Lippi: la Roma non svanirà. I cinesi? Vogliono solo studiare

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Nel giorno del posticipo Roma-Cagliari (diretta Sky) e dell'attesa risposta giallorossa alla Juve capolista, l'ex ct azzurro che allena in Cina spiega: non mi risulta che gli asiatici vogliano investire in Italia. La squadra di Garcia non si scioglierà...

"I cinesi nella Roma? L'ho letto sui giornali italiani, ma la sensazione che ho io, parlando spesso con il nostro presidente e il grande capo, è che vogliono conoscere, aprirsi mentalmente ma poi investire in Cina. Non mi risulta che qualcuno voglia investire in Italia". Sono queste le parole del tecnico del club cinese Guangzhou Evergrande, il nostro Marcello Lippi, a Radio Anch'Io Sport, sulla possibilità che investitori cinesi entrino nella Roma.

"Guangzhou Evergrande migliore squadra asiatica? I risultati dicono questo, stiamo facendo un'annata importante. Siamo anche in semifinale della Coppa di Cina, e poi la c'è Coppa del Mondo per club che si giocherà in Marocco. L'entusiasmo è grande, insomma. La prima gara al Mondiale per Club sarà con i  Campioni d'Africa, gli egiziani dell'Al-Ahly, magari questa gara sarà alla nostra portata, ma poi troveremo il Bayern Monaco, che è la  migliore squadra del mondo, e anche se non si sa mai nel calcio, sarà una gara molto difficile", aggiunge Lippi, chiudendo il discorso sullla Cina, il suo calcio, i suoi patron.

Si passa al campionato italiano, nel giorno del posticipo Roma-Cagliari, con la grande attesa per la risposta dei giallorossi al balzo provvisorio della Juve in cima alla classifica. "La Juventus resta la squadra da battere ma la Roma può essere una degna avversaria" è il parere dell'ex ct azzurro sul campionato di serie A. "La reazione dopo la Fiorentina c'è già stata, da grande squadra, la crescita della Juventus è sotto gli occhi di tutti. Ha vinto due scudetti, quest'anno aveva grande voglia di andare avanti in Champions ma ha avuto qualche battuta d'arresto come i pareggi con Copenhagen e Galatasaray ma la qualificazione è ancora alla portata. La Juve è una potenza, ha una mentalità che non vedo in nessun'altra squadra tranne che forse nella Roma, che ha fatto un inizio straordinario, con nuove sinergie che negli ultimi anni non si intravedevano".

Lippi evidenzia come i giallorossi abbiano ritrovato giocatori come De Rossi e Totti: "Se la Juve resta la squadra più forte, c'è però questa Roma che ha avuto una partenza tale che non si può sciogliere con due pareggi. C'è qualcosa di importante che Garcia ha saputo creare e prima che iniziasse la stagione dicevo agli amici che la Roma mi intrigava, che sarebbe stata interessante se fosse riuscita a trovare questa voglia, questa alchimia, questa unità d'intenti". Di contro, invece, "non mi aspettavo l'inizio di stagione così difficile del Milan, evidentemente stanno influendo motivi extra-calcistici che non fanno bene a una squadra quando sta cercando di fare quello che può fare. E prima di privarsi di certi personaggi - il riferimento a Galliani - bisognerebbe pensarci bene".

In Europa, invece, le italiane stentano. "Ma le energie che ti toglie il campionato italiano non vengono consumate in altri tornei - evidenzia -. Questa è una delle ragioni e a testimonianza di questo il fatto che su quattro finali di Champions ne ho vinta una quando eravamo ormai fuori dalla lotta scudetto. Negli altri casi, invece, avevamo vinto il campionato una settimana prima. E poi l'Italia non è più una meta ambita dei grandi calciatori stranieri...".