Il goleador che non ti aspetti: l'Inter-Juve dei gregari

Calcio
Nuno Maniche segnò la sua unica rete in A in un Inter-Juventus. E i nerazzurri persero... (Getty)
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VERSO INTER-JUVE. Non solo Matthaeus, Baggio, Del Piero o Cruz: il tabellino della grande sfida si è anche concesso a bomber improbabili. C'è stata gloria, spesso vana, anche per Ferri, Montero, Maniche, Boumsong...

di Lorenzo Longhi

Platini e Matthaeus, Del Piero e Cruz, Ruben Sosa e Roby Baggio. Poi Seedorf, Trezeguet, Adriano, Camoranesi, Bobo Vieri: fermandoci agli ultimi 30 anni, le sfide fra Inter e Juventus hanno spesso esaltato i grandi nomi che, sul derby d'Italia, hanno messo la firma con i gol. Ma, come in tutte le grandi storie, a volte sono stati protagonisti bomber improbabili più che implacabili, meteore e gregari. Perché il derby d'Italia, a volte, si concede anche a chi, di mestiere, non fa l'attaccante, e nemmeno è granché noto al tabellino marcatori.

Riccardo Ferri ne è forse l'emblema, oltre ad essere uno dei principali marcatori del derby d'Italia. Iniziò nel novembre 1984: 4-0 a San Siro, in una gara in cui ai nerazzurri andò tutto così bene che - a proposito - segnò pure Collovati. Poi, nell'ottobre 1986, andò in rete nell'1-1 di Torino infilando Zenga dopo aver intercettato un lancio di Platini, quindi nell'aprile 1994 riuscì a ripetersi deviando in gol un cross di Baggio (1-0 Juventus). Ora: se anche a voi qualcosa non quadra nelle ultime due descrizioni, vi sarà chiaro il senso della frase "Ferri batte il record di autogol" cantata dall'interista Ligabue in A che ora è la fine del mondo.

Roberto Galia, uno che segnava poco ma solo nelle partite importanti, all'Inter ha firmato due reti (dicembre '88, 1-1, e dicembre '91, 2-1 Juve), Nicolò Napoli fu protagonista in un 1-0 del gennaio 1990, Sergio Battistini - che da allora scoprì una buona vena realizzativa - nel marzo 1991, raddoppiando l'1-0 interista di Matthaeus. Superando il Duemila, Grygera segnò in Campionato e Adani in Coppa Italia, ma la squadra fu eliminata. E c'è ancora chi addirittura sostiene di avere visto Boumsong segnare a San Siro.

Poi ci sono le vittime della sindrome di Kazu Miura: segni un solo gol e lo fai proprio nella partita giusta. Ma la perdi, e allora non conta nulla. Capitò a Paolo Montero, uno che ha lasciato un segno nella storia bianconera e su un orecchio di Di Biagio; l'unico suo gol da juventino in campionato (ne segnò di più in Champions) l'ha marcato in un ko nella supersfida: novembre 2003, Juventus-Inter 1-3. Ma, soprattutto, è il caso di Nuno Maniche: un solo gol in A con l'Inter, nel 2008, proprio contro la Juventus a San Siro: vinsero 2-1 i bianconeri di Ranieri. Niente meno.