Juve-Napoli, la sfida scudetto che si gioca in Europa League

Calcio
Carlos Tevez ora proverà a portare la Juve in finale di Europa League

Fuori dalla Champions l'obiettivo di entrambe è vincere il campionato. La Juve è obbligata ad andare in fondo in Europa League con la finale allo Stadium, Benitez vuole riconfermarsi campione. E la Roma ne può approfittare

di Augusto De Bartolo

A bocce ferme, a mente fredda, e non può essere altrimenti dopo il gelo di Istanbul, conviene ragionare e non poco per trasformare la rabbia dell'eliminazione in energia positiva perché l'Europa della Juve, anche se non sarà la Champions, non potrà essere in tono minore. Un bene o un male, questo lo dirà il tempo.

Il debito
- Dal 20 febbraio la squadra di Conte avrà l'obbligo morale di provare ad andare in fondo in Europa League. Lo richiede la finale designata allo Juventus Stadium: dovrà essere il risarcimento minimo dovuto ai tifosi delusi dal fallimento dei proclami d'inizio anno quando il tentativo di colmare il gap con le big della Champions era stato posto come obiettivo primario (forse più importante del successo in campionato) della stagione bianconera.

Ancora il Napoli - La Juventus non potrà essere da meno del Napoli perché la squadra di Benitez, fuori anch'essa dalla Champions, si batterà per ottenere il successo finale. Lo dimostra la storia di Don Rafé, vincitore della Coppa Uefa con il Siviglia nella stagione 2003-2004, campione uscente (con il Chelsea) dell'Europa League, desideroso di riconfermare il suo primato almeno in questa competizione.

La rivale storica - E poi la Fiorentina, perché da una parte Montella ha già designato la prima finalista alla vigilia del match con il Dnipro ("Sarà la Juventus"), e perché il club viola si era posto proprio il successo in campo europeo quale viatico per diventare, nell'immediato futuro, un avversario con delle credenziali più solide in campionato e in Champions. Quindi tutte le italiane (compresa la Lazio) daranno il massimo senza risparmiare uomini come accaduto in passato pagando cocenti sconfitte.

Ago della bilancia - Insomma più che in altri anni, in questa stagione la vicenda europea rischierà di avere un ruolo determinante anche per il campionato. Juventus e Napoli se la giocheranno, con la Fiorentina a recitare il ruolo di terzo e pericoloso in comodo. Tutto a vantaggio di una Roma che continuerà ad avere settimane intere a disposizione per affinare il suo già efficace gioco senza dover sprecare energie psico-fisiche dettate dal dover essere in campo, tra l'altro, di giovedì e per un turno in più.

Il percorso è obbligato: salire un gradino, possibilmente quello più alto del podio, sacrificando (ma non è detto) qualcosa. Uno step necessario per ambire a cose più grandi.