Il Milan fa -13, ecco i 13 motivi del ritardo in classifica
CalcioL'ANALISI. Dopo 7 giornate i rossoneri sono già costretti a inseguire disperatamente. Molteplici le cause della falsa partenza della squadra di Allegri: disattenzioni difensive, infortuni e squalifiche le principali. Eccole, una per ogni punto di ritardo
Roma, prima in classifica, 21 punti. Dopo 7 giornate di campionato, i rossoneri si trovano già a -13. Una crisi sorprendente che proviamo a giustificare così. 13 motivi per i 13 punti di distacco dalla testa della classifica. Ecco i perché:
1- Scontri diretti: con la Juventus altro scontro diretto, altra sconfitta.
2- La difesa fa acqua da tutte le parti: 630 minuti giocati, 13 gol subiti. Troppi.
3- Livello di attenzione bassisimo: 5 dei 13 gol sono arrivati di testa.
4- Black out continui: 2 gol subiti in 20' contro il Torino, 2 in 10' a Bologna, 2 gol in 6' minuti allo Juventus Stadium.
5- Abbiati non è al top: lo conferma il gol subito da Pirlo su punizione.
6- Nervosismo eccessivo. Philippe Mexes fuori per 4 giornate.
7- Balotelli fuori per 3 giornate.
8- L'assenza di Super Mario per squalifica non è passata inosservata e ha messo in luce le difficoltà di Matri ancora alla ricerca del primo gol in rossonero.
9- L'attacco rossonero, Balotelli a parte è in crisi. Lo dicono i numeri, è il centrocampista Muntari il vicecapocannoniere del Milan.
10- Troppi infortuni - 11 fino a questo momento - hanno decimato la rosa.
11- Mercato rossonero praticamente senza difensori, fondamentali per la nuova idea tattica studiata da allenatore e società. Per il 4-3-1-2 serviva qualche difensore in più e un trequartista pronto.
12 - Kakà non ancora pronto così come Saponara e Birsa. La sosta farà bene ai rossoneri, ma la rosa al momento resta corta e le partite troppe.
13 - Dal prossimo sabato si tornerà a giocare senza sosta: campionato e Champions League. Si parte con l'Udinese e poi il Barça.
Ecco spiegato, forse il -13. Toccherà ad Allegri invece fare 13, non al Totocalcio, semplicemente portando i suoi fuori dalla crisi.
1- Scontri diretti: con la Juventus altro scontro diretto, altra sconfitta.
2- La difesa fa acqua da tutte le parti: 630 minuti giocati, 13 gol subiti. Troppi.
3- Livello di attenzione bassisimo: 5 dei 13 gol sono arrivati di testa.
4- Black out continui: 2 gol subiti in 20' contro il Torino, 2 in 10' a Bologna, 2 gol in 6' minuti allo Juventus Stadium.
5- Abbiati non è al top: lo conferma il gol subito da Pirlo su punizione.
6- Nervosismo eccessivo. Philippe Mexes fuori per 4 giornate.
7- Balotelli fuori per 3 giornate.
8- L'assenza di Super Mario per squalifica non è passata inosservata e ha messo in luce le difficoltà di Matri ancora alla ricerca del primo gol in rossonero.
9- L'attacco rossonero, Balotelli a parte è in crisi. Lo dicono i numeri, è il centrocampista Muntari il vicecapocannoniere del Milan.
10- Troppi infortuni - 11 fino a questo momento - hanno decimato la rosa.
11- Mercato rossonero praticamente senza difensori, fondamentali per la nuova idea tattica studiata da allenatore e società. Per il 4-3-1-2 serviva qualche difensore in più e un trequartista pronto.
12 - Kakà non ancora pronto così come Saponara e Birsa. La sosta farà bene ai rossoneri, ma la rosa al momento resta corta e le partite troppe.
13 - Dal prossimo sabato si tornerà a giocare senza sosta: campionato e Champions League. Si parte con l'Udinese e poi il Barça.
Ecco spiegato, forse il -13. Toccherà ad Allegri invece fare 13, non al Totocalcio, semplicemente portando i suoi fuori dalla crisi.