Coppa Italia, Beretta non cambia idea: "Confermare la data"

Calcio
La Lega vuole confermare la data e l'orario del derby di Coppa Italia tra Roma e Lazio (foto getty)

Il presidente della Lega interviene per chiarire la questione legata alla data e all'orario della finale fra Roma e Lazio. "Vogliamo studiare un programma con entrambe le società per arrivare alla giornata del derby con un clima più sereno"

"Pensiamo che la collocazione naturale della finale di coppa Italia è quella fissata da tempo al 26 maggio, tendenzialmente in orario di prima serata secondo gli impegni assunti contrattualmente". Così Maurizio Beretta, presidente della Lega, ha voluto chiarire intervenendo a SkySport24 la questione legata alla data e all'orario della finale di coppa Italia fra Roma e Lazio.

Si lavora per un derby sereno - "Ci stiamo confrontando con tutti i soggetti istituzionali con grande rispetto reciproco, stiamo definendo un programma che vogliamo sviluppare con entrambe le società per arrivare alla giornata del derby con un clima più sereno e disteso fra le due tifoserie", spiega Beretta. "Dobbiamo fare un lavoro importante, in profondità, per eliminare questi fenomeni degenerativi di piccole minoranze che ricattano i tifosi per bene e, in questo caso, una città. Ci auguriamo che il nostro programma possa essere accolto dalle autorità per mantenere data e orario previsti, poi il confronto è sempre utile e doveroso e lo stiamo facendo in modo molto responsabile".

Sconfiggere il razzismo - Poi, affrontando l'argomento "razzismo nel calcio" ha assicurato che il mondo del pallone si sta muovendo per vincere la sua battaglia: "C'è un impegno a tutti i livelli che parte dalle grandi istituzioni del calcio e che arriva alle società. Il lavoro è costante e vede coinvolti senza riserve tutti i club".

Stadi uguale ricavi - La differenza con Germania, Inghilterra o Spagna sta negli stadi. Anche su questo argomento, Beretta torna alla carica. "Nella passata legislatura siamo stati a un passo dall'approvazione definitiva, speriamo che questo percorso riprenda con la nuova legislatura. Gli stadi di proprietà rappresentano una differenza abissale nel modello di business delle società, ampliano il mercato potenziale. In Germania e Inghilterra gli stadi rappresentano un terzo dei ricavi medi delle società, in Italia un sesto. E' un territorio fertile su cui operare, si potrebbe avere una crescita di ricavi importante".