Milan, ritorno al futuro: Kakà e due punte, addio tridente

Calcio
Ricardo Kakà nel primo allenamento con la maglia del Milan (Foto Getty)

Allegri ridisegna la squadra intorno al trequartista brasiliano: non più Balotelli e due esterni, ma centrocampo a rombo o "albero di Natale". Il modulo preferito di Ricky si rivedrà già col Torino

di Luca Tommasini

Il vestito cucito addosso a Kakà non ha cambiato solo colore rispetto a Madrid. Ma anche forma: in Spagna non ha mai giocato nel 4-3-1-2, il sistema tattico che ritrova al Milan e che più si adatta alle sue caratteristiche. Il sarto Mourinho lo utilizzava nel 4-2-3-1, dietro alla punta, insieme a due esterni d'attacco (Cristiano Ronaldo da una parte, Di Maria o Ozil dall'altra). Un vestito che Kakà non ha mai sentito suo. Perché è sempre stato un giocatore molto abile negli spazi, ma non irresistibile nello stretto, come Robinho o Ronaldinho tanto per fare due esempi.

Il gioco di Kakà si basa sulla velocità (un po' diminuita rispetto al passato, ma davvero di poco, come evidenziano i test di Milan Lab), e sulla grande abilità tecnica (che può solo essere migliorata col tempo). Può fare benissimo il trequartista dietro a due attaccanti e bene la seconda punta con l'albero di Natale. A Milanello in una settimana ha impressionato tutti: non solo per la sua umiltà e la sua disponibilità tattica, ma anche per il repertorio calcistico messo in mostra in allenamento, per la capacità di leggere le situazioni in campo più velocemente degli altri, per l'abilità nello smarcarsi.

"E' arrivato un giocatore di un'altra categoria" è la sintesi dei commenti raccolti. I compagni che gli stanno dietro dicono: "Prima alzavi la testa e ti appoggiavi a Balotelli. Ora c'è anche Kakà che si fa sempre vedere. Così è più facile". E poi con Matri (o Pazzini) ad allungare la squadra, Supermario può fare più gioco, come piace a lui, anche un po' lontano dalla porta. Senza dimenticare la soluzione con Robinho, che anche in campo parla la stessa lingua di Kakà. I due brasiliani insieme si trovano ad occhi chiusi.