-Torino 0-0)
Torino: Ventura ha un dogma, quello del 4-2-4, e lo sta portando avanti con coerenza. Dall'esordio, hanno conquistato il posto Basha e Cerci, a scapito di Brighi e Stevanovic. Contro il Siena mancherà l'intera difesa titolare, per colpa di squalifiche e infortuni.
Siena: anche qui un cambio di panchina che non è coinciso con un cambiamento radicale. Da Cosmi a Iachini, il modulo è rimasto il 3-5-2. La differenza? La presenza di Rosina. Ma occhio: dovesse partire Calaiò, tutto potrebbe cambiare.

Cagliari-Genoa (all'andata Genoa-Cagliari 2-0)
Cagliari: il modulo è rimasto tale, l'allenatore no. Ficcadenti, che proponeva Cossu sulla fascia, è stato sostituito dalla coppia Pulga-Lopez. Rispetto all'andata c'è un Larrivey in meno e un Sau in più: il piccolo fantasista ha conquistato il posto a suon di gol e prestazioni positive.
Genoa: qui la confusione regna sovrana. Dalla prima giornata non è cambiato solo l'allenatore (da De Canio a Delneri), ma anche moduli e giocatori, in serie, fino a trovare un equilibrio e dei risultati che ancora non ci sono. Via Mesto, Anselmo e Canini, ora ci sono Manfredini, Eros Pisano, Matuzalem e Floro Flores.

Catania-Roma (all'andata Roma-Catania 2-2)
Catania: le due squadre che hanno cambiato meno, anche le più simili. Maran conferma sempre il suo 4-3-3 e difficilmente resta deluso. Lodi non verrà ceduto proprio per non rovinare gli equilibri.
Roma: il 4-3-3 come legge immodificabile. Resiste. Cambiano gli uomini. Stekelenburg sostituito da Goicoechea, i centrali difensivi Burdisso e Marquinhos che si alternano al fianco di Castan. Davanti, Osvaldo segna più di Destro ma a volte resta fuori. La partita di andata fu pareggiata da un super gol di Nico Lopez, finito poi nel dimenticatoio.

Lazio-Atalanta (all'andata Atalanta-Lazio 0-1)
Lazio: più profetico di così... Hernanes diede la prima vittoria in campionato, su un campo difficile. È stato il "la" ad un girone d'andata esaltante. Petkovic ha le idee chiare e propone il suo 4-5-1 che funziona a meraviglia.
Atalanta: squadra che non trova continuità. Sprazzi e imprese, poi giornate grigie. Dall'andata, ecco uscire due pezzi su cui si pensava si sarebbe costruita la stagione: Peluso alla Juve, Schelotto (ormai panchinaro) verso l'Inter.

Napoli-Palermo (all'andata Palermo-Napoli 0-3)
Palermo: le avvisaglie di un campionato difficile c'erano state. Sannino è durato poco, schiacciato dal peso di Zamparini. Gasperini non sta esaltando e, rispetto ad agosto, deve fare a meno di Miccoli e Hernandez. Ujkani intanto ha perso il posto a favore di Benussi, il modulo è il 3-4-2-1. Il mercato sta portando rinforzi: ecco Aronica, Dossena e Anselmo.
Napoli: cambiamenti? Pochi. Ma il Napoli è su questa rotta ormai da anni. Ora manca Cannavaro, squalificato. Dossena è partito, lasciando il posto ad Armero. La certezza è sempre una sola: Cavani.

Parma-Juventus (all'andata Juventus-Parma 2-0)
Parma
: Donadoni ha deciso per un cambiamento importante di modulo. Partito col 3-5-2, ora è passato al 4-3-3. Ninis e Pabon, partiti come i colpi dell'estate, sono stati presto accantonati. Belfodil è il centravanti titolare, assieme ad Amauri. E in mezzo al campo è stato ingaggiato, e riscoperto, Marchionni.
Juventus: la novità? Conte tornato in panchina. Non c'è più Lucio: al suo posto è stato preso Peluso. Manca sempre il bomber, ma è la solita Juve.

Udinese-Fiorentina (all'andata Fiorentina-Udinese 2-1)
Udinese: Guidolin doveva ancora lavorare sulla testa sconvolta dei suoi, fatti fuori dal Braga nei playoff di Champions. Lazzari ha conquistato grande spazio, per il resto è il solito 3-5-1 più il fenomeno Di Natale.
Fiorentina: sembrava dover essere Jovetic dipendente. E invece Montella ha piano piano plasmato una formaziono spettacolare e ricca di qualità. Fuori Cassani, dentro Cuadrado. Fuori Romulo, dentro Aquilani, assieme a Borja Valero e Pizarro. Il colpo di fine mercato Toni ha già dato i frutti sperati. Una vera e propria sorpresa. Ad agosto giocava ancora Nastasic, poi ceduto. Tra i pali, Viviano, ora scalzato da Neto.

Sampdoria-Milan (all'andata Milan-Sampdoria 0-1)
Sampdoria: l'inizio fulminante con l'impresa di San Siro sembrava dipingere una stagione da sogno. Poi sono arrivate le sconfitte, tante, e l'esonero di Ferrara. Delio Rossi ha portato il 3-5-2, ha rispolverato Palombo al centro della difesa, ha assistito all'esplosione di Icardi. In tutto questo i 17' della prima giornata di Maxi Lopez erano un presagio: in totale solo nove presenze per l'attaccante, spesso infortunato.
Milan: l'inizio peggiore che i tifosi rossoneri potessero ricordare. Un incubo. Allegri partì col 4-3-3. Dopo infiniti cambi di modulo e di giocatori (soprattutto nel reparto difensivo, portieri inclusi), il tecnico è tornato a quel modulo. Ora tanto si basa su El Sharaawy. Pato intanto è stato ceduto, ma ad agosto, ovviamente, era fermo.