Benitez, i conti non tornano: il turnover è sotto accusa

Calcio
Benitez lascia il campo di Bergamo a testa bassa (Getty)

Nella sconfitta contro l'Atalanta fuori Hamisk, Higuain e Jorginho, elementi imprescindibili per la squadra. Troppa abbondanza sugli esterni, manca l'alternativa a "El Pipita" e soprattutto un difensore centrale di livello assoluto

di Federico Zancan

Gira e rigira la formazione, il risultato non cambia, il periodo difficile del Napoli- 2 punti in 3 partite, 6 gol subiti - ha toccato il suo culime a Bergamo dove è andata di scena per distacco la peggior partita della stagione proprio, nel giorno in cui gli azzurri avevano la grande chance di staccare la Fiorentina.

Le avvisaglie si erano già avute alla lettura della formazione: fuori Hamisk, Higuain e Jorginho, migliore in campo in Coppa Italia contro la Lazio. Forse un messaggio di sfiducia alla squadra da parte di Benitez: come dire, pensiamo alla semifinale di coppa contro la Roma più che all'Atalanta. Il messaggio, non c'è che dire, è arrivato forte e chiaro. Il 3-0 ha messo sotto accusa le scelte dello spagnolo.

Da sempre, sin dai tempi di Liverpool Rafa ama ruotare i suoi uomini. Solo che a Liverpool difficilmente toccava la colonna della squadra: Carragher, Gerrard e Torres. La turnazione del Napoli sembra girare al contrario, Benitez le sue certezze le ha sugli esterni - Maggio e Reveillere, Callejon e Mertens si toccano di rado- ma la difesa in mezzo non da certezze e l'infortunio di Hamisk ha tolto il leader del centrocampo per troppo tempo.

La rotazione più discutibile è quella della punta: Higuain è imprescindibile, Zapata ancora troppo acerbo. è questione di turnover ma forse ancor di più di scelte discutibili sul mercato, grande abbondanza sugli esterni, non c'è una vera alternativa al Pipita come manca un difensore centrale di livello assoluto. Dunque gira e rigira, i conti non tornano. E non solo per Benitez.