Fatal Toni, la storia si ripete: il Milan cade a Verona

Calcio
Grazie alla doppietta di Luca Toni il Verona ha battuto 2-1 il Milan (Foto Getty)

Una doppietta dell'attaccante dell'Hellas manda al tappeto i rossoneri alla prima giornata. Apre Poli (suo il primo gol della nuova serie A), Toni ribalta il risultato con due colpi di testa. Nessun episodio di razzismo, scontri tra tifosi a fine partita

VERONA-MILAN 2-1
14' Poli (M), 29' Toni (V), 53' Toni (V)

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Aggiornate pure il libro delle leggende sulla “fatal” Verona: il nuovo capitolo l’ha scritto Luca Toni. Doppietta al suo esordio con la maglia dell’Hellas e Milan al tappeto.
Certo, “fatale”, alla prima di campionato, è chiaramente eccessivo, ma se si pensa che l’Hellas si riaffacciava in A dopo 11 anni e che i rossoneri si presentano come una seria candidata per il titolo, l’accostamento con le imprese che stesero il Milan di Rocco prima e quello di Sacchi poi, non è così azzardato. Se poi si pensa che gli uomini di Allegri erano anche passati in vantaggio con Poli…

Poli-Toni-Toni. È questa la sinfonia di 6 sillabe che apre il campionato 2013-2014. Sei sillabe, tre gol: ma la musica suona a favore del Verona di Mandorlini. Eppure, a inizio partita, tutti aspettavano soltanto Balotelli, anche per vedere come avrebbe risposto in caso di gol a giorni di polemiche legate ai soliti discorsi sul razzismo.
Aspetti Balo e invece spunta Poli. E' del giovane centrocampista rossonero il primo gol della nuova stagione di A, con lo zampino di SuperMario che gli apre la via verso la porta difesa da Rafael. Assist filtrante di Balotelli, Poli si infila nella difesa dell’Hellas come un coltello caldo nel burro, passando in mezzo a due avversari, e davanti al portiere piazza di interno nell’angolino.

Scosso dal gol, il Verona inizia a farsi più aggressivo e a spaventare maggiormente i rossoneri. Il maggior pressing porta la squadra di Mandorlini a conquistare un corner, oro quando in avanti ci si può aggrappare ai centrimetri di Luca Toni. Che, difatti, colpisce di testa (clamorosa la svista della difesa del Milan che se lo perde) e non perdona. Un paio di punizioni di Balotelli dalla distanza e un sinistro di Toni da fuori area, che Abbiati respinge con qualche difficoltà, portano le due squadre all’intervallo sul pari.
E’ sempre su angolo, però, che il Milan soffre, dimostrando di non essere ancora riuscito a risolvere un problema - quello delle palle inattive e, più in generale, dei gol subiti di testa - che nella scorsa stagione si era verificato puntualmente più volte. Al 6’ è Jankovic a sfiorare di testa il vantaggio, costringendo Abbiati al riflesso prodigioso, e 4’ più tardi Toni colpisce di nuovo. Di testa, inutile dirlo. Cross dalla destra di Jankovic, l’attaccante del Verona sovrasta Zapata e schiaccia in rete il 2-1.

Allegri si gioca anche la carta Petagna (inserito al posto di un El Shaarawy impalpabile), ma il giovane che ha fatto desistere il tecnico dal tornare sul mercato per prendere un attaccante, non impensierisce mai la difesa dell’Hellas. Poco dopo tocca a Robinho dare un po’ di vivacità ai rossoneri, ma quando al destino beffardo va a sommarsi il modo quasi stoico in cui il Verona difende il vantaggio c’è ben poco da fare. E non resta che riaggiornare la storia…

Prima del fischio d'inizio - Applausi e slogan 'Balo-Balo' avevano accolto Mario Balotelli all'entrata sul terreno del Bentegodi. Ci si chiedeva come avrebbe risposto la Curva dell'Hellas in merito alla questione razzismo e alla fine (su "suggerimento" di un volantino distribuito all'ingresso dello stadio) i tifosi del Verona hanno usato questa "tattica" per accogliere Supermario. Nessun coro o nessuno slogan ingiurioso: anche quando l'attaccante rossonero ha iniziato a riscaldarsi i tifosi del Bentegodi hanno sottolineato con applausi e ovazioni ogni tocco di palla, un comportamento evidentemente ironico. In precedenza, soliti fischi invece da parte degli ultras gialloblù quando il pullman del Milan era entrato nell'area dello stadio.

Scontri al termine - Al fischio finale, invece, lancio di oggetti (compresi alcuni seggiolini dello stadio) e colpi vibrati con le aste delle bandiere tra i tifosi del Milan e quelli del Verona, separati dalle sbarre di suddivisione del settore ospiti. Immediatamente sono intervenute le forze dell'ordine.